Gattino piccolo che barcolla: cosa può significare, come aiutarlo e come agire
Se il nostro gattino piccolo barcolla cosa dobbiamo pensare? Quale può essere il motivo di tale disagio? Come potremmo provvedere a farlo sentire meglio? Ecco qualche informazione utile
Se il nostro piccolo gattino barcolla, dobbiamo preoccuparci? Cosa può significa questa situazione disagiante per lui? Ecco qualche dettaglio che ci aiuta a capire come risolvere al meglio la situazione.
Gattino e equilibrio: come si muove?
Quando decidiamo di prendere un gattino in casa con noi, è importantissimo considerare l’idea che dobbiamo prenderci assolutamente cura di lui al 100%. Soprattutto quando è ancora molto piccolo, ha bisogno di tantissime attenzioni: la nostra vita, almeno i primi giorni, deve girare completamente intorno a lui.
Prima di rispondere alla domanda “perché il gattino piccolo barcolla”, è necessario capire quali sono le fasi della sua vita. Ad esempio, quando il cucciolo inizia a camminare? A che età normalmente diventa un po’ più autonomo nei movimenti?
Già dai primissimi giorni di vita, i gattini riescono a percepire l’istinto di muoversi: questo, però, non significa che già siano pronti per camminare, anzi.
Sicuramente, la figura della mamma è indispensabile. Infatti, è lei che insegna al suo piccolo tutto ciò che serve per vivere in autonomia: come si cammina, come si gioca, come si mangia, come si beve, come si usa la lettiera etc.
Solitamente si deve aspettare circa la terza settimana di vita prima che il gattino piccolo abbia delle zampe abbastanza forti e resistenti da sostenere il peso del corpo. La quarta settimana, poi, sarà quella decisiva: è proprio in questo momento, dunque, che il cucciolo di felino riesce ormai a compiere “lunghe” distanze in completa autonomia.
Alle sei settimane sarà perfettamente in grado di correre e di scegliere come muoversi, quando farlo e dove andare: ormai la sua vita sta diventando davvero indipendente!
Il gatto, già da piccolissimo, ha un equilibrio incredibile: è praticamente impossibile che si sbilanci o perda il senso dell’orientamento, anche fosse solo per brevi periodi momentanei.
Grazie alla presa incredibile delle zampe e ai lunghissimi baffi fatti di vibrisse, il felino è famoso per riuscire a restare sempre in equilibrio e non avere mai alcun tipo di mancanza.
Se allora ci trovassimo di fronte ad un gattino piccolo che barcolla, dovremmo preoccuparci? Quali possono essere i motivi di questo problema che di certo non è “normale”?
Piccolo gattino che barcolla: cosa significa?
Di fronte al piccolo gattino che barcolla, non dovremmo mai temporeggiare. Come abbiamo già sottolineato, quando un cucciolo di felino è ancora molto piccolo, ha davvero una grande necessità di essere seguito.
Il nostro contributo, insieme a quello di mamma-gatto, è fondamentale per far sentire il piccolo a suo agio nell’ambiente in cui si trova e farlo abituare al nuovo habitat.
Osservarlo e imparare a conoscerlo fin dai primissimi mesi è un fattore davvero determinante per la sua salute fisica e mentale e per creare un bellissimo rapporto di amicizia e di rispetto reciproco.
Sapere le sue abitudini di vita, scoprire come si articolano le sue giornate e capire tutte le esigenze di cui necessita sono degli elementi che possono aiutarci anche ad accorgerci che qualcosa non va.
Se durante i suoi primi passi, Micio avesse dei problemi? Se non riuscisse a tenersi perfettamente in equilibrio sulle zampe? Sappiamo che questo non è molto normale per un gatto: allora, dobbiamo provvedere subito ad avvisare il veterinario!
Una bella visita servirà ad inquadrare l’eventuale problema e darci la possibilità di intervenire tempestivamente. Prima si agisce, prima si può migliorare qualunque disagio.
