Perché i gatti zampettano e sembra che camminino di soppiatto?
È piuttosto comune sorprendere un gatto che cammina di soppiatto, zampettando in punta di piedi. Vi spieghiamo qui perché lo fa.
Che sia nel corso di una sessione di caccia all’aperto o nel comfort della loro abitazione, tutti i gatti zampettano muovendosi in modo leggiadro e silenzioso, come di nascosto. Questo ha ovviamente spinto altrettante persone a chiedersi perché essi adottino questa particolare andatura. Vi basterà leggere questo articolo per avere tutte le risposte e le informazioni a riguardo.
Tra le caratteristiche più distintive che potremmo elencare di un gatto, quelle che lo rendono particolarmente riconoscibile e che anche i non “gattari” sarebbero in grado di citare, c’è sicuramente anche la sua andatura leggiadra ed elegante. Tutti i felini in realtà sono caratterizzati da un portamento di questo tipo: un passo cadenzato e silenzioso che accentua le linee aggraziate di questi animali.
Non tutti però sono al corrente di cosa permetta loro di muoversi in questo modo e soprattutto quali benefici ciò possa dar loro: devono essere veramente tanti se nel corso della loro evoluzione, durata moltissimi secoli se non addirittura millenni, i gatti hanno mantenuto questo tratto anche dopo essere stati addomesticati.
Le zampe dei gatti: caratteristiche e curiosità
Per rispondere a queste domande è il caso di parlare prima di tutto di come sono fatte le zampe e in particolare le dita del gatto, i principali strumenti che gli permettono di muoversi così silenziosamente anche quando non ve n’è apparente bisogno.
Tutti i gatti sono in genere provvisti di 4 zampe munite di artigli retrattili. Le zampe posteriori hanno ben 5 dita ciascuna mentre quelle posteriori ne contano 4 ciascuna, per un totale di 18 dita; se le zampe posteriori sono quelle da cui parte lo slancio per muoversi, da quelle anteriori dipendono la stabilità del corpo durante il movimento e soprattutto la possibilità di rallentarlo o frenarlo.
Allo svolgimento di tutte queste piccole operazioni contribuiscono i cuscinetti delle zampe, che sono molti di più rispetto alle dita (14 nelle zampe anteriori e 10 in quelle posteriori, per un totale di 24). Questi cuscinetti, che costituiscono per noi una delle parti del corpo più adorabili del nostro caro micio, svolgono in realtà molte altre importanti funzioni per lui.
Quella principale, sempre connessa al movimento, è quella di attutire quanto possibile l’impatto col suolo dopo una caduta o un salto; sicuramente questa operazione è agevolata dal fatto che i gatti tendono a cadere sempre in piedi.
Ma c’è molto di più: i cuscinetti servono anche a proteggere le delicatissime ossa del polso, anch’esse responsabili del passo felpato di Miao. Inoltre sono l’unica parte del suo corpo provvista di ghiandole sudoripare, e sono quindi l’unico modo che lui ha per regolare la temperatura corporea tramite il sudore.
Essi sono poi provvisti di ghiandole contenenti potenti feromoni, che servono al gatto per trasmettere il proprio odore e lasciarlo su determinati oggetti. È proprio per questo che i gatti si strusciano su tutto quello di cui vogliono reclamare la proprietà.
L’importanza di muoversi a passo felpato
Ma torniamo al modo in cui si muovono i gatti. Se vi siete mai soffermati a osservare attentamente il vostro micio avrete sicuramente notato che lui, a differenza nostra, tende a camminare poggiando a terra solo la punta delle zampe invece che tutta la zampa. Si tratta di una differenza piuttosto importante che ha molto a che vedere con il diverso modo in cui le nostre specie si sono evolute nel corso del tempo.
Gli esseri umani, insieme ad altri mammiferi – generalmente bipedi – come gli orsi, sono animali plantigradi: ciò significa che quando camminano poggiano tutta la pianta del piede per terra; questo ci fornisce maggior stabilità, altrimenti ridotta rispetto ai quadrupedi.
