Gatti domestici si aggrediscono tra loro: cosa fare?
I gatti che convivono si aggrediscono di continuo e la situazione in casa è invivibile? Ecco le possibili cause e come risolvere il problema
Fusa, giochi e coccole ma poi ecco che improvvisamente i gatti si aggrediscono e sembrano odiarsi a morte. Ma perché succede anche tra felini domestici che vivono insieme e si conoscono? Purtroppo è una situazione non tanto inusuale tra gattari ed è (quasi) normale vedere due gatti che si azzuffano all’improvviso. La cosa positiva è che è un problema che si può risolvere con l’aiuto del veterinario o di un esperto di comportamento felino. Il linguaggio del gatto e il suo comportamento è estremamente complesso e per affrontare situazioni come questa occorre averne una conoscenza approfondita. Cerchiamo dunque di capire perché i gatti si aggrediscono e come possiamo risolvere questa situazione.
Perché i gatti domestici si aggrediscono?
I gatti domestici si aggrediscono per una lunga serie di possibili ragioni. L’aggressività non è alla base del comportamento felino e un micio assume un atteggiamento simile sempre per delle motivazioni ben precise. Un gatto non è aggressivo “per sua natura”, anzi tendenzialmente i felini proprio per istinto tendono a evitare lo scontro. Quante volte ci capita di vederli lì, uno di fronte all’altro per moltissimi minuti. Si scrutano, soffiano, inarcano la schiena, si pongono in atteggiamento di sfida. Ma alla fine questo gran litigio che ci aspetteremmo non arriva mai.
Quindi i gatti non si aggrediscono per questione di carattere né perché gli piace farlo. Di questo dobbiamo sempre tenerne conto. Il comportamento aggressivo del gatto, come di qualsiasi altro animale, è fortemente influenzato da fattori come la socializzazione da cucciolo, il contatto con gli esseri umani, il contesto in cui vive. Ma possono entrare in gioco anche altre variabili come il sesso, l’introduzione nell’ambiente di un nuovo animale, l’ansia, lo stress, perfino i problemi di salute.
Mancanza di socializzazione
La socializzazione è un passaggio importante per qualsiasi gatto, una fase che dovrebbe verificarsi in modo appropriato sin dalla più tenera età. Significa che i gattini devono imparare a interagire fra di loro e con altri animali, persone e con qualsiasi situazione o contesto.
Molti gatti non ricevono un’adeguata socializzazione e per questo motivo è più probabile che sorgano problemi quando ad esempio convivono nella stessa casa uno o più esemplari adulti che non hanno mai imparato a interagire fra loro. Poiché questi gatti mancano di esperienze appropriate, non comprendono la normale comunicazione e l’etichetta felina ed è probabile che abbiano risposte eccessive e inappropriate alla vista di un altro gatto. Possono scappare e nascondersi per la paura, ma talvolta questo sentimento si trasforma in rabbia ed ecco che i gatti si aggrediscono e diventano più violenti. Non fanno altro che cercare di allontanarsi a vicenda, sgomberando il proprio spazio personale.
Con un’adeguata socializzazione il gatto sviluppa un comportamento sociale appropriato nei confronti dei membri della propria specie, ma anche di chiunque altro con cui sia entrato a contatto. Persone incluse.
Il gatto attacca un altro gatto: li hai presentati adeguatamente?
Spesso i gatti si aggrediscono tra loro semplicemente perché il padroncino ha commesso la leggerezza di non presentarli nel modo giusto. Se il gatto attuale ha già vissuto con altri gatti ed è sempre stato amichevole con loro è facile cadere nell’errore di pensare che si comporterà così con tutti. Ma non è così, ciascun gatto è un mondo a sé e basta un primo approccio negativo per far sì che due felini domestici non si vedano proprio di buon occhio.
Le presentazioni da gatto a gatto dovrebbero essere fatte lentamente e tenendo conto delle esigenze del singolo esemplare. È difficile resistere all’impulso di far incontrare subito i gatti in modo che possano iniziare una meravigliosa amicizia, ma apriamo gli occhi: non funziona così. Se lasciamo il nuovo gatto libero in casa, agli occhi dell’altro micio che in quell’ambiente ha sempre vissuto stiamo introducendo una pura e semplice minaccia.
