Korat, malattie: quali sono le più comuni, come prevenirle e curarle
Quali sono le malattie tipiche di un gatto di razza Korat? Qual è il suo stato di salute generale? Ecco qualche informazione.
L’argomento di cui vorremmo trattare oggi è il seguente: Korat e malattie, cosa dobbiamo sapere? Esistono delle patologie che colpiscono nello specifico questa razza di felino? Cerchiamo di scoprire qualche informazione riguardo il suo stato di benessere generale.
Korat e stato di salute
Quali sono i dettagli più significanti che descrivono lo stato di salute generale di un gatto di razza Korat? Cosa dobbiamo sapere riguardo le malattie che possono colpire questo simpatico esemplare dallo sguardo profondo?
Ecco qualche informazione utile che può aiutarci a scoprire non solo come ci si prende cura al meglio di lui, ma anche a quali tipi di patologie è più soggetto.
Il Korat è un gatto con un’aspettativa di vita tendenzialmente lunga, che si aggira intorno ai 15 o 20 anni di media. Qualora non fosse colpito da malattie specifiche, dunque, può godere di un ottimo stato di benessere che lo aiuta ad affrontare al meglio ogni giornata.
C’è, però, una patologia particolarmente, molto grave e difficile da sostenere, che spesso va a colpire questi soggetti. Essa è una malattia rara, con un nome un po’ complicato anche da pronunciare: gangliosidosi. Cerchiamo di capire nello specifico cosa significa e in cosa consiste questa particolare problematica.
La gangliosidosi è una malattia che rientra in quelle definite “ad accumulo lisosomiale“. Esse si sviluppano a causa di difetti a livello genetico per i quali, purtroppo, non si può fare granché. Tali limiti provocano un’alterazione delle normali funzioni che dovrebbero, invece, essere svolte dai lisosomi.
Il Korat, come anche il Sacro di Birmania o il Siamese, rappresenta una delle razze più colpite da questa malattia che, la maggior parte delle volte, purtroppo, ha esiti mortali.
Essa, nel concreto, implica un accumulo fin troppo ingente di lipidi. Questi, invece di essere espulsi o sintetizzati naturalmente, rimangono nel corpo del nostro gatto e vanno a comprometterne le funzioni vitali.
Nello specifico, la gangliosidosi agisce sulla digestione: essa, infatti, di fronte alla presenza di questa malattia, non avviene mai come dovrebbe! Le conseguenze di tutto ciò non possono che essere negative: sappiamo bene, infatti, quanto sia importante digerire correttamente per favorire l’intera salute dell’organismo.
Ulteriori danni, fra l’altro, possono essere notati anche a livello di sistema nervoso, sia centrale che periferico. Infatti, il normale funzionamento delle cellule salta completamente e questo fa in modo che sia tutto sballato e compromesso.
Di questa malattia comune al Korat, ne esistono due tipologie, denominate GM1 e GM2. Come accennavamo sopra, la gangliosidosi si sviluppa per cause sostanzialmente genetiche: la mancanza di un semplicissimo enzima può davvero provocare dei danni irreversibili.
Il metabolismo, a questo punto, non riesce a sostenere tale scompenso e, dunque, ne rimane inevitabilmente coinvolto. La salute del Korat, insomma, è messa a rischio in tutto e per tutto. È proprio sulla base di questo, quindi, che siamo costretti ad affermare, purtroppo, che la gangliosidosi, nel 90% dei casi, è mortale.
Gangliosidosi: tipologie e sintomi
Come dicevamo sopra, esistono due tipi di gangliosidosi, la cui differenza sta solo nel diverso enzima mancante nell’organismo del piccolo gatto. Di malattie del Korat tipiche, per fortuna, non ce ne sono altre: sembrerebbe che, di norma, non ci siano altri particolari o specifici rischi.
Certo, questo non significa che il Korat sia immune a qualunque altro tipo di malattia, chiaramente. Tuttavia, quello che si può sottolineare è il fatto che la razza, al di là di questo intoppo – benché molto grave -, non viene colpita da altri grossi o gravi problemi.
I tipi di gangliosidosi sono:
- GM1: mancanza di enzima denominato beta-galattosidosi (questa varietà colpisce soprattutto il Korat e il Siamese)
- GM2: mancanza di enzima denominato beta-esosaminidasi (questa varietà colpisce soprattutto il Korat e il Sacro di Birmania).
L’intero stato di salute del Korat, come abbiamo detto più volte, viene compromesso dallo sviluppo di questa malattia, i cui sintomi possono verificarsi già in tenerissima età.
Infatti, nei primi mesi di vita potremmo già renderci conto di qualche segno che potrebbe farci arrivare a tale conclusione. Vediamo quali sono i sintomi più comuni della gangliosidosi, che possono verificarsi sia insieme, sia singolarmente:
- nistagmo: disturbo che colpisce molto spesso sia gatti che cani e che si manifesta attraverso un movimento rapido, ritmico e involontario del bulbo oculare. Dipende da un mal funzionamento del sistema nervoso
- mancanza di appetito: solitamente i cuccioli sono molto affamati, quindi è davvero poco probabile che non vogliano mangiare. La presenza di un problema è quasi scontata
- tremore ai muscoli
- espressioni del musetto compromesse
- fegato che si ingrossa a vista d’occhio: questo è probabilmente legato alla cattiva digestione
- coordinazione motoria sconnessa: questo dipende da problemi neurologici (altra conseguenza della presenza della gangliosidosi)
- cornea annebbiata
- atassia generale: palese difficoltà del Korat nel mantenersi in equilibrio e mettere una zampa dietro l’altra. Spesso provoca anche debolezza generale, letargia o vomito.
Cure e soluzioni
Qualora dovessimo accorgerci della presenza di alcuni di questi sintomi, la prima cosa a cui dovremmo pensare è quella di contattare tempestivamente il veterinario. Dopo aver spiegato con calma e pazienza la situazione, sarà lui a prendere le precauzioni dovute.
Visiterà il nostro amico Korat per escludere la presenza di eventuali altre malattie e farà in modo che la diagnosi di gangliosidosi sia certa al 100%. Ovviamente, non è mai una bella notizia sapere della presenza di questa patologia. Dunque, anche il veterinario stesso farà tutti i dovuti controlli per assicurarsi che quella sia l’unica via possibile.
Le malattie del Korat, come già accennato, non sono moltissime. Anzi, le statistiche hanno preso in esame soltanto quella della gangliosidosi come tipica della razza. Dunque, e purtroppo, la presenza di questi sintomi può essere simbolo, quasi certo, di tale problematica.
Le uniche soluzioni – che poi non risolvono il problema ma lo tamponano – sono dei piccoli accorgimenti di cui possiamo preoccuparci noi padroncini. Purtroppo, quando si sviluppa la gangliosidosi, il gatto non ha (quasi mai) possibilità di scampo.
Ciò che possiamo fare per rendere i suoi giorni restanti il più normali possibile è provvedere a un’ottima dieta e una buona compagnia. Un’alimentazione sana ed equilibrata potrà evitare che il Korat abbia cali di zuccheri o svenimenti improvvisi. Di certo, poi, cibo sano, fresco e corretto non può portare altro che benefici.
Inoltre, si rende fondamentale il nostro contributo. Prima di tutto, non bisogna stressare il Korat, anzi, tutt’altro! Dobbiamo assolutamente preoccuparci di rendere le sue giornate serene, tranquille e piene di amore e coccole. Attenzioni e affetto è tutto quello che richiede un piccolo amico a 4 zampe colpito da una malattia che purtroppo non gli lascia scampo.