Gatto polidattile, che cosa significa questo termine e che particolarità ha questo micio
Avete mai sentito parlare del gatto polidattile? Niente paura, non è nulla di grave, si tratta semplicemente di un micio che ha più dita rispetto agli altri gatti!
I gatti polidattili sono chiamati così perché nascono affetti dalla cosiddetta polidattilia, un difetto genetico ereditario che in realtà può sorgere anche negli esemplari di altre specie animali come i topi, alcuni roditori e persino in noi esseri umani.
Questa particolare condizione da sempre suscita non poca curiosità e anzi in passato il gatto polidattile non era proprio visto di buon occhio.
Pensate che nel Medioevo non solo i gatti neri ma anche quelli che nascevano con più dita erano considerati “amici” delle streghe e per questo, purtroppo, venivano eliminati sistematicamente.
Ma credenze popolari a parte, la polidattilia è una condizione piuttosto frequente nei nostri piccoli felini domestici e ha un’incidenza di circa il 40%.
Cerchiamo di capire perché un gatto polidattile è tanto speciale e quali sono le caratteristiche che lo rendono tanto diverso dagli altri gatti.
Gatto polidattile: cosa significa
Un gatto polidattile è un micio nato con una condizione genetica chiamata polidattilia, dal greco anico polys, cioè “molto”, e daktylos, che significa “dito”.
Si tratta di una vera e propria anomalia genetica, conosciuta anche con il termine iperdattilia, che provoca una crescita anomala delle dita rispetto al normale numero presente in ogni specie.
Non riguarda soltanto i gatti ma è tipica di moltissime specie animali come i roditori ma anche gli stessi esseri umani, che possono nascere con più dita nei piedi e nelle mani rispetto alle canoniche 5 per arto.
I gatti hanno generalmente 18 dita, divise tra 5 nelle zampe anteriori e 4 per ogni zampa posteriore, mentre i cuscinetti sono 24 (di più rispetto alle dita).
Quel ditino in eccesso che si trova nelle zampe anteriori viene chiamato volgarmente sperone e lo possiedono tutti i gatti sani.
L’anomalia si verifica quando i gatti nascono con più di 18 dita e possono arrivare ad avere 7 dita per ogni zampa. Tuttavia di solito le dita delle zampe anteriori sono sempre di più rispetto a quelle delle zampe posteriori.
L’anomalia genetica che caratterizza il gatto polidattile è ereditaria. Significa cioè che questo micio speciale eredita un gene dominante che lo fa nascere con più dita.
Ecco perché se un gatto polidattile si accoppia con un gatto normale c’è il 50% di possibilità che nella cucciolata nascano gattini con più di 18 dita.
Polidattilia: c’è da preoccuparsi per il micio?
Avete mai provato a contare per bene le dita del vostro adorato micio? Spesso nemmeno ci accorgiamo che il gatto è polidattile finché non controlliamo con attenzione.
Quindi se vi state chiedendo se in qualche modo la polidattilia possa causare dei problemi di salute al gatto la risposta è no!
Questa particolare anomalia genetica non è altro che un “difetto”, e non possiamo considerarla una vera e propria malattia perché di fatto non causa danni alla salute del nostro micio.
Un gatto polidattile si muove, cammina e salta esattamente come gli altri gatti e non ha alcuna difficoltà a svolgere le normali attività quotidiane.
Soltanto all’inizio, quando è cucciolo, potrebbe avere qualche problema nel gestire i movimenti e soprattutto l’equilibrio, assumendo una postura scorretta rispetto a quella “standard”.
Ma è tutta una questione di abitudine. In fondo la conformazione delle zampe rende i gatti polidattili dotati quasi di pollice opponibile, caratteristiche che può tornargli molto utile per acciuffare oggetti (e prede).
L’unico inconveniente per un gatto polidattile è che queste dita in più tendono a incarnirsi più facilmente e di conseguenza sono maggiormente predisposte a infezioni.
