I gatti sanno cos’è l’ingiustizia? La sentono?
Nonostante le apparenze, i felini sono molto più empatici di quanto si creda; ma quanto? I gatti sanno cos'è l'ingiustizia e sanno reagire? I dettagli
I gatti sanno cos’è l’ingiustizia? Le nostre palle di pelo alle volte ci sembrano una nostra estensione, tanta è l’empatia che ci accomuna e che sentiamo reciprocamente. Anni di evoluzione a stretto contatto, infatti, hanno permesso di ridurre il gap comunicativo (inevitabile tra due specie così diverse). Capita, però, che qualcosa ci sfugga ancora e contribuisca mantenere quell’alone di mistero che gravita al nostro adorato Miao, quel non so che che lo rende selvatico e rispettabile.
Il nostro fine, però, è sempre quello di conoscerlo il più a fondo possibile, così da poter rispondere ai suoi bisogni e nel miglior modo possibile. La psiche del nostro amico a quattro zampe è complessa, ma l’amore che ci lega a lui ci permetterà di superare qualsiasi distanza.
Uno sguardo d’insieme
I gatti sanno cos’è l’ingiustizia oppure no? La nostra piccola palla di pelo se assiste a un comportamento sbagliato verso sé o verso gli altri è in grado di riconoscerlo, oppure non ha bene idea e reagisce solo all’istinto provocato dalla paura?
Le espressioni che assume a volte sono chiarissime, altre invece possono essere scambiate per qualcos’altro. A trarre in inganno è la tendenza ad antropomorfizzare che abbiamo noi bipedi. A leggere gli atteggiamenti dei gatti nella stessa maniera con cui leggiamo i nostri. Spesso questo si rivela un errore.
Esistono differenti scuole di pensiero in merito, ma vi è una teoria maggiormente accreditata. Le nostre piccole palle di pelo pare che siano in grado di captare tutto quello che succede attorno a loro, sicuramente molto meglio di noi.
La sensibilità nascosta di Miao
In parole povere, tutti i felini sarebbero nelle condizioni di comprendere cosa gli sta accadendo davanti ai propri occhi, sia che ne siano testimoni o diretti interessati. La sensibilità, poi, complica tutto il quadro. Ci vuole poco a traumatizzare un gatto e tanto a fargli superare gli effetti del danno subito. Non dimentichiamo che siamo di fronte a un animale abitudinario, che si destabilizza di fronte a qualsiasi cambiamento, pratico e relazionale.
Per esempio, Miao non capirà mai il motivo per cui coloro che considerava famiglia lo hanno abbandonato sulla strada. Se lo domanderà per il resto della vita e ne farà pagare le conseguenze a chi lo adotterà in seguito. Una parte di sé non riuscirà mai più a fidarsi regolarmente.
Una precisazione è d’obbligo però. Non sono tutti i contesti in cui la nostra piccola palla di pelo è facilitata a comprendere. Quanto sinora detto non significa che il felino sia in grado di fiutare un comportamento sbagliato a prima vista. Secondo l’opinione degli esperti in materia, infatti, la percezione corretta avviene solo se la persona responsabile della cattiveria ha adottato un comportamento che lo ha fatto insospettire.
Miao capisce tutto?
I gatti sanno cos’è l’ingiustizia? Sebbene questa domanda abbia interessato appassionati di animali e non, e acceso dibattiti che ancora oggi non si sono esauriti del tutto, in conclusione sembra che si sia arrivati a un punto.
La risposta definitiva sembrerebbe essere affermativa. In sostanza, pare che il nostro amico a quattro zampe sia in grado di captare qualsiasi tipo di sentimento umano, anche la cattiveria. A tal proposito, potrebbe essere interessante saperne di più su come i gatti siano in grado di percepire le emozioni.
Addirittura, c’è chi crede che la nostra palla di pelo sia capace di leggere la paura negli occhi degli altri, a maggior ragione le ingiustizie. Insomma, chi dice che al gatto manca solo la parola non esagera. Per il resto è un ottimo compagno di viaggio e ci dimostra sempre di essere sulla nostra stessa lunghezza d’onda, nonostante le apparenze possano ingannare. Oltretutto, i gatti sono pure in grado di percepire l’inganno. Insomma si dimostrano un’ottima spalla quando c’è da difendersi.
Non lo innervosiamo
Il felino capisce tutto e i gli aspetti che gli consentono di percepire se la persona che si ritrova di fronte è buona o ingiusta sono tanti. La sua sensibilità è strettamente correlata al tipo di trattamento che riceve. Dunque, se non vogliamo passare guai seri, non manchiamo di rispetto a Miao e alle persone a cui lui vuole bene. Anche se è piccolino sa come difendersi.
L’aggressività possessiva del gatto, infatti, soprattutto se pensa di essere nel giusto e di dover difendere casa propria, è proverbiale. A nessuno auguriamo di trovarsi sul suo cammino, se pensa di aver subito un torto e crede che di aver individuato il responsabile. Non gliela farà passare liscia, possiamo esserne sicuri.
Qual è la ratio
I gatti sanno cos’è l’ingiustizia e anche come difendersi da qualcuno che ha fatto loro un torto. Un modo con cui le nostre piccole palle di pelo riescono a percepire cosa gli sta accadendo intorno e se stanno subendo un torto è il paragone. Infatti, usano come metro di giudizio il trattamento che ricevono da coloro i quali gli vogliono bene e a cui loro vogliono bene.
Comprendono perfettamente se vengono trattati con affetto, aria di sufficienza o cattiveria e fanno un parallelismo con quello che osservano durante le loro giornate. Se Miao ha la fortuna di vivere in un ambiente sereno e confortevole, uno diametralmente opposto lo metterà in allarme e sulla difensiva. Non sempre però è possibile per il felino riuscire a riconoscere se la persona che ha davanti sia il responsabile di azioni ingiuste. Secondo il parere dei ricercatori, è possibile soltanto a precise condizioni. A dover scattare è il sospetto.
Altre teorie
Se quella appena descritta è la teoria più accreditata tra gli esperti, tuttavia ce ne sono altre. La seconda si basa sull’idea che la nostra palla di pelo abbia una sorta di sesto senso per captare le cattive intenzioni e le ingiustizie da parte di bipedi e quadrupedi. C’è una vocina interna che gli suggerisce cosa sta succedendo intorno a lui.
Al di là di ciò che pensano gli scienziati, dobbiamo tenere conto di quale sia la nostra esperienza personale con il nostro amico a quattro zampe. Ci sono moltissimi proprietari pronti a testimoniare che alla loro piccola palla di pelo lo manchi solo la parola.