I gatti sono sempre indipendenti? Ecco perché questo è in realtà un luogo comune
È vero che i gatti sono animali sempre indipendenti, nonostante vivano in casa a contatto con le persone? Ecco la risposta della scienza
I gatti sono sempre indipendenti. Ma anche egoisti, opportunisti e non si legano alle persone. Ammettiamolo, quante volte abbiamo sentito affermazioni del genere, soprattutto da chi in fondo con un micio non ha mai avuto a che fare.
Nell’immaginario collettivo i piccoli felini domestici sono avvolti da quell’aura di menefreghismo che spesso porta le persone a preferirgli i cani. Che siano animali diversi è un dato di fatto, non solo per un fatto puramente estetico ma anche per via del loro linguaggio. Ma qual è la verità? È proprio vero che i gatti sono sempre indipendenti e non mostrano attaccamento alle persone o è soltanto un luogo comune? Ecco come la scienza ha provato a rispondere a questo interrogativo.
Gatti e cani: due mondi diversi
I gatti non sono uguali ai cani, inutile girarci intorno. Per quanto entrambi possano essere affettuosi e mostrare attaccamento al padroncino, tra il linguaggio dell’uno e quello dell’altro c’è un abisso. I cani sono animali per loro natura sociali, perché hanno sempre vissuto in branco seguendo delle precise gerarchie. Sin da cucciolo il cane impara a “stare al suo posto”, anche quando ne adottiamo uno e lo portiamo a casa. La famiglia diventa il suo branco e qui deve seguire con obbedienza e rispetto le direttive del capobranco, che poi è il padroncino.
I gatti non sono animali da branco e non lo sono mai stati. Sono animali per loro natura indipendenti, ma non perché non siano in grado di socializzare o perché odino tutti. Un gatto nasce con l’istinto di cavarsela da solo, sa che può sopravvivere in autonomia e per sua natura è un cacciatore solitario che si nutre delle prede che cattura. Perciò quando adottiamo un micio siamo pronti al fatto di ritrovarci a che fare con un animale che non dipenderà mai al cento per cento da noi. Questo, però, non deve farci cadere nell’errore di considerare il gatto egoista o poco socievole. Anche i gatti sono empatici e si affezionano alle persone, solo che esprimono le loro emozioni con un diverso linguaggio.
Gatti sono sempre indipendenti: cosa dice la scienza
Per rispondere alla domanda se i gatti sono animali sempre indipendenti oppure no si è mossa addirittura la scienza. Nel 2015 sulla rivista Plos One è stato pubblicato uno studio molto interessante della School of Life Sciences (University of Lincoln, Inghilterra) che ha analizzato il comportamento dei gatti in relazione ai propri amici umani. La ricerca inglese ha dimostrato, tramite un test specifico condotto su un campione di 20 gatti, che i gatti effettivamente vivono la relazione con il padroncino in modo diverso dai cani.
Vi starete chiedendo se ci fosse bisogno di uno studio per affermare questo. In verità sì, la ricerca è ancora ai primordi ed è importante che gli studiosi analizzino a fondo i nostri amati animali domestici. Soltanto in questo modo possiamo avere tutti gli strumenti utili per comprenderli al meglio, e quindi essere dei padroncini migliori. Lo studio inglese in sostanza ha dimostrato che i gatti non vedono l’amico umano come un imprescindibile punto di riferimento, né come l’unico appiglio che gli infonda sicurezza. Ecco perché i gatti appaiono più indipendenti rispetto ai cani, legano semplicemente in modo diverso. E ciò, sia chiaro, non vuol dire assolutamente che non siano capaci di relazionarsi alle persone. Solo che, di fatto, per loro natura non ne hanno bisogno.
Strange Situation Test: l’esperimento inglese
Ma come hanno fatto i ricercatori a giungere a tali conclusioni? Ebbene, non ci crederete ma hanno usato un test nato per i bambini. Si tratta dello Strange Situation Test, abbreviato con la sigla SST, ideato negli anni Settanta da Mary Ainsworth per studiare il legame tra i bambini e i caregiver, cioè le persone che si prendono cura di loro. In parole povere questo test dimostra il cosiddetto attaccamento sicuro, cioè il legame che unisce il bambino con quello che vede come un punto di riferimento, di solito il genitore.
La ricerca inglese ha applicato questo metodo ai gatti per dimostrare appunto se siano sempre indipendenti oppure no. I ricercatori hanno selezionato 20 piccoli felini domestici e li hanno portati insieme ai loro padroncini in un luogo che non conoscevano. Dopodiché li hanno lasciati soli e hanno osservato il loro comportamento. Cosa è emerso?
“Nonostante ci sia stata una reazione più vocale dei gatti in presenza del loro proprietario, piuttosto che in presenza di un estraneo, non ci sono state prove ulteriori che possano suggerire il legame di attaccamento sicuro di un gatto al suo proprietario”, così hanno detto i ricercatori. In sostanza i miagolii non erano dovuti tanto al fatto che i gatti sentissero la mancanza del proprio umano, quanto al fatto che si trovassero in una situazione di disagio e stress. Erano il loro modo per esprimere frustrazione.
Il risultato della ricerca
Il professore di Veterinaria e Comportamento Animale della University of Lincoln Daniel Mills, che ha collaborato alla ricerca, ha spiegato che “negli ultimi anni il gatto ha superato il cane come animale domestico in Europa, in quanto è il compagno ideale per i proprietari che lavorano e passano molto tempo fuori casa”. Quindi i gatti tendenzialmente sono sempre indipendenti e “quello che viene interpretato come ansia di separazione si rivela essere un segnale di frustrazione”.
Tutto il contrario dei cani che, invece, mostrano talvolta un attaccamento quasi morboso ai propri padroncini umani. I cani vedono nella persona che si prende cura di loro un elemento indispensabile per la propria sopravvivenza, il punto di riferimento più importante della loro vita. Per i gatti non è così, non perché non si affezionino o non abbiano a cuore i propri umani, ma perché semplicemente non hanno bisogno di un punto di riferimento. In modo innato sanno che possono cavarsela da soli, così come sono sempre stati abituati a fare in natura.
“Per quanto abbiamo potuto vedere, anche il comportamento dei gatti che sembravano più legati ai loro proprietari non è stato diverso da quello degli altri simili”, così hanno concluso i ricercatori. In definitiva, dunque, i gatti costruiscono relazioni con le persone e si affezionano. Gli vogliono bene e non perdono occasione per prendersi le loro carezze e le loro coccole. Tuttavia la loro natura porta i gatti ad essere sempre indipendenti, come i cacciatori solitari che vivono allo stato selvaggio.