Ecco perché dobbiamo sempre controllarle e verificare che non vi siano tagli o lesioni. Per scongiurare qualsiasi problema sarebbe opportuno accorciarle con un tagliaunghie o, se non siamo molto pratici, rivolgerci a un professionista che lo sappia fare.
Ipoplasia radiale felina
C’è un caso piuttosto raro che in genere è associato alla polidattilia: l’ipoplasia radiale felina, un’altra malformazione che fa crescere più dita al gatto.
Non dobbiamo confonderla, però, con la polidattilia perché come abbiamo visto questa non è invalidante per il micio e, anzi, gli dona più presa anche sulle superfici difficili.
L’ipoplasia radiale felina, invece, può essere davvero molto dannosa per la salute del nostro gatto perché provoca lo sviluppo di dita in più rispetto al normale numero, ma queste crescono in aggiunta alle normali dita del gatto.
In questo modo non abbiamo semplicemente un gatto polidattile a cui crescono 5 dita nelle zampe anteriori, ma un micio con una zampa deformata che nel tempo può peggiorare e causare gravi problemi di postura e movimento.
Gatto polidattile: esiste una predisposizione genetica?
La polidattilia è una condizione genetica ereditaria e non possiamo prevedere in alcun modo se in una cucciolata possano nascere dei gattini polidattili.
A meno che non sappiamo con certezza che il papà o la mamma sono nati con più dita e allora abbiamo il 50% di possibilità che i gattini nascano così.
Il gatto polidattile è un micio davvero speciale che nel corso dei secoli ha sempre suscitato un grande fascino sia dal punto di vista delle credenze popolari sia da quello strettamente scientifico.
Storia e credenze popolari
Secondo gli studi più recenti questa piccola anomalia si verifica maggiormente in alcune razze feline rispetto ad altre. In particolare è stato appurato che la polidattilia è strettamente legata alla posizione geografica di provenienza di alcune razze.
Ecco perché quelle in cui la polidattilia è tipica sono razze feline provenienti dal sud-ovest dell’Inghilterra, dal Galles e dalla costa orientale degli Stati Uniti d’America, ma anche dal continente asiatico.
Qui in Europa, invece, il gatto polidattile è una vera rarità ma questo fatto non dipende da una questione puramente genetica, bensì da una pagina buia della storia dei nostri amati felini.
Nel Medioevo, infatti, erano diffuse parecchie credenze che associavano i gatti alle forze del male e proprio i gatti polidattili erano considerati i prediletti dalle streghe.
Così l’Inquisizione non solo bruciava le streghe sul rogo ma invitava la popolazione a uccidere i gatti neri o quelli che nascevano con più dita.
Al contrario gli Inglesi credevano che il gatto polidattile fosse un vero e proprio portafortuna e fino a dopo le guerre napoleoniche i marinai imbarcavano questi particolari esemplari sulle loro navi come buon auspicio.
Ecco perché i gatti polidattili sono così diffusi nel Regno Unito e negli USA. A questo dobbiamo aggiungere che alcuni allevatori iniziarono a selezionare delle razze con questa particolare anomalia e oggi, infatti, gatti come il Maine Coon nascono con il gene della polidattilia!
Gatto polidattile: qualche curiosità
Ancora oggi a distanza di anni (anzi secoli) gli allevatori continuano a discutere di gatti polidattili e selezione delle razze.
Alcuni di essi non ritengono giusto selezionare degli esemplari con questa anomalia genetica mentre altri spingono proprio in questa direzione.
Qualunque sia la posizione degli allevatori, di certo un gatto polidattile è un micio con una marcia in più e lo sapeva bene anche uno degli scrittori più amati di sempre: Ernest Hemingway era letteralmente innamorato dei gatti polidattili!
Lo scrittore aveva una gatta di nome Snow White (ovvero “Biancaneve”) che, alla sua morte, rimase a vivere lì nella sua casa.
La bella gattina polidattile in breve tempo diede vita a una vera e propria colonia di gatti con questa particolare caratteristica e ancora oggi è possibile visitare questa casa-museo e ammirare i piccoli felini che la abitano.