Che cos’è il Passaporto Europeo del Gatto e a cosa serve?

Se vuoi partire all'estero con Micio devi procurarti il Passaporto Europeo del gatto. Ecco di che si tratta e come si ottiene

Viaggiare in compagnia del nostro adorato felino domestico è possibile, a patto di seguire attentamente tutte le regole. Non c’è cosa più bella di condividere con Micio i momenti più belli e i viaggi sicuramente rientrano tra questi.

I gatti, come ben sanno tutti gli appassionati, sono animali poco propensi ai cambiamenti ed è necessario dotarli di tutti i comfort necessari per tendere l’esperienza del viaggio meno traumatica possibile. L’amore conta, ma altrettanto il “bagaglio” con tutto ciò di cui hanno bisogno.

Comfort e accessori a parte, per viaggiare occorre munirsi del Passaporto Europeo del Gatto. Naturalmente parliamo di viaggi al di fuori dell’Italia, negli altri Paesi dell’Unione Europea, ed è a tutti gli effetti un documento ufficiale nato per garantire la sicurezza del micio e delle persone. Ma vediamo nel dettaglio di che si tratta.

Cos’è

gattino in treno

Il Passaporto Europeo del Gatto è diventato obbligatorio dal 1 ottobre 2004, in base al Regolamento n.998/2003 stilato dalla Comunità Europea, e vale per i gatti ma anche per gli altri animali domestici (cani e furetti). All’estero viene chiamato pet passport, ma la sostanza non cambia. È un documento ufficiale senza il quale non possiamo viaggiare con il nostro micio al di fuori dell’Italia.

La misura era necessaria per un duplice motivo. Da una parte controllare l’entrata e l’uscita dai Paesi dell’Unione Europea di animali d’affezione, troppo spesso soggetti a compravendite illecite e senza la minima supervisione. Dall’altra il Passaporto Europeo per gli animali domestici traccia i loro spostamenti, arginando il rischio di diffusione delle malattie infettive (come la rabbia), che mette fortemente a rischio la vita stessa dei nostri amati quadrupedi.

Il Regolamento del 2003 è stato sostituito (o meglio, aggiornato) nel 2014 dai nuovi Regolamenti CE 576/2013 e 577/2013 e dalla Direttiva europea 2013/31/UE, apportando notevoli miglioramenti.

Com’è fatto

gatto buffo

Il Passaporto Europeo del Gatto somiglia a tutti gli effetti al documento che utilizziamo noi bipedi per viaggiare da un Paese all’altro. All’esterno è di colore blu con la bandiera a stelle dell’Unione Europea, poi c’è un riquadro dove viene riportato il nome del Paese in cui è stato rilasciato. Infine c’è un altro riquadro più in basso con la dicitura “Passaporto per animali da compagnia – pet passport”.

Aprendolo è quasi identico alle nostre carte d’identità. Da una parte c’è un riquadro in cui va inserita la foto del nostro micio, poi gli spazi in cui inserire le informazioni di base come nome, città di residenza e dati del proprietario.

Con il nuovo Regolamento attivo dal 2014 il Passaporto di Micio si è rinnovato e adesso contiene anche una lamina metallica che ne impedisce la contraffazione. In più c’è il codice a barre del microchip con tutte le informazioni inerenti all’animale domestico, scannerizzabili e accessibili in formato digitale.

Chi possiede un vecchio Passaporto Europeo per il gatto non deve preoccuparsi. Non è necessario sostituirlo con quello nuovo digitalizzato, perché si tratta di un documento valido dal momento del rilascio e per tutta la vita dell’amato compagno a quattro zampe.

Come si ottiene

gatto che miagola

Per ottenere il Passaporto Europeo per il Gatto si deve seguire una procedura ben precisa. La richiesta si effettua tramite la propria ASL di riferimento e si deve presentare una documentazione completa che include il foglio che attesti l’avvenuta vaccinazione contro la rabbia. In sostanza per viaggiare al di fuori dell’Italia dobbiamo dimostrare che il micio sia protetto nei confronti di questa malattia, gravissima e altamente contagiosa. Ricordiamo, inoltre, che devono essere trascorsi almeno 21 giorni dal momento della vaccinazione prima di poter partire con Micio.

Oltre all’avvenuta vaccinazione antirabbica, il padroncino deve avere anche altri documenti. Il gatto deve essere registrato all’Anagrafe Nazionale Felina e correttamente aggiornati. E deve avere il microchip, con tutta la documentazione relativa all’impianto, completa dei dati dell’animale, del padroncino, dell’eventuale allevamento e del veterinario.

Quanto costa

gatto nella valigia

Il Passaporto Europeo per il gatto non ha un costo fisso e dipende dalla Regione in cui viene richiesto. Generalmente comunque tutta la proceduta non costa moltissimo ed è l’equivalente di una normale visita veterinaria. Naturalmente nel costo dobbiamo considerare il prezzo del microchip – se Micio ancora non ce l’ha – e le spese di bollo per la registrazione che in genere si risolvono con un versamento da fare direttamente alla ASL di riferimento. Anche la vaccinazione antirabbica ha il suo costo, perciò mediamente possiamo dire che potremmo spendere intorno ai 60 euro.

Anagrafe Nazionale Felina

gatto persiano grigio

Per richiedere il Passaporto Europeo per il gatto è necessario che il nostro amico a quattro zampe sia registrato all’Anagrafe Nazionale Felina. Si tratta di una vera e propria banca dati che raccoglie tutte le informazioni sui gatti, sui proprietari, il luogo in cui vivono. Perciò è uno strumento utilissimo in caso di smarrimento!

L’ANF è gestita dall’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani ed è attiva dal 2011. In Italia non vige attualmente l’obbligo di registrazione dei gatti alla banca dati nazionale (a eccezione della Regione Lombardia). La registrazione si rivolge a tutti i gatti dotati di microchip e si può richiedere in modo molto semplice a un veterinario aderente.

Microchip

veterinario mette il microchip al gatto

Per registrare il micio all’ANF occorre che abbia il microchip, un dispositivo minuscolo che viene inserito sottopelle e rende Micio facilmente rintracciabile. Il microchip assegna al gatto un codice di 15 cifre, univoco e irripetibile. Praticamente una volta che il micio è microchippato non ci sarà nessun altro felino domestico con il suo codice identificativo. Infatti se andiamo sul sito dell’ANF e inseriamo il codice, il veterinario o le autorità competenti (come nel caso di smarrimento) possono identificare tranquillamente il gatto.

Vaccinazione antirabbica

gatto con i baffi arancioni

Il Passaporto Europeo del gatto è uno strumento utilissimo che, come abbiamo visto, serve anche a evitare la diffusione di malattie molto gravi e pericolose. Questo libretto riporta tutte le informazioni sul gatto e, grazie alla lamina metallica, racchiude i dati del microchip ma soprattutto tutte le vaccinazioni che ha fatto. Per partire all’estero occorre che il micio abbia fatto l’antirabbica e il documento deve dimostrare che l’iniezione del farmaco sia avvenuta almeno 21 giorni prima della partenza.

Prima di intraprendere un viaggio con Micio, ricordiamo di munirci di tutto l’occorrente. Da una parte gli accessori per mangiare, dormire e vivere il viaggio nel modo più tranquillo possibile. Dall’altra, ovviamente, tutti i documenti necessari.

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