Korat provoca allergia? Ecco cosa bisogna sapere e cosa fare
Il Korat provoca allergia nei soggetti umani più delicati e sensibili? Scopriamo qualcosa di più su di lui.
Come rispondiamo alla domanda “il Korat provoca allergia“? I soggetti umani più sensibili e delicati possono avere delle reazioni non troppo positive di fronte alla presenza di questo felino all’interno degli ambienti domestici? Cerchiamo di scoprire qualcosa in più sull’argomento.
Korat: caratteristiche e allergia
Chi è il Korat? Quali sono le caratteristiche fisiche del suo corpo? È un gatto che perde pelo? Oggi soprattutto vorremmo cercare di rispondere a questa domanda: il Korat provoca allergia? È un felino che può essere tenuto dentro casa, oppure sarebbe preferibile evitare poiché soggetti particolarmente sensibili potrebbero risentire della sua presenza?
La risposta è molto semplice: sì, il Korat provoca allergia. Dunque: ci sono in casa persone soggette ad allergie “al gatto”? Se anche questa risposta fosse positiva, dovremmo subito tenere in considerazione l’idea di prendere alcune precauzioni. Tutto ciò deve essere funzionale a rendere sia la vita del gatto, sia quella dei membri della famiglia il più serena possibile.
Esistono alcune razze considerate anallergiche, ovvero che non presentano quel particolare allergene che determina la reazione nei soggetti umani più delicati. In questa categoria, però, come accennavano sopra, purtroppo non rientra il Korat.
Il manto del Korat è tenuto di lunghezza medio-corta, ma questo non impedisce ai singoli peli di cadere e cospargersi nell’ambiente della casa. Ogni superficie, di qualunque materiale sia fatta, è un potenziale attracco per i peli volanti che si staccano dalla cute e svolazzano da una parte all’altra.
Dato che il Korat è un felino che solitamente viene regalato, poiché la storia che racconta la sua vicenda lo vede come un gatto porta-fortuna solo nel caso in cui venga donato, dobbiamo attrezzarci bene per la sua accoglienza.
Ci sono in casa soggetti allergici? Quali sono i trucchi da seguire per fare in modo che la convivenza possa essere il più rilassata possibile? Cerchiamo, prima di tutto, di capire cosa significa essere “allergici al gatto”, per poi andare a scovare i segreti della gestione di questa spiacevole situazione.
Perché dire “allergia al gatto” è sbagliato?
Quando parliamo di “allergia al gatto” dobbiamo fare delle precisazioni. Tale espressione, come la stessa “allergia al pelo del gatto” non sono del tutto corrette, o meglio risultano imprecise. Vediamo il perché.
I soggetti umani che comunemente vengono definiti “allergici al gatto”, in realtà, hanno delle difficoltà di fronte a una particolare proteina. Essa sembra essere contenuta nella saliva del gatto, nell’urina e nella pelle e nel pelo morti.
Questa sostanza, definita allergene, si chiama Fel D1. Essa è così difficile da tollerare da parte di particolari soggetti poiché si deposita sul corpo del gatto tramite varie azioni che per il felino risultano davvero normali e naturali.
Perché solitamente si parla di “allergia al pelo del gatto”? Come saprà benissimo chi è appassionato di questi animali, i felini trascorrono la maggior parte della loro giornata a leccarsi. Questo non solo li rilassa, ma permette loro anche di lavarsi e mantenersi costantemente igienizzati e puliti, cosa alla quale tengono in modo davvero particolare.
Dato che il Fel D1 è presente soprattutto nella saliva, è logicamente consequenziale capire come possa facilmente finisce sull’intero corpo del gatto, in particolare sul suo pelo.
Quando poi il nostro Korat perde il pelo, questo non farà altro che svolazzare in giro per la casa, ormai impregnato di quella proteina così fastidiosa per coloro il cui organismo reagisce negativamente.
Un altro modo di trasmissione del Fel D1 è, ovviamente, il contatto diretto con l’uomo. Dato che tutto il corpo del gatto ne rimane cosparso, nel momento in cui l’uomo accarezza il suo amico a 4 zampe, gli fa le coccole o ci entra in confidenza in modo stretto e diretto, la reazione sarà immediata.
Come mai alcune persone sono allergiche e altre no? Come si risponde a questa domanda? In realtà, tutto dipende dal singolo organismo di ogni individuo. Il Fel D1 svolge quasi la funzione di batterio o virus di fronte al quale il corpo non riesce a difendersi, se non reagendo come meglio gli viene naturale.
Quindi: se il Korat provoca allergia, come possiamo provvedere a evitare shock fin troppo gravi che possano mettere a rischio la vita degli esseri umani presenti in casa? Possiamo dare qualche semplice consiglio al fine di comprende il modo più adatto per gestire la situazione.
Sintomi e soluzioni per l’allergia
Esemplare di Korat, fonte: Instagram, neptune_thelittlecat
Se il nostro Korat provoca allergia, tutto quello che dobbiamo fare è cercare di tenere monitorato il rapporto fra lui e i possibili soggetti allergici. Questo tipo di reazione, in realtà, può anche svilupparsi dal nulla, a qualunque età e da un momento all’altro.
Come potremmo accorgerci della presenza di allergia? Ecco i sintomi più comuni:
- occhi diventano improvvisamente molto rossi e si gonfiano, presentando una lacrimazione costante e continua
- naso inizia a colare frequentemente
- starnuti, uno dietro l’altro a non finire
Queste, solitamente, sono le reazioni classiche che sconvolgono un soggetto allergico che si trova in presenza di un felino nell’appartamento. Qualora, invece, si dovesse entrare in contatto stretto con un gatto, ci potrebbero essere delle avvisaglie ancora più evidenti, come:
- prurito nelle parti entrate direttamente in contatto
- reazioni cutanee varie: una molto comune è l’orticaria
Nel caso in cui l’allergia dovesse essere molto molto grave, invece, in aggiunta a quelli sopra nominati, potremmo notare anche ulteriori avvisaglie, molto più allarmanti, come:
- respiro sibilante
- pesante difficoltà respiratoria
- tosse continua
Il punto è: come si può evitare tutto questo? O meglio: come si gestisce una possibile convivenza in queste condizioni? Il medico dovrà di certo essere informato: lui saprà consigliarci qualcosa di immediato.
In più, da parte nostra potremmo mettere in atto alcuni espedienti:
- castrare o sterilizzare il gatto: molti studi sembrano confermare che, in questi casi, la produzione di Fel D1 sia minore
- lavarsi le mani molto spesso: vivendo in casa, è facile toccare qualcosa su cui si sia depositata la proteina. Di certo, dovremmo lavarle SEMPRE in seguito al contatto diretto
- spazzolare il gatto ogni giorno, anche più volte al giorno, può aiutarci a buttare via il pelo morto in eccesso, al fine di evitare che esso possa svolazzare e cospargersi per tutta casa
- sciacquare e lavare accuratamente ogni tessuto con cui il felino entra in contatto
- pulire spesso i pavimenti con scopa e detergenti
- aprire spesso le finestre per far cambiare l’aria e rendere l’ambiente più purificato.
Questi elencati, ovviamente, sono dei suggerimenti che, di certo, possono tornare utili. Non risolveranno la cosa, ma miglioreranno lo stile di vita di tutti. Il nostro Korat potrà vivere più serenamente al nostro fianco; noi potremmo dargli tutte le attenzioni che merita, sempre cercando di mettere in atto le dovute precauzioni.