Quali sono i motivi che possono portare un gattino piccolo a barcollare già dai primissimi mesi di vita? Sicuramente, c’è qualcosa nel suo minuscolo organismo che non sta funzionando come dovrebbe: dobbiamo assolutamente scoprire di cosa si tratta.
Sindrome vestibolare: cos’è e quali sono i sintomi
Se il nostro gattino piccolo barcolla, potremmo presupporre la possibile presenza della sindrome vestibolare. Cos’è? Come si sviluppa? Da cosa dipende?
Di fronte alla perdita di equilibrio del gatto, soprattutto quando questo è ancora molto cucciolo, dobbiamo subito chiederci: cosa succede? Probabilmente il sistema vestibolare del felino, ovvero quello che gli permette di controllare l’equilibrio e monitorare il movimento, non funziona a dovere.
Oltre al fatto che il nostro gattino barcolla, potremmo trovarci di fronte ad altri sintomi. Ecco i più comuni:
- testa tenuta spesso inclinata
- camminata in cerchio
- difficoltà a reggersi in piedi
- nistagmo, ovvero anomalo e costante movimento degli occhi che ruotano in orizzontale, in circolo, in verticale
- atassia, ovvero totale scoordinazione
Cause e cura
Da cosa può dipendere tutto ciò? Come abbiamo accennato sopra, il problema sorge a livello di sistema vestibolare. Esso è composto da due componenti: periferica (ovvero quella presente nella parte interna dell’orecchio) e centrale (che ha sede nel cervello).
Ovviamente, ecco da dove sorge l’esigenza imprescindibile di contattare il veterinario: soltanto lui può aiutarci a capire la fonte primaria del problema, canalizzando l’attenzione sul punto di partenza del malfunzionamento.
Se il gatto è ancora molto piccolo, lo sviluppo della sindrome può essere dovuto, molto probabilmente, ad anomalie congenite. Ci sono alcune razze, infatti, come il Persiano, il Siamese o il Sacro di Birmania, che sono particolarmente predisposte alla manifestazione di questa malattia.
Essendoci dunque la possibilità che tutto dipenda da questioni genetiche, in questi casi sarebbe meglio evitare la riproduzione.
Qualora invece si escludessero cause genetiche, altri problemi da cui si può sviluppare tale sindrome possono essere i seguenti:
- malattia infettive o infiammatorie: molto spesso, otiti interne
- peritonite felina
- eventuale presenza di polipi
- allergie a farmaci
- neoplasie
- traumi
Ecco che torna di nuovo un concetto fondamentale: importantissimo è conoscere le abitudini del nostro piccolo amico e stargli molto dietro, andando a tenere sotto controllo ogni suo movimento. Questo sarà sicuramente un buon aiuto per il suo benessere fisico e psichico.
Ovviamente, non è detto che tutto ciò basti a rendere il cucciolo “immune” dalla sindrome vestibolare (come da altre malattie), ma sicuramente è già un passo in avanti per tutelarlo il più possibile.
Purtroppo, a livello veterinario non esiste un test specifico che può confermare la presenza o meno di questa malattia. I medici solitamente si affidano alla sintomatologia, all’esperienza e allo studio. Sapendo quali sono le possibili cause e i conseguenti sintomi, cercano di assemblare i pezzi e dare delle risposte utili.
In base, poi, al tipo di problema che ha causato la sindrome, sarà sempre il veterinario a scegliere quale sia la cura più adatta al nostro specifico gattino cucciolo che barcolla. Non si può, dunque, esplicare una cura che possa valere a livello universale.
Tutto dipende dal motivo che ha portato a tale sviluppo. Ci sono due elementi, dunque, di cui dobbiamo assolutamente fidarci: del nostro istinto e allo stesso tempo del nostro perenne controllo sulla vita del piccolo gattino, e della diagnosi del veterinario che aiuterà a risolvere la situazione nel modo migliore possibile.