Come curare l’ansia del gatto? Sette rimedi che possono farlo stare meglio
Il benessere di Miao è prioritario, ecco perché è importante sapere come curare l'ansia del gatto e quando ricorrere al supporto del veterinario
Miao è un animale molto abitudinario, se nell’ultimo periodo abbiamo notato dei mutamenti nell’atteggiamento, potrebbe interessarci come curare l’ansia del gatto. Un disturbo che non va assolutamente sottovalutato.
In primis, dobbiamo certamente imparare a interpretare il linguaggio del corpo. Un obiettivo più facile da raggiungere quando instauriamo un rapporto bipede-quadrupede profondo.
Possibili cause
Per sapere come curare l’ansia del gatto dobbiamo prima di tutto riconoscerla. Tra le cause scatenanti potrebbe esserci l’arrivo di una new entry in famiglia, la lettiera diversa, l’assenza del proprio compagno di avventure umano o anche semplicemente un trasloco.
Tutto ha una maggiore o minore incidenza anche in base all’età, e può avere delle ripercussioni serie sull’equilibrio psicofisico del nostro amico a quattro zampe. Lo stress non solo è spiacevole per il nostro adorato Miao e per noi, che vorremmo vederlo sempre allegro e in salute, ma può anche abbassare le difese immunitarie, aumentando l’infiammazione e inducendolo ad atteggiamenti ossessivi. Tra questi l’estrema cura del mantello o l’aggressività possessiva.
I sintomi più frequenti
Lo abbiamo già detto: Miao ci lancia dei segnali, lo fa lui con il suo comportamento e lo fa il suo corpo con una serie di campanelli di allarme. Tra questi troviamo:
- Mutamenti della minzione;
- Cura maniacale della pelliccia;
- Episodi di diarrea;
- Pipì e popò fuori dalla lettiera;
- Lamenti e miagolii frequenti;
- Irrequietezza;
- Riservatezza;
- Cambiamenti nell’appetito.
Se notiamo uno o più di questi segnali, chiediamo il supporto del veterinario di fiducia, che conosce anche eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza per avere un quadro completo della situazione. Una volta escluse cause organiche, in base alle condizioni della nostra piccola palla di pelo, ci dirà qual è la terapia più adeguata e se è opportuno rivolgersi a un comportamentista certificato.
Abbassiamo il volume della musica
Una volta giunti alla diagnosi e individuata la fonte, ecco che possiamo capire come curare l’ansia del gatto. Tra le possibili soluzioni ce n’è una legata all’udito estremamente sviluppato del nostro amico a quattro zampe. Ecco quindi che il volume troppo alto dello stereo o del televisore possono causargli nervosismo. La soluzione è presto detta e anche abbastanza ovvia.
Lo stesso vale per i fuochi d’artificio o i temporali. In questo caso portiamolo in una zona tranquilla della casa, meglio se ha già un rifugio, un luogo dove si senta al sicuro e protetto. Lo aiuterà ad affrontare meglio le sue paure, fino a quando la fonte di stress non sarà passata.
Diamogli amore e attenzioni
Nonostante qualcuno possa dire che i felini sono indipendenti e solitari, non dimentichiamo che invece hanno bisogno di sentire la vicinanza e l’affetto di chi considerano famiglia. Ci sono dei casi, però, in cui il livello di preoccupazione è tale da essere maggiormente indicato lasciarli stare.
Questo soprattutto se notiamo un allontanamento, la coda che si agita e se Miao dovesse soffiare. Cerchiamo quindi di rendere maggiormente confortevole il nascondiglio solito e aspettiamo che sia lui a cercarci.
Serenità è la parola d’ordine
L’atmosfera che si respira in casa incide molto sull’umore di chi la abita, amico a quattro zampe compreso. Come possiamo curare l’ansia del gatto? cercando di mantenere sempre la tranquillità e la serenità all’interno delle mura domestiche.
Inoltre, se apportiamo alcuni cambiamenti, non dimentichiamo le esigenze della nostra piccola palla di pelo. Tutto va fatto gradualmente.