Il gatto di casa percepisce questa nuova presenza come un‘invasione del proprio territorio. E questo potrebbe portarlo a sentirsi insicuro nella sua stessa casa, cosa che non dovrebbe mai e poi mai accadere. Ecco che allora cambia comportamento, diventando perfino aggressivo nei confronti del nuovo inquilino.
Mettiamoci anche nei panni del nuovo gatto che introduciamo in casa. Dal suo punto di vista tutto è nuovo, non conosce l’ambiente in cui lo abbiamo scaraventato e non si sentirà al sicuro finché non lo avrà esplorato in lungo e in largo. Anche lui ha bisogno di ambientarsi e ritrovarsi di fronte un altro gatto che si pone in modo aggressivo nei suoi confronti non è certo piacevole.
I gatti si aggrediscono per pura “rivalità”
Nelle famiglie con più gatti, non è raro che uno o più esemplari impediscano l’accesso a risorse importanti come cibo, acqua e lettiere. È importante fornire queste risorse a tutti, piazzarne qua e là in punti diversi della casa in modo che tutti i gatti abbiano a disposizione lettiere, acqua, pappa, nascondigli, posti per schiacciare pisolini, aree di gioco, tiragraffi e giocattoli. E che non debbano per forza condividerli o usarli contemporaneamente!
Questo aiuta a diminuire la tensione sociale e la competizione, allevia quell’istinto territoriale che è tipico di ciascun micio, specialmente di quelli maschi. In questo modo l’ambiente diventa anche meno stressante e i gatti non si aggrediscono più tra loro senza motivo.
L’ultima cosa che i gatti vogliono fare è combattere. I gatti preferiscono fuggire o evitarsi a vicenda, poiché i combattimenti possono provocare lesioni. Ma se queste opzioni non sono disponibili, ecco che optano per l’aggressività. Evitiamo le situazioni di potenziale conflitto.
Gatti si aggrediscono: se fosse un problema medico?
Ci sono gatti che si aggrediscono abitualmente ed è molto probabile che sia per i motivi che abbiamo appena elencato. Ma facciamo attenzione a distinguere i casi “clinici”. Quando un gatto, che è sempre stato docile e buono, diventa improvvisamente aggressivo probabilmente c’è qualcosa che non va.
Se il gatto ha improvvisi cambiamenti di comportamento e atteggiamento nei confronti di un altro gatto che vive in casa è meglio portarlo dal veterinario per esaminare la situazione. Potrebbe trattarsi di un problema di salute di cui non siamo a conoscenza che provoca nel micio episodi di aggressività. Quando un micio sta male e prova dolore, tendenzialmente diventa più irritabile ed evita il contatto con i propri simili, perfino con il proprio padroncino.
Parliamone con il veterinario, facciamo fare al gatto un check-up completo in modo da escludere (o eventualmente diagnosticare) patologie come ipertiroidismo, malattie dentali, artrosi o disfunzione cognitiva felina, tipica dei gatti più anziani.
Come calmare i gatti aggressivi?
Quando i gatti si aggrediscono, come abbiamo visto, le ragioni che scaturiscono questo comportamento possono essere tante e piuttosto diverse tra loro. Individuando la causa possiamo risolvere il problema specifico, adottando delle misure e intervenendo nel modo più giusto. L’ideale è chiedere il parere di un esperto, come il veterinario o uno specialista in comportamento felino. Loro sapranno come aiutarci.
Il consiglio migliore è sempre uno: rendere l’ambiente domestico tranquillo, rilassato e soprattutto che metta a disposizione dei gatti valvole di sfogo, come giochi e tiragraffi, ma anche angolini di pace in cui poter trascorrere del tempo per i fatti propri.
Se i gatti si aggrediscono in modo particolarmente violento, evitiamo di tenerli sempre insieme. Lasciamoli separati per un po’, poi gradualmente “presentiamoli” di nuovo. Lasciamogli il tempo di osservarsi, scrutarsi e conoscersi anche solo da lontano. E se ricominciano ad azzuffarsi, separiamoli nuovamente cercando di distrarli con giochi o dolcetti.
La cosa essenziale è evitare in ogni caso di punirli o sgridarli. Mettersi in mezzo a due gatti che sono pronti a litigare urlando o agitando mani e braccia in modo convulso scatena un unico effetto: i gatti si arrabbiano ancora di più e anziché calmarsi, si agitano!