Chi chiamare per salvare un gatto?
Se vediamo un micio in difficoltà, sapere chi chiamare per salvare un gatto è importante. Non scopriamolo in emergenza, siamo previdenti
Chi chiamare per salvare un gatto? Si tratta di un quesito che ricorre sempre più spesso, soprattutto quando ci troviamo alle prese con un micio randagio o in difficoltà oppure con una palla di pelo che ha riportato una ferita e deve essere curata. Le situazioni che si possono verificare sono molteplici e bisogna avere il quadro chiaro.
D’altronde, le campagne di sensibilizzazione nei confronti dei mici e, più in generale, degli animali che vivono per strada hanno come obiettivo proprio quello di aiutarli a migliorare le loro condizioni di vita e di metterli al riparo dai rischi potenziali che spesso derivano proprio da comportamenti scorretti da parte degli esseri umani. Le strade, per un gattino in difficoltà, possono essere delle vere e proprie trappole alle quali risulta complicato sfuggire.
Gatto abbandonato, chi chiamare?
Per sapere chi chiamare per salvare un gatto bisogna innanzitutto avere le idee chiare sul da farsi. Innanzitutto va detto che al contrario di quanto accade per i cani, i felini sono degli animali che hanno una propensione maggiore a vivere in maniera indipendente e quindi anche rintracciare o conoscere il loro habitat quotidiano per avere delle informazioni, dei riferimenti su cui basarsi per comprendere il da farsi, risulta più complicato. Vale però sfatare alcuni dei falsi miti sui gatti.
Ma a prescindere o meno che si tratti di un gatto randagio, abbandonato oppure magari allontanatosi in totale autonomia da casa, se si trova in pericolo e bisogna salvarlo occorre mantenere la lucidità. Se il micetto in questione è spaventato, è il caso di trovare un modo per farlo calmare. Se è in buona condizione ma rischia di andare incontro a pericoli, come possono essere le auto in corsa lungo una strada, è assolutamente necessario condurlo in una zona dove possa essere al sicuro.
Quindi bisogna capire chi chiamare. A tal proposito, può tornare utile vedere se porta con sé un collarino con un numero di telefono: potrebbe essere, nel caso di fuga improvvisa da casa, quello del suo padrone. Se è ferito, bisogna rivolgersi a un veterinario per comprenderne lo stato di salute e individuare le cure più adatte. Detto questo, a seconda dei casi, le chiamate possono essere indirizzate anche alle forze dell’ordine. Attenzione, però, perché devi anche sapere come danneggi il gatto e questo accessorio può risultare pericoloso. Meglio mettere un bel microchip per gatti, piuttosto.
Gatto abbandonato o in pericolo, chiama le forze dell’ordine
Partiamo innanzitutto da un presupposto di non poco conto. L’abbandono di animali domestici è un reato a tutti gli effetti che, stando a quanto riportato all’interno del codice penale, può essere punito con l’arresto sino a un anno o con una multa che può essere compresa tra mille e diecimila euro. Quindi questo discorso vale anche per i gatti, naturalmente.
Se assistiamo all’abbandono di un micetto, siamo assolutamente legittimati a chiamare le forze dell’ordine in quanto stiamo assistendo a un reato. In questi casi, la scelta più indicata è quella di contattare i carabinieri o la polizia attenendosi alle eventuali indicazioni che ci verranno date. Parafrasando un noto spot: una telefonata allunga la vita, in questo caso del gatto, e può servire da lezione a chi decide di abbandonare un animale. Non si deve assolutamente fare.
Se l’abbandono del gatto è avvenuto in autostrada o su strada a scorrimento veloce è possibile chiamare anche la polizia stradale. In casi particolari, ci si può rivolgere anche alle guardie zoofile che vengono considerate dalla legge dei pubblici ufficiali con funzione di polizia giudiziaria. Nel caso soccorsi in situazioni che possono mettere a rischio anche la nostra incolumità, il consiglio è quello di chiamare il 115, numero di riferimento dei Vigili del Fuoco.
Servizio veterinario della asl di competenza territoriale
Nell’ambito delle possibilità su chi chiamare per salvare un gatto, non va assolutamente trascurata l’Azienda sanitaria locale, abbreviata in Asl, di competenza del territorio in cui ci troviamo. Come non tutti sanno, infatti, le nostre Asl non si limitano a prendersi cura della salute delle persone, ma hanno tra le loro competenze anche quella di tutelare la salute degli animali.
All’interno di ogni Asl, infatti, è presente un’area veterinaria che tratta eventuali malattie o patologie di cuccioli ed esemplari vari. Questo anche a scopo preventivo per la salute dell’uomo: curare gli animali serve anche a prevenire eventuali epidemie che potrebbero risultare nocive alle persone. Un aspetto da non trascurare affatto, come la pandemia ci ha insegnato.
L’Asl si occupa delle cure agli animali da affezione. Non sono insoliti interventi di sterilizzazione. Peraltro nel caso di un gattino abbandonato, la stessa Azienda sanitaria locale potrebbe denunciare l’accaduto alle forze dell’ordine. Un servizio utile per la collettività che può rivelarsi prezioso anche nel caso in cui dobbiamo mettere in salvo una piccola palla di pelo.
Va ricordato, infine, che l’area veterinaria di un Asl deve essere reperibile anche la notte e durante i festivi. Previsto, inoltre, il ritiro dell’animale non di proprietà. Un servizio pubblico che deve essere garantito sempre e comunque.
Gatti randagi, dove portarli
Per salvare un gatto dobbiamo fare quanto è in nostro potere: su questo non ci sono dubbi. La questione si fa più complessa nel momento in cui, messa al sicuro la sua salute, il micetto in questione è un randagio. Possiamo mai lasciarlo per strada, magari abbandonandolo al suo destino? La risposta, naturalmente, è una sola: no, non si può.
E allora che fare? Nel caso in cui ci troviamo alle prese con un gatto senza una fissa dimora e non abbiamo modo di adottarlo o di trovargli una casa, la soluzione può essere quella di portarlo al gattile comunale. Si tratta di una struttura di cui ogni Comune, per legge, deve essere dotato. Un’attenzione in più da garantire al felino che con attenzione e dedizione siamo riusciti a salvare, una buona azione che non ci costa nulla.
118 veterinario
Chi chiamare per salvare un gatto? Abbiamo già visto alcune possibili soluzioni, tuttavia bisogna anche avere contezza di cosa fare non appena ci troviamo nella situazione di dovere intervenire. Se abbiamo appena trovato un gatto ferito, cerchiamo di avvicinarci per sincerarci delle sue condizioni ma con estrema cautela. Un movimento brusco o un’azione non ponderata con la giusta attenzione potrebbe spaventare il felino o indurlo a scappare, seppur malconcio, aumentando ulteriormente i rischi per la sua salute.
Tra i possibili riferimenti da chiamare in caso di emergenza, c’è anche il 118. Il servizio, tuttavia, è attivo a macchia di leopardo in alcune regioni o comuni e fornisce assistenza indiretta per cani o gatti feriti. Una prima opzione per tamponare la situazione in attesa di comprendere come procedere, magari contattando un veterinario di fiducia.