Il gatto piange se me ne vado: soffre per la mia assenza?
Il gatto piange se me ne vado, è normale? Assolutamente sì, il vostro gatto potrebbe soffrire per la vostra assenza, ecco perché
Strano ma vero, il vostro gatto potrebbe addirittura, in alcune e sporadiche situazioni, piangere e soffrire in vostra assenza.
Se sentite dei strani suoni da dietro una porta chiusa e vi state domandando: “ma davvero il mio gatto piange se me ne vado?”
Di seguito tutte le risposte!
I gatti, nonostante il loro atteggiamento scontroso e anaffettivo (anche se non sempre) nascondono un cuore d’oro e particolarmente sensibile.
Potrebbero addirittura soffrire della cosiddetta ansia da separazione.
Vediamo perché piangono e quando succede.
Il mio gatto piange se me ne vado: perché lo fa?
Non è così inconsueto sentire il proprio gatto lamentarsi se ci allontaniamo per un po’ dalla sua vista e dalla suo controllo.
Nulla di strano che stia vivendo una classica situazione da ansia da separazione.
Siamo forse troppo spesso abituati a vederli fieri e indipendenti, ma anche i gatti hanno dei sentimenti.
Ma quando possiamo parlare di ansia da separazione?
Iniziamo col dire che è una situazione particolarmente stressante per loro.
Abituati costantemente ad avere tutto sotto il loro controllo, la routine spezzata e il vostro allontanamento dal suo ambiente potrebbe disorientarli a tal punto da provocare in loro una particolare forma di tensione e preoccupazione.
Questa forte fonte di stress potrebbe essere causata non solo dal momentaneo allontanamento del suo umano, ma anche se ad allontanarsi è il suo fedele amico animale nonché compagno di giochi.
La situazione di malessere potrebbe attivarsi da subito, quando percepiscono che vi state momentaneamente assentando.
Il gatto sotto pressione assume dei comportamenti inconfutabili.
Vediamoli insieme quali sono gli atteggiamenti più comuni di un gatto che soffre per la vostra assenza.
Come capisco se il mio gatto soffre per la mia assenza?
Alcuni comportamenti del gatto in pena per la vostra assenza sono abbastanza riconoscibili.
Vediamone alcuni:
Miagolano durante la vostra preparazione: se siete impegnati nella scelta dell’abito migliore per il vostro aperitivo fuori con gli amici e il gatto si lamenta, non è perché non gli aggrada ciò che state indossando, ma molto probabilmente ha percepito che la vostra serata sarà molto divertente, la sua no.
Dovrà fare i conti con una casa vuota e preventivamente vi avverte di non essere assolutamente contento.
Il lamento e il miagolio costante sono un chiaro segnale che non sta apprezzando il vostro allontanamento da casa.
Si diverte a far danni: apparentemente sembra tranquillo, ma vi basterà chiudere la porta dietro di voi per dargli la libertà di poter “distruggere” casa.
Molto probabilmente al vostro ritorno troverete la casa un po’ sottosopra: mobili graffiati, tende graffiate, oggetti per terra.
Non sgridatelo, si è sentito particolarmente sotto pressione e ha sfogato la sua ansia e rabbia su oggetti inanimati.
Bisogni fuori dalla lettiera ed eccessiva pulizia: i gatti sono animali molto puliti e tengono particolarmente alla loro igiene personale.
In casi di stress o preoccupazione tendono a pulirsi in modo eccessivo, quasi maniacale.
Sono anche molto metodici e abitudinari e non pensereste mai che possa fare i suoi bisogni fuori dalla lettiera. Ma purtroppo potrebbe capitare.
Se notate entrambi o uno dei due comportamenti, probabilmente non sta vivendo bene le vostre uscite.
Comprendiamo che non vi è possibile restare a casa accanto al vostro micio per sempre ed è importante, sia per voi che anche per lui, iniziare ad abituarlo gradualmente alle vostre consuete e necessarie uscite di casa.
Il mio gatto piange quando esco: come posso farlo sentire tranquillo?
Non si tratta sempre e soltanto di capricci, i gatti che soffrono per la vostra assenza vivono un disagio non indifferente ed è importante avere dei piccoli accorgimenti che possono aiutarlo a vivere in serenità le vostre uscite.
Capiamo come fare per farlo stare tranquillo.
Hanno un bisogno costante di nuovi stimoli: sono animali molto curiosi e attivi e molto probabilmente vivono in tensione la vostra assenza soprattutto perché non ricevono nuovi stimoli.
Per questo motivo è importante che abbiano sempre un gioco nuovo che possa impegnarli durante la vostra assenza, soprattutto se li aiuta a stimolare il loro istinto cacciatore e riesca ad incuriosirli.
Anche una piccola radio accesa, sempre a basso volume, mi raccomando, potrebbe incuriosirli.
Ambiente accogliente: un cuscino comodo, magari sotto una finestra da cui batte sempre il sole, potrebbe aiutare il vostro gatto ad abbandonarsi in una situazione comoda e rilassante.
Potreste anche predisporre un accesso più facilitato per permettergli di guardare fuori dalla finestra mentre non ci siete.
Adorano curiosare oltre il loro naso così come amano poltrire e dormire comodamente.
A piccoli passi: abituateli gradualmente alle vostre assenza, non lasciatelo solo per molto tempo, soprattutto se è con voi a casa da troppo poco tempo.
Già in casa potreste allontanarvi per pochi minuti e tornare poco dopo.
Capirà a piccoli passi che le assenze sono una cosa assolutamente normale.
Pochi e brevi saluti: quando rincasate salutatelo con discrezione, anche se ci rendiamo conto che non sarà così semplice.
Il motivo di questo consiglio è che potrebbe sentirsi disorientato dalle eccessive coccole e potrebbe innervosirsi eccessivamente le volte successive.
Siamo sicuri che con le dovute accortezze il vostro gatto non soffrirà la vostra assenza e senza nemmeno rendervene conto lo ritroverete dormiente e beato quando rincasate.
Quando c’è da preoccuparsi?
Solitamente questi comportamenti sono assolutamente normali e non c’è da preoccuparsi eccessivamente.
Ma i gatti non piangono solo per la vostra assenza e quindi potrebbero nascondere ulteriori motivazioni che è opportuno approfondire.
Malattie: potrebbe soffrire per questioni legate alla salute. Quindi se notate un atteggiamento decisamente anomalo vi consigliamo di confrontarvi col vostro veterinario di fiducia.
Sete o fame: con il loro miagolio ci comunicano comunque qualcosa.
Potrebbero non avere alcun tipo di problema se non solo fame o sete.
Quindi massima attenzione alle sue ciotole: acqua fresca per rinfrescarsi e croccantini fragranti per cibarsi.
Purtroppo è avanti con l’età: per noi sono e rimangono sempre dei cuccioli, ma anche loro invecchiano.
Il lamento in età avanzata è normale: potrebbe sentirsi confuso e disorientato e per comunicarlo si lamenta.
Coccolatelo di più e confrontatevi sempre col veterinario.
Siamo sicuri che con i nostri piccoli ma preziosi consigli i vostri week-end e le vostre giornate lavorative non saranno compromesse!