Il gatto, come numerosi altri quadrupedi (tra i quali ricordiamo ad esempio il cane e la volpe), appartiene alla categoria degli animali detti digitigradi: avendo due zampe in più non necessita di questa stabilità aggiuntiva e può quindi poggiare sul suolo anche solo le punte della zampa. È proprio questo che fa la differenza e li rende dei predatori davvero efficienti.
Col ridursi della superficie che tocca il suolo, si riduce infatti in proporzione la frizione contro di esso durante una corsa, e ciò permette al gatto di risparmiare energia e di correre più velocemente. E se non sta correndo ma sta solo camminando furtivamente dopo aver puntato una preda, poggiarsi solo sui cuscinetti delle zampe lo rende estremamente silenzioso.
Se si considera anche che i felini tendono a occupare con le zampe posteriori lo spazio appena lasciato da quelle anteriori, lasciando quindi meno impronte dietro di se, è facile intuire quante risorse questi animali possiedano ancora per sopravvivere allo stato selvatico.
Un po’ di “selvatico” anche in casa con noi
Questo tipo di movimento furtivo e aggraziato rappresenta insomma una delle tante caratteristiche che Micio ha ereditato dai suoi predecessori, ben più selvatici di lui, che se ne servivano in continuazione per riuscire a sopravvivere – come predatori e come prede al tempo stesso – in ambienti naturali a loro decisamente avversi.
E anche se lui è al sicuro con noi e non ha assolutamente ragione di temere per la sua vita né di procacciarsi il cibo, gli viene del tutto naturale riprodurlo nei minimi dettagli anche nei suoi giri di perlustrazione nel vicinato o quando sta curiosando per casa: del resto si sa, i gatti sono animali estremamente curiosi e a volte amano sapere di poter cogliere di sorpresa anche i loro cari umani.
Inoltre, per quanto abbiano sempre voglia di essere al corrente di tutto quello che succede nel loro “regno”, a volte è proprio irresistibile in loro la tentazione di mantenere le distanze; e muoversi silenziosamente permette loro di avere maggior controllo, e di decidere se farsi coinvolgere direttamente in una determinata situazione oppure no.
Andatura strana del gatto: c’è qualcosa che non va?
Per quanto sia normale trovare queste movenze piuttosto curiose, soprattutto se si notano per la prima volta, non c’è alcun motivo di preoccuparsi: esse rientrano assolutamente nella norma e ci danno anzi conferma del fatto che Miao è vigile e attento, e gode probabilmente di buona salute.
A destare preoccupazione dovrebbero essere infatti dei comportamenti diametralmente opposti a questo, poiché un gatto che non dimostra la sua solita capacità di movimento o che si muove in modo davvero insolito potrebbe essere un gatto che soffre di qualche problema di salute.
La cosiddetta atassia è una mancanza di coordinazione dei movimenti che si traduce in un’andatura barcollante. Essa viene osservata di frequente negli esemplari di gatto più anziani, ma in realtà può presentarsi a qualunque età a seconda delle cause. Tra le principali abbiamo sicuramente varie forme di infezione all’orecchio, dalla cui salute dipende il senso dell’equilibrio di molti animali.
Un’altra causa di atassia è poi la disfunzione cognitiva felina, che si presenta in effetti in esemplari piuttosto avanti con l’età e provoca in loro un tale stato confusionale da impedirne la libertà di movimento. Anche dei disturbi neurologici come la peritonite infettiva felina (FIP), l’ictus, il diabete e delle malattie come l’insufficienza renale cronica possono influire negativamente sul senso dell’equilibrio del micio, costringendolo a barcollare.
Per quanto quindi i movimenti del gatto possano affascinarci, incuriosirci e a volte anche farci sorridere, è bene ricordare che essi rappresentano uno dei tanti modi che possiamo utilizzare per capire se sta bene o no. Se il vostro micio barcolla o fatica a muoversi con la delicatezza che lo contraddistingue, fareste bene a contattare un veterinario.