Cistite felina: i sintomi, le cause e le possibili cure
Una delle malattie più frequenti del gatto è la cistite felina. Ecco come riconoscere i sintomi e curarla tempestivamente.
Imparare a riconoscere le patologie più comuni che colpiscono i nostri amati gatti può essere fondamentale per preservare il loro benessere a lungo termine. Tra queste troviamo la cistite felina.
Imparare a riconoscere questa malattia che rientra in quelle delle basse via urinarie, nonché la più frequente, può essere fondamentale per un intervento tempestivo e per una guarigione altrettanto veloce. Scopriamo insieme i sintomi, le cause e le possibili cure.
Cistite felina: cos’è e perché arriva
Probabilmente molti conoscono la malattia perché collegata all’uomo, in particolare alla donna. La verità è che anche i mici possono soffrire di questa patologia. La cistite felina, che può essere provocata da diversi fattori, è un’infiammazione della mucosa della vescica. Il piccolo sacchetto che contiene l’urina e che deve svuotarsi in maniera regolare subisce un attacco e non funziona più correttamente.
La vescica nei gatti, esattamente come nell’uomo, funziona in maniera autonoma grazie ai ricettori nervosi presenti all’interno della parete della vescica. Come potete immaginare, quindi, questo organo è fondamentale per le funzioni vitali. Quando questa non funziona più correttamente, possiamo ritrovare la causa della cistite felina che, a sua volta, può essere dovuta a più fattori, da quelli con causa batterica o micotica o a quelli legati a malformazioni congenite. Scopriamoli nel dettaglio.
Tutte le cause
L’infiammazione della vescica nel gatto può essere provocata da diversi fattori, tra i quali le cause batteriche e le infezioni micotiche, le cause parassitarie o le malformazioni congenite dell’organo stesso.
Anche la presenza di calcoli, tappi uretrali o tumori possono provocare la cistite felina anche se, questi sono molto più rari rispetto ai fattori precedentemente indicati.
Cistite felina, la forma più frequente
Come ogni malattia, anche la cistite felina può presentarsi in diverse forme. Quella più frequente nei fatti è la cistite idiopatica, anche se la causa è sconosciuta. Non si tratta, infatti, di un’infiammazione batterica.
Secondo gli esperti si tratta di una naturale conseguenza allo stress del gatto. E questo non dovrebbe stupirci, in fondo. Sappiamo bene che i nostri animali domestici sono facilmente influenzabili dai cambiamenti di qualsiasi genere. Lo stress, poi, diminuisce le difese immunitarie e provoca diversi scompensi.
Lo stress nel gatto
Un piccolo approfondimento sullo stress nel gatto è necessario, non solo per approfondire la cistite felina, ma anche per imparare a riconoscere quegli atteggiamenti del nostro animale domestico che possono poi ledere il suo benessere.
Lo stress, infatti, è colpevole di numerosi disturbi comportamenti nel gatto, ma anche di alcune patologie, come appunto la cistite felina. Sembra proprio che, a causa di periodi di forte stress, gli ormoni stimolano troppo i recettori nervosi che creano delle contrazioni anomale all’interno della vescica. Ecco così che i neurotrasmettitori non funzionano più bene e la vescica si infiamma.
Come riconoscere i sintomi della cistite felina
Ora che abbiamo delineato il quadro generale di questa patologia, andiamo ad analizzare i sintomi della cistite felina. Da bravi genitori di micio, infatti, dovrete essere degli attentissimi osservatori per imparare a riconoscere nei suoi comportamenti, cosa c’è che non va.
Il dolore durante la minzione, possibile sangue nelle urine e una minzione troppo frequente rientrano tra i sintomi della cistite felina. Troviamo poi il dolore nella zona addominale e, a volte, anche un’alopecia proprio in quella zona sta ad indicare l’infezione in corso, in quanto il gatto si lecca proprio in quel punto per il dolore.
La perdita di peso, la tendenza all’isolamento e una improvvisa aggressività dell’animale possono rientrare a loro volta nei sintomi della patologia.
I gatti predisposti alla malattia
Ci sono alcune situazioni che possono creare terreno fertile per la cistite felina, oltre allo stress. Questa, infatti, può verificarsi soprattutto nei gatti giovani o di media età, in quelli in sovrappeso e in quelli che utilizzano la lettiera.
