Perché il gatto annusa il nostro naso, spesso e volentieri?
Spesso ci chiediamo perché il gatto annusa il nostro naso e non sappiamo darci una risposta. Un comportamento che intenerisce tremendamente
Perché il gatto annusa il nostro naso? Una domanda che ci poniamo non di rado e che nasce da un approccio al quale il nostro adorato Miao ci ha oramai abituati. D’altronde i gatti hanno un senso dell’olfatto molto sviluppato e con circa 67 milioni di cellule olfattive attraverso cui cercano di recepire informazioni, di trasmetterci il loro stato d’animo o comunque di dirci qualcosa.
Non potendo parlare, i gatti comunicano con i loro sensi e il naso in quest’ottica costituisce un interlocutore privilegiato. Non sempre, tuttavia, i loro input arrivano a destinazione. Gli esseri umani infatti – utilizzando altri strumenti per esprimere bisogni, sensazioni, emozioni – non sempre riescono a cogliere quello che i nostri amici a quattro zampe intendono ‘dirci’. Fare attenzione alle espressioni del naso, se così vogliamo definirle, e capire perché Miao annusa il nostro può rivelarsi particolarmente interessante.
L’olfatto sviluppato di Micio
Nel percorso che ci porterà a scoprire perché il gatto annusa il nostro naso, bisogna sottolineare che, pur non essendo segugi da tartufo, i felini sono in possesso di un olfatto tutt’altro che banale, molto più sviluppato di quello degli esseri umani. Come detto in precedenza, circa 67 milioni di recettori olfattivi. Magari non sarà paragonabile a quello dei cani, tuttavia Micio lo usa per raccogliere informazioni provenienti dall’ambiente che lo circonda e da chi lo frequenta.
Tra gli aspetti che i gatti tengono sotto controllo attraverso l’utilizzo del loro naso c’è la percezione del territorio che consente loro di distinguere una zona familiare da altree poi, come già detto, il riconoscimento di diversi esemplari animali o umani.
Di conseguenza, per un micetto non è affatto un problema riuscire a riconoscere l’odore di casa e quello del padrone. Quindi, anche del suo naso. Peraltro, senza grandi difficoltà. Abbiamo un profumo unico per le nostre tenere palle di pelo e funge da strumento per riconoscerci e dedicarci il loro amore.
Il naso serve a fare amicizia
Il naso come forma di comunicazione, come elemento per recepire informazioni e anche come strumento per fare amicizia. Sì, proprio così. Infatti l’olfatto serve alle nostre piccole palle di pelo come estensore di comportamenti affettivi che si manifestano, comunque con estrema gradualità e prudenza. Tutto e subito se parliamo dei felini è un modo di fare che possiamo tranquillamente accantonare.
Prima di intraprendere una relazione amicale, in non pochi casi, i mici utilizzano l’olfatto anche per analizzare i feromoni presenti nell’aria. Questo comportamento che può alla prima vista apparire bizzarro, ma in realtà risulta molto importante per i nostri piccoli amici a quattro zampe, si verifica quando il gatto apre la bocca e, mostrando i denti, fa sì che i composti volatili e non volatili raggiungano l’organo vomero-nasale per iniziare questa particolare ispezione a tutto campo.
Come si accennava in precedenza, questo è un tipo di atteggiamento che rientra all’interno di precisi modelli di approccio affettivo. Recepire, annusare e interpretare fa parte dei comportamenti tipici di Miao, sia con gli esseri umani che con altri esemplari. Non a caso, quando alcuni mici entrano in contatto tra loro, che tra le prime cose che fanno vi è quella di annusarsi il naso, la bocca, l’ano e in alcuni casi persino il manto. Una forma di conoscenza, in buona sostanza.
Il gatto è un animale “politico”
Per comprendere perché il gatto annusa il nostro naso, potrebbe rivelarsi opportuno scomodare Aristotele. Il filosofo greco, infatti, definiva l’uomo “zoonpolitikon”, ovvero animale politico nel senso di bisognoso di relazioni all’interno della polis, della città. Per i gatti, pur facendo le dovute proporzioni e i dovuti distinguo, funziona più o meno alla stessa maniera.
