Il gattino mangia troppo velocemente: che cosa fare?
Gattino mangia troppo velocemente, che fare? Come intervenire per rallentare questa voracità impiegando trucchi e soluzioni valide.
Il vostro gattino mangia troppo velocemente senza pause e ingurgitando il cibo in modo vorace, ecco perché è bene intervenire in suo aiuto.
Nonostante sia una prassi sdoganata tra i felini, in particolare quelli più piccoli, alla lunga potrebbe tramutarsi in una problematica. Scopriamo come intervenire.
L’alimentazione del gattino
L’alimentazione riveste un ruolo molto importante nella vita del gatto, sin dalla più tenera età quando è ancora completamente dipendente dalla madre.
Quando ancora succhia il latte dal ventre materno o, in assenza della stessa perché orfano, viene allattato da una gatta balia o dal proprietario.
In particolare con l’impiego di un latte specifico per gattini piccoli, un prodotto da acquistare in farmacia e da somministrare con l’apposito biberon.
Durante i primi due mesi di vita il gattino verrà nutrito grazie all’assunzione di latte e in particolare di colostro.
La prima montata lattea che viene prodotta dalla madre e che permette di rinforzare il sistema immunitario del piccolo appena nato.
La madre lo accompagnerà in questo percorso di crescita fino alla fase dello svezzamento, ovvero al termine dei primi due mesi di vita.
Quando il piccolo inizierà a mostrare interesse nei confronti del cibo umido presente nella ciotola della gatta, tanto da spingersi ad assaggiarlo e testarlo.
Per questo motivo la fase dello svezzamento andrà supportata aggiungendo al cibo un po’ di acqua calda o di brodo di carne senza spezie o sale.
Giusto per renderlo più morbido e facilmente assimilabile, avvicinando il gattino alla ciotola e appoggiano una sua zampetta nel cibo così che leccandola possa testarlo.
Durante questa fase di transizione il micino dovrà assumere un prodotto specifico noto come cibo kitten perché utile alle sue necessità per una corretta crescita fisica e mentale.
Quanto cibo dare al gattino
Questa fase conoscitiva dovrà essere monitorata correttamente dal proprietario, così da evitare che il piccolo si avventi sul cibo in modo eccessivo.
Dosando i quantitativi in modo corretto per agevolare una crescita sana e costante, impedendo un accumulo eccessivo di grasso corporeo.
Del resto il piccolo sarà spinto a testare il cibo in modo vorace e rapido, ingurgitandolo troppo rapidamente per il suo benessere personale.
Ma se il gattino mangia troppo velocemente, se si lancia sulla ciotola senza regolarsi autonomamente è giusto intervenire.
Evitando così spiacevoli conseguenze quali una forte difficoltà digestiva, problemi legati alla deglutizione che potrebbe diventare nervosa.
Favorendo anche vere e proprie reazioni fisiche quali il rigetto e il vomito, in particolare nel caso il cibo dovesse incastrarsi in gola.
Dosare il pasto è la soluzione più utile, magari spezzandolo in più porzioni da offrire durante tutto l’arco della giornata.
Durante i primi sei mesi di vita il cibo umido andrà alternato con quello secco ma sempre offrendo la tipologia kitten.
Dopo i sei mesi i pasti andranno ridotti a tre di circa 40 massimo 60 l’uno, avendo cura di introdurre il cibo per adulti appena avrà superato l’età dell’infanzia.
Come mai il gattino mangia troppo velocemente?
Il vostro gattino mangia troppo velocemente, cosa lo spinge a ingurgitare il cibo in modo così vorace, rapido ed eccessivo?
Come abbiamo scoperto è necessario interromperlo per impedire che il piccolo si avventi sulla ciotola senza nessuna regola comportamentale.
Per non assumere il cibo troppo freneticamente tanto da non masticarlo e digerirlo correttamente, fino a rigettarlo o vomitarlo subito dopo.
Le motivazioni che spingono il gattino ad assumere questo comportamento possono essere tante a partire dalla golosità personale.
Specialmente se la proposta alimentare è nuova e davvero invitante, un sapore mai testato e quindi motivo di estremo interesse.
Il piccolo potrebbe avventarsi sul cibo perché in passato ha vissuto un lungo periodo fatto di denutrizione e abbandono, conservando un forte desiderio di cibo.
Potrebbe sfogare anche così il suo bisogno di attenzione per liberarsi dalla noia accumulata durante le lunghe ore casalinghe trascorse in solitudine.
Oppure non aver ricevuto gli esempi corretti dalla figura materna perché orfano e fragile, per questo motivo incapace di autoregolarsi.
Infine un gattino potrebbe semplicemente abbuffarsi perché fortemente affamato, una condizione non così anomale se si ha a che fare con un cucciolo.
Il proprietario dovrà monitorare il comportamento e valutare se sono presenti problematiche più gravi, ad esempio il gattino si abbuffa ma non ingrassa.
Un campanello d’allarme molto importante da comunicare subito al veterinario di fiducia che potrà così richiedere un controllo accurato.
Trucchi per far mangiare il gattino lentamente
Per impedire che il piccolo si avventi sul cibo in modo sregolato si possono mettere in atto una serie di trucchi e strategie molto utili.
Ad esempio dividendo il cibo giornaliero in tante piccole porzioni da offrire durante l’arco della giornata, così da monitorare i pasti con attenzione.
In alternativa si possono distribuire le crocchette all’interno di due o tre piatti differenti, così da allungare le tempistiche facendogli perdere più tempo per cibarsi.
Il cibo, se umido, lo si può premere con cura sul fondo della ciotola oppure organizzare momenti ludici e di caccia al tesoro dilatando le tempistiche.
In commercio sono presenti articoli e prodotti utili per questa necessità, dalle ciotole con all’interno mini labirinti passando per i distributori di cibo.
Potrete inserire il pasto anche all’interno di mini teglie in silicone, quelle specifiche per muffin dove dividere il cibo in modo equilibrato.
Oppure utilizzando stampini e contenitori per realizzare cioccolatini o cubetti di ghiaccio, un trucco davvero utile per rallentare la voracità di Fufi.
Fino a distribuire per la casa il pasto dividendolo in tante mini ciotoline, oppure inserendolo all’interno di giochini specifici per felini.
È molto importante comprendere la motivazione di questo comportamento, se per esempio il gattino ha passato la sua giovane esistenza a combattere per mangiare.
In particolare se era l’ultimo della cucciolata, quello più fragile e solitamente escluso dalla poppata di routine e per questo quello più affamato.
Il pasto dovrà diventare un momento di serenità e di pace personale, e in particolare se in casa vivono altri felini dominanti.
Il cucciolo dovrà potersi avvalere di attimi di pura calma, mangiando con tranquillità, sorvegliato a distanza ma con serenità dal proprietario stesso.