I gattini sentono la mancanza della mamma oppure no?
Il legame tra mamma-gatto e i suoi cuccioli è molto forte, ecco perché se separati troppo presto, i gattini sentono la mancanza della mamma
Impossibile resistere alla tenerezza di un cucciolo di gatto, ma prima di adottarne uno dovremmo fare attenzione ai tempi. Come ogni essere nato da poco, infatti, anche i gattini sentono la mancanza della mamma. Hanno quindi bisogno di raggiungere la loro indipendenza prima di poterli separare dal genitore.
Per un gattino appena nato la mamma è tutto. È una guida, è una maestra, è la fonte di nutrimento. Colei che, con bastone e carota, gli insegna tutto ciò che gli serve per stare al mondo. Tra i due si crea un legame molto forte, ecco perché se separati troppo presto, i gattini sentono la mancanza della mamma.
La mamma è sempre la mamma
Anche se il gatto è un animale tendenzialmente solitario, ama comunque la compagnia dei suoi simili. Le cucciolate di mamma gatta sono generalmente numerose. I piccoli fratellini crescono tutti insieme con la guida e le cure della mamma, che non li perde di vista.
Tra mamma gatta e i suoi cuccioli appena nati si crea un legame molto forte. È proprio la mamma, infatti, che insegna ai piccoli tutto ciò che serve loro per affrontare la vita. Come la caccia, per esempio. Anche se i gatti domestici non hanno bisogno di procacciarsi il cibo da soli, la natura del piccolo felino è quella di essere un cacciatore.
I gatti sono animali che amano la loro indipendenza, ecco perché a volte sembrano indifferenti o scontrosi alla presenza di umani o di altri simili. Prima di raggiungere questa indipendenza, però, hanno bisogno di tutte le attenzioni di mamma gatta che, non dimentichiamolo, è anche la loro fonte di nutrimenti tramite l’allattamento.
La socializzazione
I gattini che sono stati separati durante le prime settimane di vita l’uno dall’altro tendono a dimenticarsi. Se si incontreranno nuovamente da adulti, saranno inizialmente due estranei. Questo perché i gatti si riconoscono a vicenda tramite l’odore e il gatto che ha un odore non familiare è considerato un estraneo.
Due compagni di cucciolata che hanno trascorso un periodo di tempo più lungo separati svilupperanno odori completamente distinti e, una volta riuniti, agiranno come non si sono mai incontrati prima. Da qui in poi, la loro relazione si sviluppa proprio come sarebbe con qualsiasi altro gatto. Con il tempo, però, riusciranno ad instaurare un buon rapporto oppure ignorarsi cordialmente a vicenda.
I giovani gattini che vengono allontanati troppo presto dalla madre per essere dati in adozione spesso sentono la mancanza della mamma e dei fratelli. Ecco perché, una volta portati nella nuova casa, mostrano generalmente segni di ansia da separazione. Ciononostante, i gattini si adatteranno presto alla nuova casa, affezionandosi alla nuova famiglia. A quel punto non sentiranno più la mancanza della mamma, dei fratellini e delle sorelline perché adotteranno la famiglia che li ha accolti.
Come e quando separare i gattini dalla mamma senza traumi
Ogni specie, appena nata, ha bisogno delle cure della mamma. Gli insegnamenti e le attenzioni che il genitore impartisce ai suoi piccoli nel primo periodo della loro vita sono fondamentali per la sopravvivenza. Proprio per questo motivo, infatti, è importante capire qual è il momento migliore per allontanare un cucciolo dalla sua mamma.
Sottrarre un piccolo felino alle cure materne troppo presto può essere traumatico. In questi casi infatti gattini sentono la mancanza della mamma. Non hanno ancora raggiunto l’indipendenza necessaria a vivere la loro vita e potrebbero sviluppare ansie.
Per evitare traumi che il gatto si porta dietro nella sua nuova famiglia e nelle sua vita adulta, gli allevatori responsabili concedono l’adozione dei gattini intorno alla dodicesima settimana dalla nascita. Qualcuno ritiene che siano sufficienti a fianco della mamma anche solamente dieci settimane, ma si consiglia di prolungare ancora un poco questo termine di tempo. All’età di 12 settimane, invece, il legame mamma-gattino sta cominciando ad allentarsi in maniera naturale.
