I gatti aiutano chi soffre d’ansia o non è nelle loro corde?
I gatti aiutano chi soffre d'ansia e hanno anche altre qualità. A tal proposito, cerchiamo di sfatare uno dei miti che li contraddistinguono: l'indifferenza
I gatti aiutano chi soffre d’ansia. Diversi studi scientifici hanno dimostrato, dati alla mano, che quello che pensiamo noi amanti dei felini non è una mera impressione. Per quanto si tenda ad antropomorfizzare un po’ troppo il nostro amico a quattro zampe, la sensazione che ci allevii le sofferenze emotive non è un’impressione.
A essere un antidepressivo naturale sono proprio le fusa del nostro adorato Miao, una sorta di vibrazione che mettono in moto quando sono felici (ma non solo) e con la quale comunicano uno stato di benessere che, evidentemente, è contagioso. E, per una volta, non si tratta di una malattia, ma di qualcosa che può fare la differenza nella qualità della vita di qualcuno che ha la sfortuna di dover combattere con un nemico meno tangibile di una patologia organica e, per questo, più insidioso.
I benefici di avere un gatto in casa
I falsi miti sui gatti da sfatare non sono pochi. A volte, sono davvero cattivi e non rendono giustizia a un animale che invece ha tantissime qualità e merita tutto il nostro rispetto. Per quanto siano più indipendenti dei cani e cerchino il contatto umano non in maniera indiscriminata come Fido, sono pet estremamente empatici e capaci di comunicare stati d’animo che fatto bene al cuore.
L’istinto ci dice molto su di loro, ma se impariamo a comprendere il linguaggio dei gatti con maggiore ‘scientificità’ possiamo scoprire degli aspetti davvero sorprendenti e che ci legheranno alla nostra palla di pelo in maniera indissolubile (ammesso che non fosse già successo).
I gatti aiutano chi soffre d’ansia e non solo. Sono capaci di diminuire il livello di stress e combattere la depressione, aiutano a superare i lutti e a migliorare le condizioni mentali di chi ha disturbi di natura psichiatrica. Miao è in grado di ridurre anche il rischio dell’insorgenza di malattie cardiovascolari, di allergie e favorisce la guarigione di eventuali fratture alle ossa. Inoltre aiuta a distendere la muscolatura ed è un sonnifero naturale e senza controindicazioni. I sensi straordinari della nostra piccola palla di pelo sono capaci anche di sentire un’eventuale fuga di gas e a percepire l’arrivo di una crisi epilettica.
Gattoterapia, esempi pratici
Ecco allora che la pet therapy può essere svolta anche dai felini e nelle corsie degli ospedali e all’interno delle case di riposo non entrano solo i cani. Anche il nostro adorato Micio può fare la differenza interagendo con gli esseri umani. A tal proposito, ecco come funziona la pet therapy con i gatti.
Sono tanti i casi di applicazione della pet therapy, i gatti possono entrare anche nelle scuole e nelle università per aiutare gli studenti a gestire lo stress legato a esami, test e interrogazioni. I felini li si trova anche all’interno degli uffici e i risultati che si riscontrano dalla convivenza con loro sono degli di nota. Il rapporto tra bipedi e quadrupedi giova a tutti gli attori in gioco.
I benefici del gatto sull’uomo
I gatti aiutano chi soffre d’ansia e hanno anche molte altre qualità. Si tratta di animali che mettono di buonumore anche solo a guardarli. Sono dolcissimi, carezzare il loro manto fa da antistress e sono anche molto carini. Le loro espressioni buffe sono fabbriche di sorrisi a tutti gli effetti, e chi ha un amico a quattro zampe in giro per casa sa bene di cosa si sta parlando.
Inoltre hanno una capacità empatica fuori dal comune, riescono a percepire le gravidanze, i malesseri e anche semplicemente un momento di difficoltà. Se siamo tristi, per esempio, non è raro che il nostro Miao si venga a distendere accanto a noi, con la sua presenza benefica riesce a fare molto di più di qualsiasi altro rimedio contro ansia e nervosismo.
Il potere delle fusa
Abbiamo la fortuna di avere a che fare con creature innocenti, che fanno bene all’anima di chi le adotta e che sanno quando mettere in funzione il loro ‘motorino’. Serve un aiuto emotivo? Ecco in arrivo le fusa di straordinarie e minuscole palle di pelo. Inoltre, sono molto efficaci per chi ha difficoltà a mantenere la concentrazione. Ma perché i gatti fanno le fusa?
Il legame che si crea fra l’uomo e il felino ha una solidità che i profani non si aspetterebbero, e verso il quale mantengono un certo scetticismo. I gattofili, invece, non hanno nemmeno bisogno di leggere i tanti report scientifici stilati a seguito di una serie di studi in merito. Verso Miao si crea una sorta di fede e, a meno che non facciamo qualcosa per perdere la sua fiducia, questo funziona anche al contrario.
Non è un caso che, tra le varie terapie per fronteggiare episodi di ansia, depressione o per curare l’Alzhaimer, gli specialisti includano anche la gattoterapia. Una componente molto importante per ritrovare e favorire il benessere sia dal punto di vista psicologico che fisico.
Svantaggi di avere un gatto, falsi miti da sfatare
I gatti aiutano chi soffre d’ansia e sono anche relativamente facili da gestire. Questo però non significa che li si debba adottare sull’onda dell’entusiasmo e che non ci siano responsabilità connesse alla loro presenza in casa nostra. Nonostante ci siano numerosi leggende errate da sfatare una volta per tutte, i felini – rispetto ad altri pet – tendono a mostrare un grado di indipendenza maggiore. Ricercano dei momenti di solitudine e pensano in maniera autonoma alla propria igiene.
Ciò non toglie che siano anche molto affettuosi e perfettamente nelle condizioni di sostenere emotivamente chi ha bisogno di supporto. Questo non vuol dire che possano sostituirsi ai medici, lungi da noi affermare qualcosa di simile, ma se consigliati possono essere un validissimo supporto alla medicina tradizionale.
Gattoterapia, i benefici contro la solitudine
I nostri amici a quattro zampe possono essere un vero e proprio toccasana per l’umore delle persone che vivono da sole e che possono soffrire la mancanza del sostegno di qualcuno che voglia loro bene. Alcuni anziani ai quali è stato diagnosticato l’Alzhaimer, per esempio, sono stati capaci di riportare alla mente ricordi che sembravano ormai perduti, anche se per un periodo limitato. E pare che siano proprio le fusa le responsabili di questi incredibili passi in avanti.
Avere un coinquilino a quattro zampe è una fortuna. Stiamo parlando di animali che riescono a insegnarci molto di più di quanto non possano fare i nostri simili con scuole, corsi di formazione e master universitari. Chissà che adesso Miao non venga visto con un occhio diverso e apprezzato un po’ di più. Noi speriamo che possa essere così.