Il pelo del gatto può cambiare lunghezza nel tempo?
Il pelo del gatto può cambiare? Vediamo insieme cosa succede durante la sua crescita!
Molti felini sono famosi proprio in virtù dello loro splendido pelo lungo, folto, morbido e assolutamente delicato. Metà della bellezza di ogni gatto, infatti, sta proprio nel manto meraviglioso che non può che farci innamorare! Ma quand’è che comincia a crescere?
Quali sono, insomma, le caratteristiche essenziali del pelo del gatto? Di cosa dobbiamo preoccuparci noi padroncini, al fine di prendercene cura al meglio? Ad esempio, la toelettatura in cosa consiste? Il manto muta nel tempo? Tutti i gatti hanno gli stessi caratteri?
Oggi vogliamo occuparci di un aspetto in particolare: il pelo del gatto può cambiare lunghezza durante la sua crescita e nel corso della sua vita? Da cosa dipende tutto ciò? Cerchiamo di scoprire nel dettaglio qualche informazione a riguardo.
Pelo del gatto
Il pelo del gatto, anche detto manto o mantello, è una delle caratteristiche più belle e splendenti dei nostri piccoli amici a 4 zampe. Ogni felino, infatti, che si a pelo lungo o a pelo corto, ha un manto bellissimo, morbido, fluente e sicuramente lucido e lucente, che non fa altro che rendere la sua estetica davvero degna di nota e di meraviglia.
La storia del pelo del gatto, dunque, della sua crescita, della tipologia e della consistenza fa riferimento a un periodo davvero molto antico. In tempi non troppo recenti, infatti, i felini erano tutt’altro che animali domestici: il loro istinto da perfetti predatori è sempre prevalso e li ha sempre resi degli ottimi e pericolosi cacciatori.
Per sopravvivere allo “stato brado”, dunque, era importantissimo che loro provvedessero in autonomia a salvaguardare il proprio stato di salute e di sicurezza. Quale miglior modo, allora, della mimetizzazione con l’ambiente e con la natura circostante?
Sembrerebbe, infatti, che i primi felini comparsi sulla terra fossero non solo degli eccellenti predatori, ma anche degli ottimi camaleonti. Il loro manto, dunque, si è sempre adatto all’ambiente circostante, cercando di amalgamarsi a un colore che potesse tenere Micio lontano dai pericoli.
Ecco perché, infatti, molti studi hanno dimostrato che i primissimi gatti che conosciamo avevano il mantello di diverse varietà di tonalità e di colore, ma la tipologia era una unica: tabby, ovvero quella tigrata. Come mai? Proprio in virtù del fatto che i colori della natura si sarebbe confusi molto più facilmente con tali sfumature. Così, la caccia e la sicurezza personale si prestavano perfettamente allo stile di vita di Micio.
Col tempo, poi, quando l’uomo ha cominciato ad addomesticare il gatto in modo sempre più frequente, fino a renderlo davvero uno dei suoi migliori amici, anche la conformazione fisica del gatto è geneticamente cambiata. Sempre seguendo il principio secondo cui il corpo di ogni essere vivente tende ad adattarsi, nel corso degli anni (e dei secoli!), all’ambiente che lo circonda, anche in questo caso c’è stato un mutamento!
Oggi, infatti, troviamo tantissime varietà di colore, di tipologia, di fantasia sul manto dei nostri piccoli amici a 4 zampe. E ciò, sicuramente, li rende bellissimi, vari, unici e imparagonabili. Quali sono, dunque, le principali caratteristiche che inquadrano al meglio il manto di un felino? La lunghezza, la varietà di pelo, il colore.
Manto e cambiamenti
Il pelo del gatto può cambiare nel corso del tempo? La lunghezza del suo manto muta in base ad alcune caratteristiche. Sostanzialmente, ci sono due tipologie di manti: pelo lungo e pelo corto. Da cosa dipende tutto questo? Banalmente, dagli aspetti prettamente legati alla genetica, alla razza, alla tipologia.
