Dove portare i gattini abbandonati? Tutti i consigli utili, a chi rivolgersi e cosa fare
Qual è il posto migliore dove portare i gattini abbandonati? Ci sono delle strutture apposite che possono tentare di salvar loro la vita? Come dobbiamo muoversi qualora trovassimo dei cuccioli in difficoltà? Ecco qualche informazione utile per risolvere queste spiacevoli situazioni.
Gattini abbandonati: cosa fare?
Se ci dovessimo imbattere in un gruppo di gattini abbandonati, quali sono i passi da seguire per cercare di salvar loro la vita? Esistono delle possibili soluzioni che possano aiutare i cuccioli ad avere la possibilità di una vita migliore della strada?
Ci sono svariate cose che bisogna fare e, soprattutto, che devono assolutamente essere fatte in un determinato ordine. Cerchiamo di capire insieme quale sia l’iter migliore da seguire per non sbagliare e non peggiorare la situazione.
Possono essere molti i motivi dell’abbandono. Purtroppo, succede molto più spesso di quanto si possa immaginare che l’uomo, in uno sprazzo di di irrazionalità, decida di abbandonare la cucciolata, magari perché non può tenerla e non sa cosa farne, o per chissà quale altro assurdo motivo.
Oppure, può anche darsi che il problema provenga da mamma-gatto: come mai decide di abbandonare i suoi gattini? È difficile che una madre prenda l’iniziativa di lasciar andare i propri cuccioli senza fare una piega.
Dunque, devono esserci dei motivi validi, spesso provocati da cause di forza maggiore, che spingono mamma-gatto a procedere in tal senso. Ecco le possibili ragioni:
- lei si accorge che uno dei suoi piccoli è molto malato e non ha speranza di sopravvivenza; dunque, sceglie di abbandonarlo per avere la possibilità di provvedere alla cura del resto della cucciolata
- mamma-gatto è debole, ferita o sta troppo male: le cause di tale malessere possono essere o il parto stesso, oppure ulteriori complicazioni dovute a malattie pregresse. La scelta, dunque, non rimane che obbligata
- si rende conto di non avere abbastanza latte per sfamare tutti i cuccioli. Così, è costretta a fare una selezione dei cuccioli che vuole accompagnare nel percorso di crescita, lasciando indietro gli altri – magari quelli meno forti e con poche aspettative di sopravvivenza)
- qualora dovesse percepire qualcosa di strano, ad esempio un odore emanato dal gattino che lei non riconosce, potrebbe essere spaventata dall'”ignoto” e, dunque, agire istintivamente. Questo può succedere, ad esempio, quando un estraneo si avvicina a un cucciolo e lascia un particolare profumo su di lui. I gatti, avendo un olfatto sviluppatissimo, se ne accorgono all’istante. Mamma-gatto, allora, non riconoscendo più quell’esemplare come membro della sua cucciolata, lo lascia andare.
Dopo questa breve introduzione, torniamo alla questione del giorno: dove portare i gattini abbandonati? Cosa si deve fare? Prima di tutto, dobbiamo procedere assolutamente per esclusione.
Se ci trovassimo di fronte a una cucciolata abbandonata, la prima cosa a cui pensare è assicurarsi che mamma-gatto non sia nei dintorni. Non trovandola, dovremmo essere ancora pazienti per un po’! Può darsi che lei si sia allontanata alla ricerca di cibo e supporto per i suoi cuccioli.
Potrebbe tornare anche dopo diverse ore, quindi solitamente si consiglia un appostamento per capire, con calma e pazienza, se la madre ha intenzione di tornare oppure no. Tuttavia, facciamo attenzione: non avviciniamoci troppo ai gattini, altrimenti il nostro odore, come accennato sopra, potrebbe trarre in inganno!
L’unica cosa di cui dobbiamo assicurarci in un primo momento è la seguente: preoccuparci che i gattini siano al sicuro e, soprattutto, al caldo! In attesa di mamma-gatto, loro possono sopravvivere naturalmente anche diverse ore senza cibo o acqua, ma non senza calore!
Il freddo, soprattutto sui cuccioli molto piccoli, ancora delicati e sensibili, può comportare delle gravi conseguenze allo stato di salute e all’organismo stesso. Solitamente, comunque, è sempre la mamma che provvede a mettere in sicurezza i suoi cuccioli: se così non fosse, è molto probabile che lei se ne sia andata e che i cuccioli siano capitati lì per caso.
Dunque, appostiamoci nei dintorni e aspettiamo. Prima o poi la mamma tornerà. Quando lei arriva, accertiamoci che tutti abbiano l’occorrente per una buona sopravvivenza. Piano piano, poi, sempre in modo graduale, cerchiamo di avvicinare mamma-gatto, senza attirare troppo l’attenzione di eventuali altri animali, e insegniamole a fidarsi di noi. Potremmo concederle cibo, acqua e rifugio; in un secondo momento, poi, anche una situazione migliore in cui vivere.
Invece, se, dopo parecchio tempo, mamma-gatto non ha fatto ritorno, possiamo presupporre con certezza che ha deciso di abbandonare i suoi cuccioli. I motivi saranno di certo difficili da scoprire, quindi è da questo momento in poi che entra in gioco il nostro supporto.
Dove portare gattini abbandonati?
Quando ci siamo assicurati che mamma-gatto non tornerà, dove possiamo portare i gattini abbandonati? O meglio: come dobbiamo agire? Sicuramente, il primo pensiero deve essere quello di salvarli da eventuali pericoli della strada o da attacchi di altri predatori.
