Avvelenamento da avocado nel gatto: i sintomi e come intervenire immediatamente
Cosa comporta l'avvelenamento da avocado nel gatto e come possiamo affrontarlo? Ecco cosa sapere su questo frutto esotico
L’avvelenamento da avocado nel gatto è un pericolo da non sottovalutare e il motivo per cui non dovremmo mai dare questo frutto ai nostri amici felini. L’avocado è buono e nutriente ed è senza dubbio uno dei frutti esotici preferiti da noi umani. La cucina ormai abbraccia diverse culture in una fusione di sapori e profumi di cui beneficiamo tutti i giorni. Ma facciamo sempre molta attenzione a ciò che mettiamo nella ciotola dei nostri gatti perché – e non smetteremo mai di ripeterlo – non possono mangiare tutto ciò che va bene per la nostra dieta. Il caso dell’avocado è molto particolare perché l’avvelenamento è provocato solo da alcune parti del frutto. Ecco cosa dobbiamo sapere per far chiarezza.
Avocado: cosa sapere su questo frutto
Prima di parlare di avvelenamento di avocado nel gatto è utile fare un piccolo excursus su questo particolare e gustosissimo frutto esotico. L’avocado è un albero da frutto della famiglia delle Lauracee, proviene dal Messico e dalle regioni dell’America Centrale ma ormai viene coltivato in tante altre parti del mondo, perfino in Italia (Sicilia e Sardegna). L’albero si adatta in climi tropicali e sub-tropicali e il suo nome deriva dalla lingua degli antichi Aztechi. Si tratta senza dubbio di una pianta meravigliosa sulla quale crescono i tipici frutti che ci piacciono tanto, dalla forma simile a una grossa pera. Ma l’avocado è un frutto che con le pere ha poco a che vedere: ha un grosso nocciolo al centro, una polpa compatta di colore giallo-verde e la buccia simile a quella di una melanzana, liscia oppure ruvida.
L’avocado nella nostra dieta umana non è affatto fuori luogo, anzi possiamo trarre moltissimi benefici da questo frutto che non solo è saporito ma anche ricco di grassi buoni (come gli Omega 3), contiene anche tante fibre, vitamine e grandi quantità di magnesio e potassio. Pensate che viene usato perfino nel campo della cosmesi perché il suo olio naturale è utile per rigenerare e rafforzare la pelle. Alla luce di tutte queste caratteristiche sembra assurdo parlare di avvelenamento da avocado nel gatto, eppure il rischio c’è e ne dobbiamo tenere conto.
Avvelenamento da avocado: un pericolo per Micio
Partiamo da un presupposto importante: l’avvelenamento da avocado nel gatto non è qualcosa di comune, pensarlo sarebbe del tutto sbagliato. Per questo è importante cercare di far chiarezza e mai generalizzare. Se teniamo alla salute dei nostri amici felini dobbiamo raccogliere tutte le informazioni possibili, specialmente in fatto di alimentazione che è alla base della loro piena forma. Chiunque accudisca dei gatti sa bene quanto siano animali curiosi, dal palato esigente ma che non perdono occasione per fare sempre nuove scoperte. Non è sbagliato stuzzicare le loro papille gustative con qualche extra di tanto in tanto ma dobbiamo farlo sempre con intelligenza.
Con l’avocado dobbiamo far attenzione perché sia il frutto che le altre parti della pianta, come foglie, corteccia e semi, contengono una sostanza altamente tossica. Si chiama persina ed è un acido grasso innocuo per noi umani ma pericoloso per Micio. Pensate che questa sostanza fa male praticamente a tutti gli animali, non solo ai gatti ma anche a cani, bovini, cavalli, roditori e persino a pesci e uccelli.
Il vero e proprio avvelenamento da avocado, però, richiede grandi quantità di questa sostanza che si trova in altissime concentrazioni principalmente nella buccia e nei semi del frutto. La polpa ne contiene una minima parte perciò tendenzialmente è sbagliato dire che i gatti non possono mangiare l’avocado. Dobbiamo semplicemente dargli le parti giuste del frutto senza mai esagerare con le dosi. Un assaggino di polpa non gli fa male!
Riconoscere i sintomi di avvelenamento nel gatto
Come facciamo a riconoscere l’avvelenamento da avocado nel gatto? I sintomi sono comuni ad altri tipi di intossicazione alimentare ma il decorso dell’avvelenamento dipende dalla quantità di sostanza tossica ingerita. Perciò se Micio mangia un avocado intero (cosa altamente improbabile) manifesterà sintomi certamente più gravi e in un tempo più breve rispetto a un gatto che ne ha assaggiato solo un pezzettino. L’unica cosa importante è che non appena compaiono i primi sintomi dobbiamo portarlo immediatamente dal veterinario. Prima si agisce meglio è per evitare spiacevoli conseguenze, che talvolta possono essere anche gravi.
L’avvelenamento da avocado nel gatto si manifesta principalmente con sintomi come vomito e diarrea, i primissimi a insorgere quando Micio mangia qualcosa di tossico e che gli fa male. Che si tratti di avocado o di altri cibi vietati ai gatti, la scena è la medesima: la tossina entra in circolo nell’organismo, irrita stomaco e intestino, provocando reazioni come vomito, diarrea e altri disturbi, poi con il passare delle ore i sintomi peggiorano e si passa ad aumento della salivazione, difficoltà respiratorie, letargia. È naturale che per giungere a sintomi molto più gravi come rigidità degli arti o convulsioni il gatto ne dovrebbe ingerire grandissime quantità, cosa davvero molto improbabile. Non abbassiamo la guardia, però, e facciamo attenzione a non lasciare il frutto incustodito. In questo modo eviteremo spiacevoli conseguenze.
Cosa fare se Micio ha mangiato avocado
È raro che l’avvelenamento da avocado nel gatto diventi grave, succede soltanto quando il micio ne ingerisce grandi quantità e soprattutto se ne mangia buccia e semi. Dare qualche pezzetto di polpa al gatto di tanto in tanto non rappresenta un problema, anzi grazie alle sostanze in essa contenute può trarre molti benefici. Ma anche la polpa non è esattamente indicata per la sua dieta perché è molto calorica e ricca di grassi. I gatti sono molto delicati e il consumo prolungato di avocado potrebbe provocare problemi al tratto gastrointestinale, come pancreatite.
Vedere un micio che ruba un avocado per buttarcisi a capofitto è davvero improbabile. Si tratta di un frutto gustoso ma che non rientra esattamente tra i suoi cibi preferiti. Ciò non toglie che i mici sono animali piccini e gli bastano piccole quantità di tossine per stare male. Quindi prepariamoci a soccorrerli, quando occorra, e teniamoli sempre d’occhio per capire se hanno fatto una monelleria azzannando la buccia o i semi del frutto. L’unica cosa da fare in questi casi è correre dal veterinario per correre ai ripari. Evitiamo il fai da te che non è mai una buona scelta, a meno che non sia lo stesso veterinario a spiegarci come agire.