Perché il gattino non salta mai?
Gattino non salta mai, ha dei problemi? Scoprire le cause di questo comportamento è fondamentale per il benessere dello stesso cucciolo.
Avete adottato da poco un tenero micetto dallo sguardo dolce e dall’indole adorabile ma qualcosa vu turba, perché il gattino non salta mai.
Non mette in pratica un comportamento che caratterizza proprio la sua giovane età, e la cosa è sospetta. Scopriamo insieme le cause e come intervenire.
Quando salta il gattino?
Il vostro tenero gattino non salta mai e questo potrebbe allarmarvi? Effettivamente l’energia e la voglia di movimento caratterizzano la giovane età del piccolo.
Saltare è parte integrante del suo essere e che utilizza per giocare, per scendere da mensole e sedie ma anche per seguire il suo istinto naturale legato alla scoperta.
A incuriosirlo sono spesso odori e suoni che reputa nuovi, oppure del tutto intriganti come ad esempio del cibo contenuto in una pentola.
Saltare potrebbe rivelarsi una scelta necessaria per soddisfare la sua curiosità, per controllare cosa è avanzato nel piatto sistemato sulla tavola.
Oppure un bisogno legato alla voglia di scoprire gli spazi più alti della casa, come ad esempio i ripiani di un mobile o anche lo stesso letto.
Saltare serve per sfogare l’energia accumulata durante la giornata, per liberare l’elettricità che caratterizza il cucciolo.
Ma anche per mettere in pratica una delle arti predatorie preferite ovvero l’agguato, sia per catturare la preda che per stuzzicare l’attenzione del proprietario.
In particolare per saltargli tra le braccia o sulle gambe per giocare o per ricevere le tanto amate coccole e carezze.
Primi salti, come gestirli
I gatti adorano saltare, arrampicarsi sui ripiani più alti o sui rami degli alberi per poi saltare, rientra nelle loro attività di scoperta.
Ma anche nella loro ginnastica quotidiana che gli consente di tenersi in forma, di mantenere allenate le articolazioni e i muscoli.
Ma se con il tempo l’attività potrà risultare più fluida e precisa, i primi salti potrebbero rivelarsi imprecisi e anche pericolosi.
Il piccolo potrebbe arrampicarsi raggiungendo un’altezza considerevole rendendo così il salto pericoloso per la sua salute, oppure non riuscendo a portare a termine l’operazione.
Reclamando l’intervento dello stesso proprietario che dovrà accorrere in aiuto, oppure i primi salti potrebbero rivelarsi imprecisi.
Facendolo inciampare nelle sue stesse zampe, lo slancio potrebbe apparire troppo fiacco e la potenza non adeguata al salto stesso.
E così il gattino potrebbe saltare a vuoto senza raggiungere il suo obiettivo, o ancora causare la caduta dello stesso sul pavimento.
Per questo durante i primi salti è bene supportarlo, magari posizionando tessuti morbidi a distanza di sicurezza che potrebbero attutire le cadute.
Impedendo che effettui salti da altezze considerevoli e che potrebbero rivelarsi dannose.
Che fare se il gattino non salta mai?
Cosa potrebbe invece celare il comportamento di un gattino che non salta mai e che non sembra interessato a raggiungere tavoli e ripiani.
Come abbiamo scoperto il movimento è parte integrante dell’indole del felino sin dalla più tenera età, in particolare quando è molto giovane.
Quando la voglia di correre e saltare risulta molto presente, per questo un piccolo quadrupede che non salta mai può incuriosire e preoccupare.
Fino ad allarmare il proprietario a fronte di un continuo rifiuto nei confronti dei salti o anche un improvviso immobilismo.
La condizione potrebbe celare problematiche importanti o anche comportamentali, per questo il proprietario deve intercettare la presenza di eventuali anomalie.
Sia legate al movimento stesso ad esempio difficoltà a deambulare, a stare in piedi in modo autonomo e per lungo tempo o ancora dolore ad alzarsi e sedersi.
Fino a cercare di intercettare problematiche più profonde, magari la presenza di patologie silenti responsabili di agire negativamente sul benessere del cucciolo.
Chiedere consiglio al veterinario è sempre la scelta più adatta, così da organizzare un check di controllo e una visita accurata per individuare le cause di questo comportamento.
Problemi comuni del gattino che non salta
Un gatto adulto o anziano che non salta è una normalità, o quasi, perché l’avanzare del tempo potrebbe far sorgere delle difficoltà fisiche legate alla deambulazione.
Ma anche una lentezza nei movimenti con evidenti dolori alle articolazioni, tanto da convincere il gatto ad abbandonare la voglia di saltare.
Nei cuccioli questa scelta risulta anomala, perché ancora nel pieno delle loro energie, per questo la mancanza di salti e acrobazie potrebbe celare dei problemi.
Il primo tra tutti quello legato al peso, il gattino potrebbe risultare in sovrappeso e quindi muoversi con estrema difficoltà.
Potrebbe essere vittima di qualche infezione ad esempio alle zampe stesse oppure alle orecchie, una condizione che crea difficoltà di equilibrio.
Senza dimenticare le problematiche più debilitanti quali il diabete che può favorire instabilità fisica, seguito da displasia all’anca e anche cecità.
Quest’ultima è una condizione che può limitare i movimenti del piccolo ma se ben gestita potrebbe offrire un percorso di vita sereno, meglio se all’interno delle mura di casa.
Infine il gattino potrebbe semplicemente rifiutarsi di saltare a causa di una modifica nella disposizione degli arredi di casa, punto fisso della sua routine.
Oppure semplicemente decidere di non farlo così da spingere il proprietario a prenderlo in braccio per raggiungere mensole e ripiani, o lo stesso divano.
Non un atto di pigrizia ma una dimostrazione lampante del potere del gatto stesso in grado di comandare l’amico umano con i suoi teneri miagolii e con sguardi languidi.
Come intervenire
Se il gattino non salta mai e non risulta intenzionato a farlo è bene scoprirne le cause scatenanti, come già anticipato in precedenza.
Potrebbe semplicemente rivelarsi una mancanza di esperienza in fatto di salti ed equilibrio, una condizione che si potrebbe risolvere in modo autonomo.
Oppure celare problematiche di natura fisica legate alla deambulazione, alla presenza di malattie fino alla scelta autonoma di non voler saltare.
In ognuno di questi casi è bene cercare di intercettare la motivazione senza ignorare la problematica, così da non peggiorare la situazione.
Chiedendo consiglio all’esperto di settore sottoponendo il cucciolo a visite di controllo, anche specifiche che possano sciogliere ogni dubbio.
Permettendogli di condurre un’esistenza in totale sicurezza, circondato da cure e attenzioni come ad esempio impedendogli di salire sugli alberi se non è pratico.
O si camminare da solo sul balcone, se non protetto con reti e griglie perché un movimento scoordinato potrebbe favorire una pericolosa caduta.
Il cucciolo andrà seguito con attenzione e sottoposto a tutte le cure del caso, se prescritte dal medico curante.