Se decidessimo di portarli liberamente dal veterinario, è bene sapere che tutto questo sarà a nostre spese. È molto probabilmente che i gattini abbiano dei problemi di salute, sia perché la mamma ha deciso di abbandonarli, sia perché vivere per strada non è il massimo dell’igiene per dei cuccioli.
Quindi, se siamo disposti a sostenere tali spese, benissimo. Altrimenti, cerchiamo altre strade. Dunque: dove portare i gattini abbandonati? Ogni Comune, per legge, ha sicuramente un gattile al quale potersi rivolgere. Contattare la struttura farà in modo che i gattini possano avere tutto quello che serve per rimettersi in forma e cominciare un’altra vita, sicuramente migliore.
Se il gattile non fosse disponibile ad accogliere questi cuccioli, per motivi di vario genere, si possono contattare dei numeri appositi. Essi non sono altro che i contatti di quelle associazioni (solitamente di volontari) che si occupano di questioni simili.
Esistono, inoltre, delle figure spesso sconosciute, chiamate “guardie zoofile“. Essi non sono altro che semplici cittadini i quali, dopo aver fatto un corso di formazione e superato l’esame finale, si occupano della tutela degli animali sul territorio nazionale.
Insomma, quello che bisogna fare è informarsi subito sulle strutture presenti in quel determinato luogo. Ricordiamoci, insomma, che il nostro contributo potrebbe salvare davvero la vita ai piccoli cuccioli indifesi.
Lasciarli per strada soltanto perché non vogliamo adottarli in casa, o perché non ne abbiamo le possibilità, non è mai la scelta migliore. Se non potessimo essere noi a occuparci di loro, provvediamo a tutelare il loro benessere. A noi, fare una telefonata costa davvero poco, ma per loro può significare tutto.
Vogliamo adottarli?
Se non volessimo portare i gattini in qualche struttura, quale sarebbe un’altra soluzione? Prendersene cura! Sicuramente, questo è la scelta più nobile e giusta che noi possiamo fare.
Attenzione, però! Siamo consapevoli di cosa significhi portarsi a casa dei cuccioli di gatto? Che sia uno solo, o che sia un gruppetto di felini, la differenza è poca! Quello che dobbiamo metterci in testa è l’impegno che tutto questo ci richiederà.
Prima di tutto, è necessario fare un grande lavoro per conquistare, gradualmente, la fiducia dei gattini abbandonati al freddo e ai pericoli esterni. Avviciniamoci cautamente, un po’ alla volta, cercando di non spaventare i piccoli.
Un buon metodo potrebbe essere quello di proporre loro dell’acqua fresca e pulita, in modo che possano idratarsi nel modo più giusto. Così, magari cominceranno, col tempo, a considerarci degli amici.
Poi, possiamo provare col cibo, anche se c’è da fare molta attenzione perché non sappiamo bene le esigenze o le eventuali malattie contratte dai cuccioli. Piccole dosi di mangime fatto apposta è quello che fa per noi.
Una volta che i gattini non avranno più paura di noi, sarà arrivato il momento di prenderli e portarli al sicuro in casa. Intanto, è bene contattare preventivamente il veterinario e prenotare subito una visita.
Un check-up completo è la primissima cosa a cui provvedere, per assicurarsi dello stato di salute generale dei micetti. Dopo aver fatto i dovuti controlli, gli esami vari e i trattamenti contro i parassiti, possiamo accogliere i gattini nell’appartamento.
Cose essenziali per prendersi cura al meglio di gattini cuccioli:
- cuccette calde e piene di coperte morbide con cui coprirli
- ciotole per acqua e cibo
- cibo adatto ai cuccioli: per questo, informiamoci col veterinario, il quale, dopo averli visitati, potrà riportarci un quadro più chiaro della situazione
- lettiera e sabbietta adatte
- giochini vari
- tiragraffi
In seguito, arriva la parte difficile. Saremo noi a svolgere la funzione di genitori! Prima cosa: insegnare loro a fare i bisogni subito dopo mangiato. Un consiglio utile può essere quello di massaggiare la pancia, per favorire la digestione e lo svuotamento.
Subito dopo, dovremmo fare dei movimenti simili a quelli che farebbe mamma-gatto: come si fa? Si suggerisce di prendere un panno bagnato con acqua tiepida e massaggiare sia l’ano sia le parti intime dei cuccioli, in modo da stimolare i suoi bisogni. Qualora questo non dovesse portare i risultati sperati, contattare il veterinario sarebbe l’unica soluzione plausibile.
Dopo i pasti, abituiamolo a starsene calmo e rilassato. Accompagniamolo al calduccio nella sua calorosa cuccetta, dopo si abbandonerà a un sonno riposante e rilassante.
Mantenere sempre i cuccioli in un ambiente caldo è proprio quello che ci vuole: loro percepiranno questo calore come un’ottima accoglienza! Impareranno presto a fidarsi di noi.
Inoltre, ricordiamoci di tenere sempre pulita la lettiera. Dopo che i piccoli avranno imparato dove e come fare i bisogni (anche in assenza della madre, solitamente viene abbastanza naturale), pretenderanno pulizia e profumo quotidiani.
Quelli nominate non solo altro che dei piccoli consigli che possono aiutare sia noi che i gattini a cominciare serenamente una bella e duratura convivenza. Tuttavia, quello che conta di più in assoluto è un aspetto di primaria importanza: l’amore! Al di là di tutte queste cure “pratiche” – anche se ovviamente necessarie – ciò che più renderà bellissima questa amicizia è l’affetto, le coccole, la compagnia, la dolcezza.