Embolia fibrocartilaginea del gatto: cos’è questa malattia, cause e sintomi
Cos'è l'embolia fibrocartilaginea del gatto e perché è tanto pericolosa per i nostri amati felini? Ecco cosa sapere su questa rara malattia
L‘embolia fibrocartilaginea del gatto è una malattia sconosciuta alla maggior parte dei padroncini. I nostri amati felini possono avere tanti problemi di salute perciò è importante conoscerli per poter rimediare in tempo. Qui parliamo di una patologia neurologica che viene chiamata anche mielopatia (necrotizzante, ischemica, embolica), embolismo fibrocartilagineo o più semplicemente infarto fibrocartilagineo o spinale.
Immaginate di vedere un micio che gioca allegramente in giardino o in casa. Come sempre salta qua e là divertendosi un mondo ma all’improvviso succede qualcosa di molto strano. Atterra male sulle zampe, cosa molto strana per un gatto, inizia a zoppicare e addirittura non riesce più a muovere una delle zampe posteriori. Le dita si ripiegano in modo anomalo, la schiena si inclina verso il basso e le zampe posteriori sono talmente deboli che non riesce a stare dritto. Apparentemente non ha ferite o lesioni, eppure all’improvviso c’è qualcosa che non va. I motivi di tutto questo potrebbero essere vari ma in generale potrebbe trattarsi proprio di un tipico caso di embolia fibrocartilaginea del gatto. Ma vediamo nel dettaglio.
Cos’è l’embolia fibrocartilaginea del gatto?
L’embolia fibrocartilaginea del gatto per fortuna è una patologia piuttosto rara. Un bene per i nostri amati felini, perché parliamo di una malattia grave che nella maggior parte dei casi lascia danni permanenti. È una malattia neurologica molto più frequente nei cani, specialmente in quelli di razza gigante e molto grande. Tuttavia anche quelli di piccola taglia ne possono soffrire, in particolare gli Schnauzer nani.
La maggior parte dei cani affetti da embolia fibrocartilaginea sono giovani adulti di età compresa tra i 3 e i 6 anni. Per i gatti è un po’ diverso perché sono stati registrati dei casi anche in esemplari dai 4 mesi in su, quindi molto piccoli. Non abbiamo numeri certi a tal proposito, quel che possiamo fare è imparare a riconoscere questa tremenda malattia per correre immediatamente ai ripari. I gatti hanno un rapporto molto particolare con il dolore ed è molto difficile sentirli lamentare o miagolare quando stanno male. Per questo potrebbe essere difficile capire se in effetti siano colpiti da ischemia spinale. Di contro possiamo accorgercene facilmente perché le zampe posteriori ne risentono immediatamente e in modo asimmetrico, cioè una è più colpita rispetto all’altra.
Cause e sintomi
Non possiamo affermare che ci sia un’unica causa precisa per l’embolia fibrocartilaginea del gatto. Nella maggior parte dei casi si verifica in seguito a un trauma lieve oppure durante un esercizio fisico intenso. Sembra incredibile, ma gli studi hanno registrato perfino casi n cui l’ischemia spinale ha colpito gatti che stavano semplicemente camminando. All’inizio Micio prova dolore e potremmo sentirlo miagolare e lamentarsi, ma con il passare del tempo il dolore si attenua fino a scomparire totalmente. I sintomi purtroppo si manifestano rapidamente e il gatto resta con le zampe paralizzate già dopo 12 o al massimo 24 ore.
Un gatto colpito da embolia fibrocartilaginea riesce a tornare in movimento di solito, e senza troppo sforzo. Essendo un deficit del sistema nervoso localizzato solo in un emisfero del cervello, tecnicamente metà del corpo continua a funzionare normalmente. Perciò i gatti, che sanno adattarsi facilmente a ogni situazione, riescono in qualche modo a compensare e possono muoversi. In casi più rari l’embolia colpisce un’area tale da paralizzare entrambi i lati del corpo. Insomma, la perdita di mobilità del micio dipende dalla gravità dell’embolia e da quanto il midollo spinale sia stato danneggiato.
La maggior parte dei gatti che soffrono di embolia fibrocartilaginea vengono ricoverati nelle fasi acute per eseguire tutti i test diagnostici del caso. Il veterinario, in sostanza, fa una diagnosi per esclusione per cercare di togliere dalla “lista” le possibili cause di debolezza e paralisi. Se il gatto non è in grado di camminare è necessario il ricovero o che Micio stia a casa con un assistente infermiere che si occupi di lui per tutto il giorno. La cosa più giusta da fare sarebbe cercare di spronarlo a camminare e a muoversi, anziché lasciarlo su un cuscino o una cuccia.
Embolia del gatto: cosa sapere
Quella fibrocartilaginea è solo uno dei tipi di embolia che può colpire il nostro amato felino. L’embolia è l’ostruzione si un’arteria o di una vena provocata da un embolo, generalmente un coagulo di sangue ma può essere anche una bolla d’aria o una formazione di altra natura. Questo “corpo estraneo” blocca il regolare flusso sanguigno del gatto e, quando interessa un’arteria, provoca quella che comunemente viene chiamata ischemia. Per questo qui parliamo di ischemia midollare, perché colpisce il midollo spinale. In base all’arteria ostruita possiamo distinguere anche altri tipi di ischemia come quelle polmonare, cerebrale o cardiaca. Quando l’embolia è provocata da un coagulo di sangue si parla di trombosi, quella più frequente nei nostri cari quattrozampe.
Micio può guarire?
Non esiste un trattamento medico specifico per curare l’embolia fibrocartilaginea del gatto. D’altro canto possiamo offrire al micio una buona terapia di supporto e una continua assistenza fisica. L’assistenza è importante perché spesso i gatti affetti da questa malattia soffrono di incontinenza urinaria e fecale e in ogni caso non possono usare da soli la lettiera. Possiamo usare dispositivi di supporto come le imbracature in tessuto leggero che contribuiscono sia a favorire la guarigione che al ripristino della mobilità di Micio. Anche la fisioterapia e la riabilitazione fisica, come l’idroterapia su tapis roulant subacqueo, può aiutare questi gatti a recuperare le forze.
Una volta escluse altre cause di debolezza o paralisi, dovremmo incoraggiare il gatto a muoversi e camminare per prevenire, o almeno minimizzare, l’atrofia muscolare. La maggior parte dei miglioramenti per questi gatti si verifica entro 3-4 mesi, ma ogni gatto è un mondo a sé e reagisce in modo diverso. C’è una buona notizia per i padroncini preoccupati: è improbabile che l’embolia fibrocartilaginea si ripresenti nel gatto.
Il recupero è lento e graduale, talvolta i gatti sembrano riprendersi completamente mentre altre volte al contrario restano zoppi o con la zampa completamente paralizzata. In ogni caso non dimentichiamo che il veterinario è sempre a nostra disposizione e ci darà tutti i consigli e le indicazioni utili per prenderci cura al meglio di Micio.