Quale spazzola usare per il gatto? Le migliori in base al pelo
Il benessere del nostro amico a quattro zampe passa anche dalla cura del pelo, ma qual è la spazzola da usare per il gatto? Vediamo le diverse tipologie
Quale spazzola usare per il gatto? Proprietari più o meno esperti se lo chiedono, anche perché in commercio ormai ce ne sono di tutti i tipi e continuano a uscirne di nuove, sempre più professionali e performanti. Ecco allora che fare un po’ di ordine può tornare utile.
All’igiene il nostro adorato amico a quattro zampe ci pensa da sé ma, se vogliamo aiutarlo a mantenere una pelliccia lucida e pulita e soprattutto che non ingerisca troppo pelo che poi rischierebbe di vomitare, è bene dargli una mano. Le ostruzioni del tratto gastrointestinale, infatti, non sono uno scherzo e non vanno sottovalutate.
Spazzola per rimuovere i peli del gatto
Quale spazzola usare per il gatto? Ne esistono di diversi modelli, adatti per ogni tipologia di pelo: lungo, corto, folto, rado. Possono avere le setole morbide o dure come nel caso dei cardatori. Vediamo qual è la più indicata per il nostro adorato Miao affinché si possano rimuovere i peli morti e favorire la pulizia di tutti i giorni.
La lingua, infatti, non soltanto non basta ma possiamo mettere in pericolo la sua salute se non interveniamo con regolarità. Per qualsiasi dubbio o incertezza, mi raccomando, non affidiamoci al fai da te o al sentito dire. Chiamiamo il veterinario di fiducia che, oltretutto, è colui che conosce anche eventuali caratteristiche di razze e pregressi clinici che possono incidere nella scelta. A tal proposito, ecco cosa sono i boli di pelo nel gatto e come vanno trattati.
Inoltre, e non è un fattore di poco conto, possiamo favorire il miglioramento del rapporto tra bipede e quadrupede se associamo un momento così delicato a un’occasione di condivisione. Insomma, se Micio si abitua al suo utilizzo, rappresentano coccole extra in arrivo con regolarità.
Miglior pettine per gatti
In commercio, nei negozi specializzati online o territoriali, esiste ogni tipo di spazzola che risponde a ogni tipo di esigenza. Riuscire a orientarsi non è sempre facile e un acquisto errato può risultare non un aiuto per la nostra piccola palla di pelo. La scelta va fatta a seconda della tipologia di pelliccia e della sua lunghezza.
Esistono le spazzole con le setole. Lunghe e distaccate per gli esemplari con un folto mantello, vicine e corte per chi ne ha uno più contenuto e non particolarmente voluminoso.
Ci sono anche quelle a spilli, spesso e volentieri con delle rifiniture in gomma alle estremità per renderle più confortevoli senza che perdano di efficacia. Queste sono l’ideale per il pelo lungo.
Spazzole cardatori per gatti
Quale spazzola usare per il gatto? I cardatori sono perfetti per chi deve fare i conti con i nodi e un mantello parecchio arruffato. Le setole sono fatte di metallo e senza copertura. Di conseguenza, è importante procedere con cura e delicatezza, se non vogliamo ferire il nostro amico a quattro zampe. Invece, il pettine a denti stretti è perfetto per trattare i nodi e gli arruffamenti più ostinati.
Esiste anche il guanto da toeletta, progettato in special modo per gli amici a quattro zampe con il pelo medio- corto e corto. Lo si può trovare singolo o in coppia e di solito si predilige la prima soluzione: più economica e comunque sufficiente allo scopo.
La spazzola curry, anche se non molti la conoscono ha un ruolo molto importante. Conclude la fase della toelettatura. Grazie alle setole in gomma è in grado distribuire il sebo rilasciato dalla pelle del gatto, su tutta la superficie del mantello e fa un piacevole massaggio al nostro adorato Miao.
Spazzola per gatti furminator
Di accessori per il nostro amico a quattro zampe ce ne sono di tutti i tipi, le forme e i materiali. La progettazione, qualsiasi sia il modello, mira alla realizzazione di un prodotto che sia resistente e facile da pulire. Di solito le setole sono:
- In silicone, per catturare meglio lo sporco;
- Fatte di acciaio, più indicato per il mantello lungo e folto;
- Di gomma, per quello corto: in questo modo non si rischiano irritazioni cutanee.
A tal proposito, può tornare interessante saperne di più sulla dermatite nel gatto e come va curata. Fondamentale, in ogni caso è il parere dello specialista, che dovrà formulare la diagnosi precisa e prescrivere la cura più indicata.
Non di secondaria importanza è il manico, generalmente in plastica, che deve essere ergonomico, antiscivolo e facilitare l’impugnatura. Tra i cardatori e i guanti sono più rassicuranti i secondi perché simulano il movimento della carezza. Determinante, infatti, è verificare la sua praticità d’uso. Capita, infatti, che i nostri amici a quattro zampe non siano felici di essere spazzolati e a volte fuggono terrorizzati. A tal proposito, ecco cosa fare se il gatto ha paura di un oggetto.
Spazzola per il sottopelo dei gatti
Quale spazzola usare per il gatto? Quella più amata da Miao, ma comunque efficace per raggiungere lo scopo di rimozione. In commercio ci sono tantissime marche e soluzioni, se siamo alla prima esperienza p vogliamo un parere su un modello nuovo affidiamoci al veterinario di fiducia o a esperti del settore.
In base alle caratteristiche cambia il prezzo. Quelle più semplici, le classiche generalmente sono più economiche di quelle più complesse, ma a incidere è senza dubbio anche la qualità dei materiali utilizzati e dell’assemblaggio. Ci si muove in un range che va dai 5 ai 30 euro, non dobbiamo per forza puntare al top di gamma, ma accertiamoci di fare la scelta migliore per la nostra piccola palla di pelo.
Spazzola per togliere i peli del gatto
Adesso che non ci sono più segreti sull’argomento, dobbiamo essere sicuri di sapere come procedere per ottenere un buon risultato senza spaventare il nostro amico a quattro zampe. Per prima cosa studiamo la pelle del gatto e verifichiamo che non ci siano ferite, ematomi o lividi che – se sollecitati – potrebbero provocarli dolore. La tecnica cambia a seconda della lunghezza.
Se il nostro felino ha il pelo lungo, meglio cominciare dalle zampe o dall’addome, spazzolando in direzione della testa. Poi si passa al collo, in direzione del muso. Successivamente il mantello della schiena va diviso in due e si deve procedere un lato per volta. Se i nodi sono molti, meglio usare il cardatore e poi concludere con la spazzola in gomma che regala un piacevole massaggio.
Se il pelo è corto, invece, iniziamo dalla testa e scendiamo fino alla coda, seguendo il verso del mantello. Per essere certi di eliminare tutti i peli morti, facciamo un passaggio contropelo, sempre che Miao lo tolleri.
La frequenza dipende dalla tipologia del pelo e dalla razza, ecco perché è importante farsi guidare dal veterinario. In genere, però, chi ha il pelo lungo necessita di un intervento giornaliero; chi ce l’ha corto può essere spazzolato anche una o due volte a settimana. Per il pelo medio, sono sufficienti due o tre volte.