Gatto anziano castrato: come comportarsi, problemi comuni e come aiutarlo

Un gatto anziano può essere castrato (o sterilizzato) come un esemplare giovane? Ed è vero che cambia il suo comportamento?

La sterilizzazione e la castrazione sono due procedure sostanzialmente differenti, ma che portano l’animale a modificare (almeno in parte) il suo comportamento. Ma se il gatto castrato è anziano cambia qualcosa?

Dobbiamo considerare che essenzialmente, dopo l’intervento, i cambiamenti sono dovuti soprattutto alla produzione di ormoni sessuali e al metabolismo. E sì, in queste condizioni è naturale che si debba prestare attenzione a tali cambiamenti.

Vediamo insieme cosa sapere su un gatto anziano castrato, quali sono questi cambiamenti visibili (e non) e come dobbiamo comportarci per farlo stare bene.

Indice

Gatto castrato, come influisce l’età

gatto arancione

Bisogna intanto fare una distinzione per quanto riguarda i gatti sterilizzati prima e dopo l’inizio della pubertà. Gli esemplari che non hanno raggiunto la pubertà (specialmente maschi) non manifestano determinati comportamenti, che potrebbero risultare fastidiosi agli occhi dell’uomo e che sono guidati inizialmente dalla produzione di ormoni sessuali.

Uno di questi, nel caso del gatto maschio, è marcare il territorio spruzzando urina. Se il gatto viene sterilizzato prima della comparsa di tale comportamento, da adulto o anziano non acquisirà mai l’abitudine di fare pipì per segnare il territorio. È invece possibile che, nonostante questa abitudine sia inizialmente causata dalla produzione ormonale, nei gatti sterilizzati post pubertà resti (ma non sempre) l’istinto di marcare il territorio come frutto di abitudine acquisita col tempo.

È sicuro castrare (o sterilizzare) un gatto anziano?

gatto anziano

Sicuramente vi starete domandando perché mai parliamo di castrazione (o sterilizzazione) riferendoci a un gatto anziano, quando sappiamo che abitualmente queste procedure riguardano gli esemplari più giovani. Non è abitudine praticarle su esemplari di una certa età ma, se il veterinario lo ritiene opportuno e dopo i dovuti controlli, è assolutamente possibile procedere con l’intervento.

Ovviamente c’è da considerare una quantità maggiore di fattori di rischio, visto che abbiamo a che fare con un gatto provato dal trascorrere degli anni. I gatti giovani e in post-pubertà sono nel pieno delle loro energie, sono in salute e tendenzialmente (salvo rari casi) reggono bene questo tipo di operazioni. Vien da pensare che per un gatto un po’ vecchietto non sia proprio il caso di procedere con la castrazione o la sterilizzazione.

Eppure vi sorprenderà sapere che si può fare e che anche un gatto anziano può reggere bene queste procedure.

Gatto anziano castrato e obesità

gatto in braccio

Uno dei primi problemi che dobbiamo affrontare con un gatto anziano che viene castrato (o sterilizzato) è relativo alla sua alimentazione. O meglio, dopo la procedura effettuata dal veterinario è naturale riscontrare un certo cambiamento nel metabolismo del Micio, oltre che nella propensione all’attività fisica.

In sostanza è vero (e non soltanto una diceria) che un gatto dopo la castrazione o la sterilizzazione diventa più calmo, meno propenso all’attività fisica e perciò meno incline alle fughe improvvise. Tutti cambiamenti che, per forza di cose, portano a una maggiore inattività e sappiamo bene (lo dicono sempre anche a noi bipedi) che in questo modo c’è meno occasione per smaltire le calorie di troppo.

Di base un gatto un po’ vecchietto non si muove tanto e di certo non ha molta voglia di saltare da un mobile all’altro come se fosse al parco giochi. Con molta probabilità la dieta che sta seguendo è già bilanciata in base all’apporto calorico di cui ha bisogno per stare bene (e non ingrassare). Ma naturalmente chiedete sempre al vostro veterinario di fiducia!

L’obesità è un’eventualità che dobbiamo assolutamente evitare: è rischioso essere obeso per un gatto giovane, figuriamoci per un gatto anziano!

Come si comporta un gatto anziano dopo la castrazione

gatto tranquillo

Il comportamento di un gatto anziano è di per sé diverso rispetto a quello di un Micio più giovane ed è per questo che, una volta castrato, i cambiamenti sono davvero minimi. Per via della diminuzione (o della cessazione) della produzione di ormoni sessuali, il gatto non sarà più molto incline ad allontanarsi da casa come prima. Pensateci bene, non andrà più alla ricerca di un partner con cui accoppiarsi!

Questo, oltre ad evitare che il gatto possa ferirsi incorrendo in scontri con altri animali, o trovandosi in situazioni pericolose, terrà il gatto al sicuro dalla possibilità di contrarre potenziali malattie tipiche dei gatti come la FeLV (Leucemia Felina) e la FIV (Immunodeficienza Felina, anche detto AIDS Felino).

Sostanzialmente possiamo dire che un gatto sterilizzato – anziano e non – ha una tendenza minore a cacciarsi nei guai, ma benché alcuni suoi comportamenti dovuti a pulsioni sessuali cambino, il carattere del gatto non subisce alcuna mutazione. Di certo nei giorni immediatamente successivi all’intervento è comune notare nel gatto segni di stanchezza e irascibilità, ma ciò non significa che abbia cambiato atteggiamento. È la reazione diretta e consequenziale al periodo di convalescenza.

Lasciatelo riposare molto, dategli il suo spazio e un po’ di tempo per rimettersi in forze e riabituarsi ai propri ritmi.

Problemi del gatto anziano castrato

gatto molto anziano

Come abbiamo visto, uno dei problemi principali in cui un gatto anziano castrato può incorrere è legato all’alimentazione. I gatti di una certa età (proprio come quelli più giovani) dopo l’intervento si muovono di meno e per questo hanno meno occasioni per “tenersi in forma”. Di bruciare calorie, insomma. Per questo è necessario riformularne la dieta, concordando col veterinario pasti e alimenti adatti alle sue esigenze specifiche, che non siano troppo calorici ma gli forniscano tutti i nutrienti di cui ha bisogno.

Per il gatto anziano, però, dobbiamo considerare altri fattori di rischio. I gatti di una certa età sono inclini allo sviluppo di disturbi e patologie che vanno assolutamente posti all’attenzione del veterinario. Occorrono controlli regolari, esami specifici e raccogliere tutte le informazioni che possono portare a una cura adeguata.

Tra i problemi più comuni per un gatto anziano, sia castrato che non, c’è la possibilità che insorgano calcoli e cistiti. In sostanza l’apparato urinario diventa più delicato ed è per questo che dobbiamo controllare che abbia il giusto apporto di liquidi. Altra cosa importante è controllare che il gatto assuma la giusta quantità di vitamine e aminoacidi essenziali. Parliamo degli acidi grassi Omega 3 e Omega 6, della vitamina A ma anche della E.

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