Olbia, gatto investito e lasciato esamine sul marciapiede, è caccia al responsabile
Un fatto terribile coinvolge un povero gatto randagio di Olbia, il suo futuro è incerto, nel frattempo si cerca il responsabile
Un gesto di una violenza inaudita, quello che ha coinvolto un gatto randagio ad Olbia, in Sardegna. Nessuno ha prove per ricostruire la dinamica dei fatti, ma un’idea se la sono fatta i soccorritori nell’osservare il povero micio a terra, senza più alcuna forza. Sicuramente una macchina lo avrà investito, ma la cosa peggiore non è neanche questa; molto probabilmente qualcuno ha infierito sulla creatura.
Senza ombra di dubbio è una vicenda dalle sfumature cruente, che difficilmente si possono raccontare rimanendo imparziali. Come si può? Come si può rimanere impassibili di fronte ad un tale accaduto? Il gatto è miracolosamente sopravvissuto, anche grazie al tempestivo intervento di un passante, che ha accompagnato il felino dall’associazione Lida di Olbia. Proprio quest’ultima si sta prendendo cura del piccolo.
Le sue condizioni sono gravi, molto gravi; esattamente nessuno sa come il gatto abbia potuto sopportare tutto questo dolore. L’associazione stessa ha rilasciato importanti dichiarazioni in merito, soffermandosi sulla situazione attuale e su quelle che sono le condizioni del gatto randagio.
“Ci rivolgiamo a chi ha assistito alla scena nei pressi del locale Pellicano ed è in possesso di video o foto, che possano essere utili ad individuare la persona che ha ritenuto di poter risolvere la sofferenza del gatto, finendolo a colpi di pietra piuttosto che prestargli soccorso portandolo in clinica veterinaria.”- il messaggio continua con una richiesta alla quale noi ci accodiamo in pieno.
Il responsabile di questo gesto deplorevole dovrà pagare!
“Vi chiediamo di farci pervenire il materiale anche in forma anonima, nessun animale deve più subire ciò che ha vissuto sulla propria pelle il micio”. Il gatto si sta riprendendo ma la strada da compiere è ancora lunghissima, nonché piena di ostacoli. Per ora si procede con l’alimentazione manuale, nella speranza che la creatura recuperi abbastanza forze per poi affrontare l’operazione decisiva. Siamo tutti con lui, sperando per il meglio.
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