Niente urla
I felini non conoscono il principio che regola la punizione o il rimprovero. Non riesce a comprendere la connessione che può esserci tra un rumore forte come l’urlo e il loro comportamento sbagliato. Se cerchiamo di educare il gatto teniamo conto anche di questo aspetto e avvaliamoci di un addestratore esperto per evitare ansie e stress inutili.
Sono molto più efficaci i rinforzi positivi quando Miao si comporta bene, rispetto ai rimproveri. Il tiragraffi inoltre può alleviare i motivi di nervosismo e alleviare lo stato d’animo se ormai è presente.
Giochi e stimoli
Come tutti, anche i gatti hanno bisogno di incanalare correttamente le proprie energie. Ha necessità di essere stimolato mentalmente e, se vive solo ed esclusivamente in casa, di avere riproduzioni del mondo esterno. Ecco perché il tiragraffi somiglia a un albero o i percorsi cognitivi da appendere alla parete richiamano un po’ quelli dei boschi.
Non dimentichiamo mai che abbiamo a che fare con animali che nascono predatori. Devono espellere l’energia nociva e sfogare gli ormoni dello stress con l’esercizio fisico. Inoltre, troviamo altre maniere per intrattenere il nostro amico a quattro zampe. Potremmo installare una mangiatoia per uccelli in giardino o un acquario che lo tenga impegnato a guardare i pesci.
Niente competizione
Il rapporto tra due o più felini non sempre è facile da gestire e fila liscio come l’olio. Potrebbero entrare in conflitto per via del cibo e dell’acqua, nascere gelosie e motivi di scontro. Come possiamo curare l’ansia del gatto? Riducendo al minimo episodi del genere, evitando che si presentino i motivi che potrebbero scatenare vere e proprie faide.
In questa ottica, è meglio che ogni esemplare abbia la propria lettiera, sempre pulita e in ordine. Lo stesso vale per le ciotole che contengono la pappa e l’acqua: non devono avere motivi che li portino a litigare.
Inoltre, se hanno la fortuna di poter usufruire di un giardino o di un ambiente all’aria aperta, facciamo in modo che non possano esserci intrusioni di parte di animali randagi che rischino di minare lo status quo o che diano questa impressione alla nostra piccola palla di pelo che vuole tenere la casa e chi la abita tutti per sé.
Il potere dei feromoni
Valutiamo l’ipotesi di utilizzare i feromoni felini per aiutare il tuo micio a sentirsi al sicuro. Si tratta del rilascio chimico di sostanze che i felini rilasciano naturalmente per mandare dei segnali ai propri simili.
In commercio esistono diverse modalità di diffusione nell’ambiente e differenti marche. Si tratta di qualcosa che solo Miao può percepire e che, in genere, ha un potere rilassante.
E degli integratori
Sia nel caso dei feromoni che degli integratori, non affidiamoci al fai da te. Prima aspettiamo il nulla osta da parte del veterinario di fiducia che potrebbe rilevare la presenza di effetti collaterali che noi non conosciamo.
Tra gli integratori, troviamo il nutraceutico, un integratore alimentare che svolge un’azione analoga a quella dei farmaci ma che risulta essre più sicuro e con meno controindicazioni. Il principio attivo deriva dalle proteine del latte e agisce nella stessa area del cervello del Diazepam. Non è necessaria la prescrizione ma, come già detto, è meglio avere il benestare dello specialista e non improvvisare.
Il parere del veterinario
Chiediamo al veterinario come curare l’ansia del gatto, se è necessario ricorrere alla somministrazione di psicofarmaci o se ci sono altri rimedi meno invasivi. Se Miao è talmente stressato da sembrare costantemente malato, lo specialista potrebbe pensare di prescrivere una medicina per aiutarlo a vivere con meno difficoltà una situazione certamente pesante da affrontare.
In commercio ci sono diversi principi attivi – tra cui il diazepam, la amitriptilina e la fluoxetina. Sarà lui a stabilire cos’è meglio per la nostra piccola palla di pelo. Inoltre, nessuna di queste medicine è stata testata e approvata sui gatti, perché il produttore non ha provveduto alle prove di laboratorio necessarie. Nonostante ciò, però, gli specialisti hanno una quantità di dati in merito, che permetta loro di garantire un uso responsabile anche sui felini.