Anche l’alimentazione gioca un ruolo chiave per la prevenzione di questa malattia. È opportuno, infatti, pensare a una dieta equilibrata e sana in base al fabbisogno dell’animale domestico, al suo stile di vita, all’età e a eventuali condizioni genetiche e non.
La diagnosi
Come anticipato, qualora riconosceste uno dei sintomi sopra elencati che riconducono alla cistite felina, è fondamentale avvalersi dell’aiuto del proprio veterinario di fiducia. Sarà lui a effettuare una diagnosi valutando la storia anamnestica del nostro animale domestico.
Una volta definito il quadro completo, per avere una diagnosi certa, il veterinario prescriverà esami di laboratorio, del sangue e delle urine per capire se quella in atto è un’infezione che riguarda la vescica. In alcuni casi, può rivelarsi utile anche un esame ecografico dell’addome per escludere eventuali tumori.
Conseguenze e cure
Se la diagnosi stabilisce che è in corso una cistite feline è opportuno intervenire tempestivamente per evitare che la situazione si complichi e avvenga il blocco uretrale.
Quando l’infiammazione è in corso, infatti, la parete della vescica si inspessisce mentre quella interna diventa più sottile. Se la situazione non viene presa in tempo si può creare un tappo mucoso che blocca l’uretra e l’urina che viene rilasciata all’interno dello stomaco.
Una situazione del genere è molto pericolosa perché può provocare la morte del gatto nel giro di pochi giorni. Ecco perché, se riconoscete i sintomi, dovete immediatamente recarvi dal vostro veterinario.
Trattamento e cure della cistite feline
Ora che abbiamo imparato a riconoscere la malattia, i suoi sintomi e le conseguenze che possono impattare sulla salute del gatto, scopriamo insieme quali sono i trattamenti e la cura.
Anche se si tratta di una patologia piuttosto frequente nei nostri amici a quattro zampe, la sua risoluzione non lo è altrettanto. Come abbiamo visto, infatti, le cause possono essere di diverse entità e non sempre sono facilmente rintracciabili.
Una volta effettuata la diagnosi da un esperto, comunque si procede alla cura che inizia con l’alimentazione. Il cambio alimentare, infatti, è fondamentale qualora il gatto, per esempio, abbia poco tendenza a bere. L’acqua è fondamentale, non solo per la loro idratazione, ma anche perché diluisce l’urina evitando così la formazione di tappi uretrali.
Nel caso in cui la cistite felina abbia origine batterica o micotica, il veterinario somministrerà al gatto un trattamento a base di antibiotici. Al contrario, invece, la cistite idiopatica, dovuta quindi allo stress, non avrà lo stesso trattamento.
La terapia farmacologica è oggi il miglior trattamento per curare la cistite felina. La stessa potrebbe essere utilizzata nei gatti stressati per migliorare il loro umore e prevenire la patologia. Tuttavia, è importante in questo caso risalire alle origini dello stress e, eventualmente, rivolgersi a uno specialista comportamentalista.
La prevenzione della cistite felina, come quella delle altre malattie, è fondamentale per evitare ripercussioni sul benessere dei nostri animali domestici. Come abbiamo visto, l’alimentazione gioca un ruolo chiave in questa patologia, ma non è l’unica.
Il gatto, infatti, ha bisogno di essere stimolato mentalmente e fisicamente. È importante quindi garantire all’animale il giusto fabbisogno di attività fisica, fondamentale anche per la riduzione dello stress e dell’ansia che potrebbero danneggiare la salute psicofisica del gatto.
Ultimi, ma non meno importanti sono gli integratori e i supplementi alimentari. In commercio, infatti, ce ne sono diversi che svolgono funzioni benefiche dell’organismo dell’animale domestico. In particolare, esistono integratori alimentari che proteggono le vie urinarie di micio, utilissimi soprattutto per la gestione della cistite felina idiopatica, ovvero quella provocata dallo stress.
Prima di assumere qualsiasi medicinali, o supplementi, il consiglio è quello di parlare con il vostro veterinario per scegliere la strada migliore per curare il vostro animale.