L’interazione sociale, infatti, è tra i fattori più importanti per i felini, soprattutto per quelli domestici che vivono in un ambiente certamente più piccolo rispetto al mondo esterno. Avere relazioni, il quadro chiaro sull’ambiente circostante, sentire a naso con chi hanno a che fare può influire in maniera determinante sul loro benessere e sulle loro emozioni.
In questo senso si lasciano guidare in modo assolutamente fidato dal loro olfatto. Annusare, odorare, studiare per poi tirare le somme. In soldoni, il modus operandi di Micio è questo. Per familiarizzare, costruire delle basi sicure e avere dei riferimenti. Insomma, un modo per costruire una propria stabilità. D’altronde lo sappiamo: meno sorprese possibili quando abbiamo a che fare con dei gatti.
Se annusano il naso ci vogliono bene
E arriviamo alla soluzione dell’arcano: quando i gatti annusano il nostro naso vuol dire che ci stanno salutando amichevolmente, che sono felici di condividere il loro spazio e il loro tempo con noi e che la nostra presenza non costituisce per loro un disturbo. In altre parole, ci stanno dicendo che ci vogliono bene. Nulla di meno, nulla di più. Per cui va considerato come un modo di fare assolutamente costruttivo, positivo, un modo per rinsaldare la loro relazione con noi.
Se poi Miao, di sua spontanea volontà, decide di accomodarsi accanto a noi, magari mordendoci delicatamente un dito e iniziando a fare le fusa, se non siamo in uno stato di adorazione poco ci manca. Occhio a non avere atteggiamenti bruschi specialmente in questi casi.
Non abbassiamo la guardia
L’idillio così faticosamente costruito potrebbe svanire nel giro di poco. Il gatto si concede “effusioni” soltanto quando si sente effettivamente a proprio agio. Durante questo atto di socializzazione il nostro amico a quattro zampe potrebbe anche dare evidenza del proprio stato di benessere con alcune movenze particolari, come il tenere le orecchie sollevate e rilassate, la bocca aperta, i baffi rilassati e la coda sollevata.
Il suo incedere, se si trova in piedi e ci sta seguendo da qualche altra parte della casa, potrebbe essere particolarmente felpato. Sapere interpretare il linguaggio del corpo, allora, come sempre, si rivela un’abilità non di poco conto.
Non solo il naso: annusano tutto
Svelato perché il gatto annusa il nostro naso, bisogna ricordare che Micio non si limita solamente a questo. Potrebbe annusarci la bocca o le orecchie, persino la fronte. Annusare la faccia è un modo per entrare via via sempre più in sintonia, per immagazzinare informazioni su di noi così da riconoscerci in un battibaleno e in qualsiasi situazione.
E poi, come sappiamo, il gatto annusa praticamente tutto quello che si trova davanti: da un piatto ancora dalla lavare alla cesta dei panni sporchi, dal tavolo appena pulito alla dispensa dove teniamo snack dolci e salati, dal ripostiglio dove sono conservate le sue provviste a una sedia dove sino a poco tempo prima è stato seduto qualcuno che ci è venuto a trovare.
Un radar
Per il gatto il naso è una sorta di radar, attivo 24 ore su 24, sette giorni su sette per 365 giorni all’anno. A determinare questo suo comportamento anche una vista che funziona in modo molto diverso dalla nostra. In termini di qualità, essa risulta peggiore alla nostra quando bisogna mettere a fuoco gli oggetti da vicino, tuttavia sono dotati di un campo visivo decisamente più ampio rispetto a noi.
Oltre a non avere particolari problemi a vedere, e di conseguenza a muoversi, al buio. Falso mito, a tal proposito, è quello secondo il quale i gatti vedrebbero tutto in bianco e nero. Non è così, anche se i colori che riescono a vedere non sono tantissimi. E allora spazio all’olfatto: abbiamo un profumo unico per le nostre tenere palle di pelo e funge da strumento per riconoscerci col naso e dedicarci il loro amore.