Perché il gatto si accovaccia sempre?
Perché il gatto si accovaccia? È una cosa normale o dobbiamo preoccuparci? Ecco tutte le ragioni di questa postura felina
Perché il gatto si accovaccia? Sicuramente è una domanda che vi siete posti almeno una volta nella vita, osservando il vostro amatissimo felino domestico. Nulla di strano, in genere questo comportamento è assolutamente normale per i gatti e non c’è da preoccuparsi.
Ma il linguaggio dei gatti è complesso e articolato e dobbiamo sempre tener conto del contesto specifico per dare una risposta alle nostre domande. Una posizione come quella accovacciata può assumere significati diversi a seconda della situazione.
Capire il linguaggio dei gatti
Il comportamento dei gatti stupisce sempre i padroncini, perché rappresenta un linguaggio a parte fatto di segnali, posture e versi che talvolta fatichiamo a comprendere. Un fatto interessante è che i gatti hanno sviluppato un insieme unico di suoni per trasmettere i loro messaggi, perché non sapevano come comunicare con noi umani, che al contrario della vocalità facciamo il nostro principale strumento di comunicazione.
Anche se la vocalizzazione dei gatti aiuta noi esseri umani a capirli meglio, non mancano i momenti di confusione in cui l’unica cosa che ci chiediamo è: “che accidenti vuole il mio micio?”. Così, proprio quando i padroncini pensano di sapere tutto sul comportamento del gatto, arriva una postura particolare a sconvolgerli e lasciarli nel dubbio. Quando il gatto si accovaccia spesso otteniamo proprio questo effetto, perché di fatto non capiamo perché il micio si mette in questo modo all’improvviso.
Le ragioni per cui un gatto si accovaccia nella classica posizione “a pagnotta” sono diverse. Scopriamole tutte ed eliminiamo qualsiasi dubbio dalla nostra testa!
Il gatto si accovaccia per riposarsi
Nella maggior parte dei casi il gatto si accovaccia per un motivo semplicissimo: sta riposando. Per Micio è una posizione comoda, un po’ come quando noi ci adagiamo su una sedia per riacquistare le forze dopo uno sforzo o semplicemente per prenderci una pausa.
Come facciamo a capire se è così? È molto semplice, dobbiamo osservarlo nel suo insieme. Oltre alla postura accovacciata in questo caso il gatto socchiude gli occhi e in alcuni casi arriva perfino ad addormentarsi come un angioletto in questa posizione.
Magari guardandolo vien da pensare che non si tratti di una posizione così comoda e che sicuramente sarebbe meglio acciambellarsi nella cuccia oppure su un bel cuscino caldo. In realtà per qualsiasi gatto stare accovacciato è un modo per riposarsi da una parte e dall’altra restare comunque vigile e pronto a qualsiasi evenienza. È il giusto compromesso per soddisfare due tra le esigenze fondamentali di un gatto: dedicarsi al relax e tenere sempre la situazione sotto controllo.
Il gatto si accovaccia perché è diffidente
Il gatto non si accovaccia sempre per la stessa ragione. Nella gran parte dei casi lo fa per rilassarsi e riposare, ma può capitare che la postura indichi una certa diffidenza. Succede quando si spaventa per un rumore forte oppure quando entra in casa qualcuno di cui non si fida. Ma può capitare anche quando ci avviciniamo per accarezzarlo, facendolo nel modo sbagliato (come accarezzare un gatto nel modo giusto è una vera e propria arte).
In questa situazione possiamo osservare alcune caratteristiche ben precise che si vanno ad aggiungere alla postura accovacciata. Il gatto inarca la schiena, la coda è eretta e tesa e gli occhi si spalancano. Possiamo notare anche che le pupille del gatto sono dilatate, tipico segnale di paura o di quando il micio si mette sulla difensiva perché si sente minacciato da qualcosa o qualcuno.
Quando il gatto si accovaccia lentamente e spalanca gli occhi, probabilmente si sta preparando ad attaccare oppure a scappare, le due possibili reazioni legate alla paura. Non è insolito che i gatti in questa posizione si muovano lateralmente e gonfino il pelo. È un modo per sembrare più grandi e “minacciosi” e gli consente di avere tutto il tempo per decidere se fuggire o attaccare.
Il gatto si accovaccia per fare l’agguato
Il gatto si accovaccia anche quando vuole fare un agguato e catturare la sua preda. Solo che in questo caso tutto il suo aspetto cambia rispetto alle situazioni che abbiamo analizzato in precedenza. Micio non si accovaccia in modo rilassato, come se si sentisse minacciato. Piuttosto si dimena, quasi sculettando, con gli occhi socchiusi e il sederino per aria, quindi con la schiena sollevata.
A questo poi dobbiamo aggiungere un altro chiaro segnale, cioè il fatto che muove la coda avanti e indietro in continuazione, senza fermarsi. Tutto questo indica che il micio sta puntando una preda, attività che tra l’altro gli piace tantissimo essendo per sua natura un provetto cacciatore. E se lo fa con il padroncino, sì: si sta preparando a fargli un agguato!
Il gatto si accovaccia perché è sottomesso
Se il gatto si accovaccia ma allo stesso tempo evita il contatto visivo con la persona (o l’animale) che si ritrova davanti, siamo di fronte a una terza possibilità. Appiattirsi sul pavimento tirando le orecchie all’indietro e mettendo la coda tra le gambe sono tutti segnali di sottomissione.
Questa situazione è tipica degli incontri tra gatti, quando nascono dei conflitti che poi sono assolutamente normali per i felini domestici. I gatti non sono aggressivi per natura, semplicemente quando interagiscono capita che si ritrovino nella situazione di dominanza/sottomissione. Del resto si tratta di animali molto territoriali ed è naturale che cerchino di stabilire dei confini. Quindi un gatto talvolta di accovaccia di fronte a un altro micio (ma può capitare anche con le persone) perché sta cercando di evitare una lite, si sta mostrando sottomesso.
Per la stessa ragione questo comportamento spesso sfocia in altre posture, come sdraiarsi sulla schiena mostrando la pancia. Tutto serve ad apparire meno minaccioso e più piccolo.
Posizione del gatto quando sta male
L’ultimo caso in cui il gatto si accovaccia è quello più preoccupante. Questa postura di Micio talvolta può indicare che non si sente troppo bene, che c’è qualcosa che lo infastidisce a livello fisico e insomma, ha un problema di salute. In questa situazione ci sono dei segnali a cui prestare attenzione, come ad esempio il fatto che il gatto si accovaccia per un lungo lasso di tempo. O anche il fatto che la schiena è leggermente ricurva e che tiene la testa bassa, con le zampe anteriori piegate sotto di essa.
Quando il gatto si accovaccia perché sta male può capitare anche di vederlo rabbrividire quando lo tocchiamo in questa posizione. Cosa significa tutto questo? Nel linguaggio del gatto può essere un chiaro segnale di sofferenza, dolore e fastidio. Il gatto con molta probabilità è indisposto e potrebbe avere un problema di salute che richiede l’intervento del veterinario.
La posizione accovacciata è piuttosto ambigua e non ha una ragione univoca. Come abbiamo visto può significare tante cose, dipende sempre dai particolari che osserviamo nel micio il reale motivo di questa postura.