I gatti amano il loro padrone o non provano niente?
I gatti amano il loro padrone, o meglio l'umano del cuore che scelgono. Scopriamo insieme questa curiosità sul meraviglioso mondo dei felini domestici
I gatti amano il loro padrone e provano sentimenti nei suoi confronti? Si tratta di una bella domanda alla quale anche la scienza in ultimo ha cercato di trovar risposta. Purtroppo sui gatti girano ancora oggi moltissimi luoghi comuni che li additano come creature indifferenti a questo tipo di emozioni. Secondo molti (o meglio, chi non ne ha mai conosciuto uno da vicino) i gatti non sarebbero in grado di affezionarsi alle persone. Sarebbero animali solitari e indipendenti che non hanno bisogno degli umani, né tanto meno di provare qualcosa per loro.
In queste frasi, a onor del vero, c’è un piccolo fondo di verità. È un dato di fatto che i gatti siano animali che sanno cavarsela benissimo anche da soli, che non dipendono in tutto e per tutto dai padroncini. Ciò si deve alla loro natura che non li lega al branco, come invece accade ai cani che sono animali “sociali”, da questo punto di vista. Ma chiunque abbia un micio vede con i propri occhi quanto sappia essere affettuoso e riconoscente, come riesca ad esprimere la gioia di stare con il proprio umano del cuore. Cerchiamo allora di dare una risposta alla nostra domanda iniziale: i gatti amano il loro padrone oppure no?
Sì, i gatti amano il loro padrone: ce lo dice la scienza
I gatti amano il loro padrone e a confermarlo è uno studio della Oregon State University, che rivela come anche i felini domestici sviluppino un attaccamento al proprio umano del cuore. Quindi proprio come fanno i cani. La ricerca sfata il falso mito del gatto come animale freddo e solitario, che non si affeziona alle persone che si prendono cura di lui.
Lo studio pubblicato sulla rivista scientifica Current Biology si basa su un test molto semplice. I ricercatori hanno selezionato un campione di gatti e relativi padroncini, per l’esattezza 38 esemplari adulti e 79 cuccioli. Li hanno messi nella condizione di restare per un breve lasso di tempo da soli in un posto a loro sconosciuto lontani dal proprio padrone. Dopodiché hanno osservato il loro comportamento al ritorno del padroncino. Il risultato?
Ce lo rivela Krystin Vitale, coordinatrice della ricerca: “Quando i gatti vivono in uno stato di dipendenza con un essere umano, il comportamento di attaccamento è flessibile e la maggior parte di loro usa l’uomo come fonte di comodità e di sicurezza in un nuovo ambiente”. Nel 65% dei casi i gatti hanno cambiato completamente atteggiamento non appena il padroncino è rientrato nella stanza, dimostrando il loro attaccamento nei suoi confronti. Quindi sì, per chi avesse ancora dei dubbi al riguardo, anche la scienza conferma che i gatti amano il loro padrone.
Come il gatto sceglie il padrone
I gatti amano il loro padrone ma talvolta vengono semplicemente fraintesi, perché il loro linguaggio è molto diverso dal nostro. È differente anche da quello tipico dei cani, che sono animali molto più inclini a grandi dimostrazioni di affetto ed entusiasmo. L’equivoco nasce, perciò, soprattutto sulla errata interpretazione del linguaggio felino che, ammettiamolo, talvolta è davvero enigmatico.
Quando parliamo di rapporto tra micio e padroncino dobbiamo considerarlo in modo neutrale, senza lasciarci condizionare dal nostro modo di vedere l’amore, le emozioni, i sentimenti. Da una parte è vero che i gatti non hanno padroni, perché sono animali autosufficienti che per loro natura non dipendono da nessun altro. Ma dall’altra dire che non siano animali sociali è del tutto sbagliato. Creano un profondo legame con la persona che si prende cura di loro, che gli dà la pappa, gioca con loro e gli fa le coccole.
I gatti amano il loro padrone, o meglio l’umano che scelgono come proprio punto di riferimento. In lui vedono la persona con cui stanno bene, quella che li fa sentire al sicuro e a proprio agio. Un gatto, in sostanza, non si affeziona a qualcuno soltanto perché gli fa trovare sempre del cibo nella ciotola. Questo sicuramente influisce, negarlo sarebbe stupido, ma non si poggia qui la base del rapporto gatto-umano. Micio vuole bene alla persona che gli dona una piacevole compagnia, quella che crea un ambiente confortevole e sicuro per lui. In definitiva, i gatti amano i loro padroni perché questi rispettano la loro natura di felini.
Come capire se un gatto ti vuole bene
Sebbene spesso il linguaggio felino possa apparire incomprensibile ed enigmatico, conoscendo a fondo i gatti possiamo osservare dei comportamenti ben precisi che riservano al padrone che amano tanto. Piccoli ma grandi gesti di affetto che non lasciano spazio ad alcun dubbio. Pensiamo al micio che salta sulla pancia del suo umano del cuore mentre è seduto o disteso sul divano e che inizia a “impastare” con le zampine. Oppure pensiamo a quei gatti che si accoccolano sul padroncino appoggiando il musino sul collo e magari anche ciucciandolo. Questi due comportamenti sono una chiara espressione di affetto che richiama al naturale legame tra il gattino e la sua mamma. Perciò se un gatto adulto fa questo con noi, vuol dire proprio che ci vede come se fossimo la mamma!
Poi ci sono anche altri segnali che indicano proprio l’amore e l’affetto del gatto nei confronti del suo umano preferito. Ad esempio il micio che alza la coda e la tiene dritta perpendicolarmente al pavimento. E ancora le fusa e le strusciatine che a noi umani fanno letteralmente perdere la testa. In questo caso addirittura è come se il nostro micio ci stesse “marchiando” come una sua proprietà, rilasciando sul nostro corpo il suo odore. Poi c’è uno dei segnali inequivocabili che possiamo osservare in un gattino innamorato del padroncino: si sdraia sulla schiena e mostra la pancia. Qui siamo proprio alla massima espressione di fiducia nei confronti del proprio padroncino.
I gatti capiscono che gli vogliamo bene?
I gatti amano il loro padrone, su questo non ci sono dubbi. Ma al contrario, capiscono che gli vogliamo bene e che non possiamo fare a meno di loro? Sì, anche in questo caso la risposta è più che affermativa. I gatti sono animali molto sensibili e hanno un grado di empatia che nulla ha da invidiare alla controparte canina. Del resto basta osservare il loro comportamento nelle più disparate situazioni per averne conferma. Quando Micio percepisce che il proprio padroncino sta male oppure è triste, non perde tempo per avvicinarlo e fargli sentire il proprio affetto. Un gatto sa se si può fidare o meno di qualcuno, impara a conoscere il suo umano del cuore e sì, gli si affeziona e lo ama e non perde occasione per dimostrarglielo.