Gatto soffre di solitudine e va dalla vicina
Un singolare gatto si reca a casa della vicina, ogni volta che il proprietario fa il turno lavorativo notturno.
Un gatto, che soffre particolarmente la solitudine, si reca puntualmente dalla vicina ogni qual volta il suo proprietario fa il turno lavorativo notturno.
Abbiamo più volte ribadito il concetto, che i gatti, seppur considerati animali indipendenti e piuttosto solitari, soffrono comunque la solitudine e hanno bisogno del contatto del proprio umano.
C’è un gatto davvero particolare che proprio non ne vuole sapere di rimanere a casa da solo. E tanto meno quando il suo proprietario fa il turno lavorativo di notte. Quindi, questo singolare gatto, che si chiama Jabba, ha pensato ad una soluzione veramente ingegnosa!
Si reca puntualmente, ogni notte che rimane solo in casa, a casa della vicina e chiede ospitalità.
Alla vicina non dispiace questa “invasione” felina e lo ricompensa con cibo e un posto al sicuro dove stare, lontano dalla solitudine che tanto odia. Anzi, la donna ha scattato anche diverse foto che ha poi postato a testimonianza di ciò.
Il gatto, a sua volta, riconoscente del buon cuore della vicina, la ricopre di coccole.
Naturalmente, possiamo dire che questa situazione giova ad entrambi; da una parte il fantastico gatto Jabby, così insofferente alla solitudine, può dormire sonni tranquilli sapendo che comunque c’è qualcuno lì con lui e pronto a coccolarlo in qualsiasi momento, dall’altra parte la vicina che lo ospita, ha fusa e coccole in gran quantità.
Il video, postato dalla pagina You Tube “SlideShow of Animals” con le foto scattate dalla donna, ne è la dimostrazione.
Non trovate che questo simpatico gatto abbia avuto veramente una idea geniale su come rimediare alla solitudine? Di storie sui gatti ne abbiamo parlato e continueremo a parlarne, poiché sono veramente un portento e si rendono protagonisti di avventure fuori dal comune.
Questa storia è l’ennesima dimostrazione che, ancora una volta, i gatti sanno stupirci e sorprenderci con delle azioni, che mai penseremo possibili.