Gatti ed errori: i più comuni commessi dai proprietari inesperti
Parliamo di gatti ed errori, un'accoppiata non molto vincente: ecco quali sono tutte le cose da non fare con i nostri amici a quattro zampe. I dettagli
L’accoppiata gatti ed errori, ovviamente, non è certo delle migliori. Quando adottiamo un amico a quattro zampe, infatti, oltre il gesto di indubbia ed estrema generosità, dobbiamo considerare anche una serie di responsabilità a cui andiamo incontro. Il nostro adorato Miao non è un peluche da lasciare in un angolo quando siamo troppo stanchi o impegnati, è un essere vivente che ha bisogno di essere seguito e aiutato quando si trova in difficoltà.
Se noi lo conosciamo poco e non sappiamo come interagire correttamente con lui, diventiamo il suo primo problema e questo non va certo bene. Se siamo alla prima esperienza – oltre alle visite di controllo dal veterinario, le eventuali vaccinazioni e l’applicazione regolare dell’antiparassitario – il nostro consiglio è quello di rivolgersi a un etologo certificato ed esperto in comportamento felino.
Uno sguardo di insieme
Visto che l’argomento della nostra analisi è: gatti ed errori, vale la pena precisare che ci sono alcuni tipici sbagli che noi bipedi tendiamo a commettere quando si tratta del nostro amico a quattro zampe. Partiamo subito da una precisazione che è fondamentale: Miao non è Fido e ci sono un sacco di falsi miti da sfatare sui gatti.
Se l’idea è di prendere un felino – magari perché così non lo dobbiamo portare a fare le passeggiate quotidiane per i bisogni – e di trattarlo come fosse un cane, si sta commettendo il primo grave errore. Attenzione quindi, per fare un esempio, alle carezze e alle coccole in eccesso. Miao è capace di dimostrare amore, e ha voglia di riceverlo, ma con modalità e tempi decisamente diversi.
I cani sono animali che potrebbero farsi accarezzare tutto il giorno, i gatti no. Certo, amano le carezze, ma solo quando vogliono loro. Se esagerate, le vostre attenzioni potrebbero diventare per loro una fonte di stress.
La mancanza di attenzioni
Non dobbiamo commettere l’errore opposto, quello di credere che la nostra palla di pelo sia totalmente indifferente e non abbia bisogno di sentire vicino a sé la nostra presenza. Non è affatto così: Miao ricerca le nostre attenzioni e ha bisogno di essere coccolato e accudito.
Tra gli errori più comuni con i nostri adorati amici a quattro zampe c’è la credenza diffusa che l’indipendenza cammini a braccetto con il menefreghismo. Niente di più sbagliato. In medio stat virtus, insomma. Bisogna prendersi cura di Miao, ma rispettando la sua natura e i suoi desideri/bisogni.
Evitiamo le invasioni di campo
Tra le cose da evitare c’è sicuramente la tendenza a invadere il territorio del nostro amico a quattro zampe. Si tratta di un animale estremamente abitudinario e metodico. Ama l’ozio e il relax, ma anche gli stimoli e l’avventura. Il nostro obiettivo è sempre quello di fare in modo che incanali correttamente le proprie energie e che mantenga un certo equilibrio psicofisico.
Tutto questo e il fatto che siamo di fronte a un essere vivente estremamente territoriale, ci deve portare a definire dei confini e a rispettarli, sia in un senso che in un altro. Un consiglio è quello di creare una zona solo per Miao, in cui si senta al sicuro e che possa scegliere quando si sente in difficoltà. Anche il kennel può essere funzionale allo scopo. A tal proposito protrebbe tornare utile sapere come fare in modo che il gatto si abitui al trasportino.
In quest’ottica, dobbiamo fare anche molta attenzione, quindi, a un eventuale nuovo ingresso in casa, che potrebbe compromettere la stabilità del felino ‘anziano’, Miao I per intendersi. Se siamo intenzionati ad allargare la famiglia dei pelosi, può essere importante sapere come fare le presentazioni fra il veterano e la new entry.
Niente rumori molesti
Tra i nostri comportamenti che i gatti registrano come errori e, che danno loro particolarmente fastidio, c’è certamente il chiasso. L’udito della nostra piccola palla di pelo, infatti, è entremamente sviluppato, riesce a sentire suoni che si avvicinano molto a quelli che è capace di percepire il pipistrello. Ecco allora che, se alziamo troppo il volume del televisore o dello stereo, vedremo il nostro adorato Miao andarsi a rintanare in un luogo lontano dalla fonte.
È anche alla base di questa caratteristica che Miao non sopporta i fuochi di artificio o il passaggio di un’ambulanza a sirene spiegate. Quello che sentiamo noi, in confronto, è nulla rispetto alle straordinarie capacità del felino. A tal proposito, per evitare di commettere degli sbagli e non centrare l’obiettivo (rilassare il gatto) ecco qual è la musica che piace ai gatti e perché.
Dove si può toccare il gatto
Gatti ed errori camminano a braccetto, quando chi li ha adottati non ha chiara la loro forma mentis e le loro caratteristiche. Posto che non è vero che Miao non voglia mai ricevere coccole e attenzioni, dobbiamo però imparare a capire dove preferisce che le concentriamo. Ci sono delle zone del corpo dei felini che sono troppo sensibili e off limits. Per quanto ci sia una linea guida, ogni esemplare ha poi le proprie caratteristiche. Solo con l’osservazione e la convivenza a stretto contatto le possiamo conoscere e sapere come interpretare al meglio il linguaggio non verbale di Miao.
Di conseguenza, è importante il modo in cui decidiamo di approcciarci al nostro amico a quattro zampe: si parla di intensità e frequenza delle carezze, per esempio. La nostra palla di pelo, per quanto possa essere socievole e ben disposta a ricevere attenzioni, non sopporterà mai di essere carezzata contropelo.
Anche la pancia, in genere, è un’area che è meglio non considerare. Miao predilige la collottola, il collo, la testa e il dorso, a patto però che non siamo troppo irruenti e invadenti. Non dimentichiamo che le nostre dimensioni e la nostra forza non possono essere quelle del gatto, che ha una percezione dell’ambiente che lo circonda totalmente a sé.
Esporre questa parte del corpo, infatti, li fa sentire vulnerabili e indifesi. Quindi, anche se può venirci spontaneo accarezzare un gatto sulla pancia, sappiate che non lo amano affatto.
I viaggi
Proprio perché il nostro amico a quattro zampe ama la routine e le abitudini, organizzare un viaggio in sua compagnia, o un trasloco, non è tra le cose più semplici. Avverte certe esperienze come destabilizzanti, lo spaventano e gli causano una buona dose di ansia e stress.
A meno che Miao non sia un’eccezione che conferma la regola e adora fare le passeggiate al guinzaglio come il Maine Coon, evitiamo di introdurre troppe novità nella sua vita metodica. Ai trasferimenti non rinunciamo proprio se sono indispensabili e, comunque, pensiamoci per tempo e prepariamo la nostra piccola palla di pelo al cambiamento. A tal proposito potrebbe tornare utile sapere come gestire l’ansia nel gatto.