Un gattino, intorno alla sua decima settimana di vita, non è ancora completamente svezzato e non ha imparato a socializzare. Se credete che adottarlo presto lo aiuti ad adattarsi meglio alla nuova famiglia, sappiate che non è così. Un gatto un poco più grande avrà infatti raggiunto la maturità per relazionarsi agli estranei senza traumi. I gatti non sono animali da branco, e sono in grado di stringere legami con gli esseri umani a tutte le età, anche da anziani.
Le settimane tra la sesta e la dodicesima sono un periodo molto importante per lo sviluppo mentale ed emozionale del gattino. La convivenza con la mamma e i fratelli gli consente di imparare il “linguaggio felino”. In questo arco di tempo, il cucciolo impara a socializzare in maniera appropriata con la madre e i fratelli, impara a non avere paura degli umani e ad aver invece fiducia in loro. Inoltre, come abbiamo già accennato, è in questo periodo che sviluppa la capacità di affrontare il mondo esterno con le sue forze. I gattini sentono la mancanza della mamma finché non hanno raggiunto la loro indipendenza e il pieno sviluppo della coordinazione.
Un gattino separato troppo presto dalla mamma sente la sua mancanza?
Un gattino separato troppo presto dalle cure della mamma potrebbe non imparare a stringere legami in maniera appropriata. Il suo sviluppo mentale ed emozionale e la sua indipendenza arrivano intorno alle dodicesima settimana dalla nascita. Ecco perché, prima di allora, non dovrebbe essere adottato.
I gattini sentono la mancanza della mamma se vengono allontanati da lei troppo precocemente. Potrebbero ancora non aver maturato quelle capacità che consentono loro di eliminare le reazioni di paura ingiustificata, di selezionare i comportamenti utili alla comunicazione, di raggiungere la prontezza necessaria ad affrontare i pericoli.
Se non ha ancora concluso il processo di maturazione emotiva, il gatto potrebbe portarsi dietro per tutta la vita una serie di problemi. Potrebbe, infatti, non riuscire ad interagire opportunamente con gli altri gatti; potrebbe non essere in grado di stringere legami affettivi normali con gli umani. Potrebbe crescere insicuro e pauroso, tendere a stare quasi sempre nascosto, e sviluppare attaccamenti inappropriati a cose ed oggetti. Inoltre, se il gattino non ha trascorso con i fratello un adeguato tempo di gioco, potrebbe presentare problemi comportamentali come aggressività e difficoltà di apprendimento.
Distacco precoce del gattino dalla mamma, le possibili patologie comportamentali
Separare troppo presto un gattino dalla sua mamma, oltre a farne avvertire la mancanza, può causare patologie legate allo sviluppo comportamentale. Tra queste ci sono la sindrome di iperattività/ipersensibilità, la sindrome di privazione sensoriale e la claustrofobia (o ansia da luogo chiuso).
Vediamo meglio di che si tratta per comprendere quanti i gattini sentono la mancanza della mamma se separati da lei troppo presto.
Sindrome iperattività-ipersensibilità. In questo caso il gatto non riesce ad auto controllarsi. Ecco perché lo vediamo mordere e graffiare soprattutto mani e piedi, saltare dappertutto e non stare mai fermo. Inoltre non sa regolare l’ingestione di cibo, ha difficoltà a rimanere solo ma in compagnia non riesce a socializzare correttamente.
Sindrome da privazione sensoriale. Se la cucciolata vive in un ambiente troppo silenzioso o se la mamma abbandona i suoi cuccioli, i piccoli possono subire le conseguenze dell’isolamento. Con questa sindrome, il gatto ha paura di tutto, rimane generalmente nascosto, esce di notte per mangiare, non esplora. Inoltre, può manifestare aggressività per paura o irritazione per eventuali carezze e sporca in casa.
Claustrofobia o Ansia da luogo chiuso. Al contrario, un gatto che nelle prime settimane dalla nascita vive in un ambiente iperstimolante dal quale viene privato troppo presto, come un gatto randagio che viene adottato in appartamento, tende a diventare nervoso. Lo vediamo lanciarsi in corse frenetiche, aggredire all’improvviso e tollerare poco le carezze.