Pupi: il gatto migrante giunto a Lampedusa dalla Tunisia
La storia di Pupi, il gatto-migrante che ha attraversato il Mediterraneo fra le braccia del suo proprietario
C’era un passeggero diverso dagli altri a bordo di uno dei motoscafi arrivati a l’estate scorsa. Si tratta di un morbido e dolce micione bianco e rosso salito agli onori della cronaca per aver attraversato il mediterraneo in barca, fra le braccia di un giovane tunisino che non ha voluto separarsi per nessuna ragione al mondo dal suo piccolo felino.
Il micio bianco e rosso aveva circa 6 mesi quando è giunto a Lampedusa: era in salute nonostante la difficile impresa, nella quale ha dimostrato di non aver affatto paura dell’acqua, a differenza di tanti suoi simili.
Pupi, così si chiama il gatto-migrante, una volta arrivato nell’isola siciliana è stato affidato a una clinica veterinaria ed è stato sottoposto a quarantena come previsto dai protocolli sanitari. Giuseppe Fiore, il veterinario che si è preso cura di lui ha confermato che era esente da malattie infettive.
Durante la quarantena, obbligatoria a causa della profilassi antirabbica, necessaria in quanto il gatto proveniva da una zona a rischio, il micio è stato affidato a una volontaria di Lampedusa, che si è subito affezionata a lui.
Quella di Pupi è una storia a lieto fine, ma come la sua ce ne sono tante altre che non hanno avuto una conclusione felice a causa delle difficoltà che comporta la traversata.
Un altro gatto era arrivato tempo prima a Lampedusa, anche lui a bordo di una barca carica di migranti. Durante il viaggio aveva dormito all’interno di un cappello di paglia.
Speriamo che finita la quarantena Pupi sia riuscito a riabbracciare il ragazzo che, nonostante le difficoltà, ha deciso di non separarsi da lui, portandolo in Italia. Questa vicenda ci dimostra che il legame fra una persona e il suo animale domestico spesso è talmente forte da superare qualsiasi barriera e, è proprio il caso di dirlo, da poter solcare mari.
Di seguito potrete vedere il video di questo speciale piccolo felino, che ha intenerito tanti utenti del web.
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