Da cuccioli, i gatti nascono con poco pelo. Esso, poi, piano piano cresce in base alla tipologia di Micio cui siamo di fronte. I gatti a pelo lungo, infatti, col passare dei giorni iniziano ad allungare il loro pelo sempre di più, fino ad arrivare alla lunghezza prevista dalla razza in questione. Quelli a pelo corto, invece, sviluppano il manto a seconda delle caratteristiche fisiche tipiche dell’esemplare.
Oltre alla lunghezza, chiaramente, a variare è anche la tipologia di pelo: tabby (tigrato), colourpoint (diversi colori nelle varie parti del corpo), monocolore, bicolore, tricolore, chocolate, lilac. Insomma, fra varietà e colori, i nostri amici felini hanno davvero moltissime sfumature che possono farci davvero innamorare.
Cos’è la muta?
Il pelo del gatto può cambiare o no? Ebbene, sì, ma spieghiamoci meglio. Cosa significa che il pelo del gatto varia? La lunghezza cambia in base alla razza e alla tipologia di felino, mentre l’essere più o meno dipende dal periodo dell’anno in cui ci troviamo.
Ad esempio, sappiamo tutti cos’è la muta? In cosa consiste questa (per noi spiacevole) pratica, tipica di quasi tutti gli animali domestici? La muta del pelo del gatto avviene in specifici periodi dell’anno: al cambio di stagione, dunque in primavera e in autunno.
La muta è un fatto assolutamente naturale per la vita di Micio! Cosa succede realmente? Banalmente, il gatto, ogni tot, ha bisogno di cambiare il suo pelo: esso, infatti, concretamente tende a cadere, al fine di cambiare completamente e rafforzarsi.
Chiunque abbia mai avuto un gatto o un cane, sa benissimo che la perdita del pelo (nei soggetti che lo prevedono) è un fatto che avviene sempre, costantemente. Infatti, per le persone allergiche presenti in casa questo non è di certo un fattore positivo, anzi! Avere i peli che continuamente svolazzano in giro per l’appartamento è davvero deleterio!
Ecco perché, infatti, si consiglia sempre di spazzolare frequentemente i nostri piccoli amici a 4 zampe, al fine di togliere il pelo morto che ancora è rimasto attaccato al corpo e alla cute. Questo favorisce sia l’allergia dell’uomo e dunque rende l’ambiente più sano e pulito, sia la salute stessa di Micio. Lui, infatti, leccandosi costantemente, potrebbe ingerire i cosiddetti “boli di pelo“, ovvero quella quantità enorme di pelo che rimane sul suo corpo e che, se depositata nello stomaco, può causare qualche problema.
Specialmente nei periodi di muta, dunque, è importantissimo spazzolare Micio. La quantità di peli che perde in questi periodi è assolutamente enorme e di certo non favorisce nessuno. Essendo la muta del pelo qualcosa di assolutamente naturale e normalissima, bisogna fare attenzione alla toelettatura. In base al tipo di pelo, ci sono pratiche e spazzole adatte che aiutano il nostro amico felino a sentirsi pulito e profumato.
Ricordiamoci, inoltre, di abituare Micio alla toelettatura fin dalla tenera età: soltanto così, in età adulta, sarà un po’ più disponibile a farsi toccare. Sappiamo, infatti, quanto il gatto sia un animale estremamente pulito e che tiene in modo assoluto alla propria igiene personale. Fosse per lui, dunque, farebbe tutto da solo.
Dunque, il pelo del gatto può cambiare la sua lunghezza? Più che altro, si dovrebbe parlare di cambiamento di consistenza o vero e proprio mutamento dei singoli peli. Esattamente come noi a volte abbiamo bisogno del parrucchiere per rinforzare i capelli fin dalla cute, allo stesso tempo lo fa anche lui, ma in modo assolutamente naturale.