Calabrone punge il gatto, pericoli ed eventuali rimedi
Cosa succede se un calabrone punge il gatto? Saperlo può essere determinante per la sua salute, la nostra priorità. Tutti i dettagli
Se un calabrone punge il gatto quali possono essere le conseguenze? Si tratta di un quesito che in molti tra gli appassionati di animali e proprietari si pongono e che merita la giusta attenzione considerando che è una considerazione che riguarda la salute del nostro amico a quattro zampe.
D’altronde, i rischi e le conseguenze di una puntura di quella che è la più grande delle vespe europee e nordamericane possono essere molteplici e inducono chi possiede un felino particolarmente intraprendente a valutare con attenzione quello che può succedere così da sapere come comportarsi.
Muso gonfio del gatto
Se il calabrone punge il gatto, come abbiamo già accennato, bisogna mostrare attenzione ed essere cauti. Ma è opportuno stare attenti anche nel caso in cui un gatto mangia le api, che può essere altrettanto fastidioso. Molto dipende dal tipo di reazione, che può essere diversa a seconda dei casi.
Per esempio, può risultare preoccupante se il nostro amico a quattro zampe manifesta una risposta allergica al veleno della puntura. Anche in caso di più punture, Miao potrebbe andare in difficoltà. In questi casi bisogna immediatamente portarlo dal nostro veterinario di fiducia. L’unico che conosce già eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza e saprà come affrontare la situazione in maniera tempestiva ed efficace.
A dirci che l’allergia è a uno stadio avanzato e pericoloso possono essere alcuni sintomi come la presenza di uno stato generale di affaticamento, eventuali difficoltà a livello respiratorio e una situazione di gonfiore a livello cutaneo che può presentarsi nella zona in cui la nostra piccola palla di pelo ha subito la puntura. Preoccupiamoci di monitorare il suo stato di salute pronti a intervenire se ce n’è bisogno, ricordandoci di mantenere la lucidità e di non cedere all’ansia: solo così potremo aiutare il nostro fedele compagno di avventure. A tal proposito, può tornare utile sapere cosa fare nel caso di un gatto con un occhio gonfio.
Puntura della vespa nel gatto, sintomi
E se invece la puntura è stata provocata da una vespa? I nostri amici a quattro zampe possono incorrere in uno spiacevole avvenimento, soprattutto quando si trovano all’aria aperta e possono anche essere incuriositi dalla presenza di insetti di ogni forma, genere e dimensione. Vespe e calabroni inclusi, pronti a colpire all’improvviso.
Le zone che potrebbero essere maggiormente esposte alle punture di questo insetto sono quelle vicino alle labbra, tuttavia non è da escludere a priori che la puntura possa riguardare anche punti addominali e proprio per questo risultare più complicata da individuare. In questi casi l’aiuto del nostro veterinario di fiducia può rivelarsi più che provvidenziale.
Ma quali sono le reazioni che risultano più comuni? In genere, le punture dei calabroni provocano lievi fastidi che possono anche portare a delle irritazioni poco piacevoli da avvertire, al punto da provocare nervosismo al nostro amico a quattro zampe. Molto dipende dalla predisposizione allergica di Miao.
Le vespe sono pericolose per i gatti
Cosa possiamo fare se un calabrone punge il gatto? In genere si tratta di nulla di particolarmente grave, con alcuni semplici rimedi si può trovare il modo di eliminare il disagio provato da Micio. In che modo? Per esempio con un composto di acqua e bicarbonato di sodio abbiamo buone possibilità di alleviare i fastidi della nostra piccola palla di pelo e farla tornare in perfetta forma.
Se non fosse sufficiente, valutiamo la possibilità di utilizzare acqua e limone per disinfettare, del succo di prezzemolo o una buccia di banana strofinata. Oppure possiamo anche ricorrere a un bendaggio freddo o, sotto consiglio veterinario, anche ad antistaminici. Mi raccomando, però, di non prendere in considerazione per nessun motivo dei metodi fai da te che potrebbero peggiorare la situazioni e le condizioni del felino in questione.
Shock anafilattico nel gatto
Ma ci sono circostanze in cui la puntura del calabrone può portare a conseguenze più gravi, sino a giungere allo shock anafilattico nel gatto. Si tratta di una reazione allergica grave rispetto a una sostanza estranea, l’allergene, che se non trattato in tempi rapidi e in modo adeguato può portare a gravi conseguenze, sino addirittura alla morte.
Proprio per questo motivo, nel caso delle situazioni più delicate, come quelle appunto di una reazione allergica, è necessario portare prima possibile il nostro amico a quattro zampe in una clinica veterinaria. Così potrà contare su un pronto intervento in grado di salvargli la vita. Specialmente in questi casi, lucidità e freddezza possono davvero fare la differenza.
In queste situazioni in cui l’esistenza stessa del nostro amato felino, che sia cucciolo o adulto, è seriamente messa a repentaglio, dobbiamo evitare nella maniera più assoluta il ricorso a eventuali soluzioni fai da te che possano solamente complicare lo stato delle cose. Pertanto, non dobbiamo in alcun modo somministrare nessun farmaco sol perché pensiamo di potere risolvere un po’ “alla buona” il problema. Rivolgersi a professionisti qualificati che sanno come intervenire è l’unica soluzione possibile e la più responsabile.
Ci sono, peraltro, situazioni in cui il pungiglione del calabrone rimane attaccato alla parte del corpo offesa del gatto. In questi casi cerchiamo di intervenire per rimuoverlo, anche perché può continuare a iniettare veleno per diversi minuti. Il consiglio è quello di evitare utensili quali forbici o pinzette, in quanto potrebbero favorire il rilascio di altro veleno, e di ricorrere alle istruzioni del veterinario di fiducia.
Calabrone e cane, punture fastidiose
Se un calabrone punge il gatto, bisogna anche comprendere qual è la zona offesa dalla puntura. Come già visto in precedenza, le parti più a rischio sono quelle nelle vicinanze della bocca, tuttavia se il calabrone va “a segno” sulla lingua oppure nella gola, il tipo di reazione potrebbe provocare persino delle difficoltà a livello respiratorio che possono anche giungere a un blocco. A tal proposito, può tornare utile sapere come capire se il gatto sta male.
In questo caso bisogna immediatamente contattare il nostro veterinario di fiducia e seguire le sue indicazioni per un primo soccorso, possibilmente seguito da un passaggio in clinica per verificare le condizioni di salute del nostro amico a quattro zampe. Peraltro, una volta tornato a casa, Miao va osservato per un periodo di circa 48 ore. Fare attenzione e non trascurare alcun dettaglio può rivelarsi fondamentale per la sua salute. Si può concludere quindi che, in caso di puntura del calabrone, è indispensabile capire bene la situazione. Così da poter agire nel modo migliore per aiutare la nostra piccola palla di pelo.