Gatto che morde troppo: come fare per tranquillizzarlo e rieducarlo
Il gatto che morde troppo, quasi sicuramente, nasconde un disagio. Tutto poi dipende dall’intensità dei morsetti. A volte invece è solo amore
In genere Miao è un animale pacifico, ma può capitare – soprattutto da cucciolo – che ami particolarmente giocare e non sappia dosare la forza. Il gatto che morde troppo potrebbe quindi non avere la percezione di quello che può provocare. In base alla situazione, potrebbe diventare fondamentale salvaguardare se stessi, la famiglia, eventuali ospiti e l’arredamento.
Dolore a parte, la ferita provocata può infettarsi. La socializzazione del felino quindi diviene prioritaria, subito dopo la salvaguardia della salute e una corretta alimentazione (fattori peraltro correlati fra loro).
Uno sguardo di insieme
Innanzitutto, per gestire un gatto che morde troppo è necessario mantenere la calma. Non dobbiamo mai reagire con la violenza o urlargli contro, anche se può venire istintivo farlo. Il felino infatti non comprende la punizione e, se viene chiamato in causa, si aspetta una accettazione.
Lasciamo la stanza, quindi: evitiamo di toccarlo e teniamo le mani fuori dalla portata delle sue zampate particolarmente violente e della bocca. Se Miao non si tranquillizza, sostanzialmente, è meglio alzarsi lentamente e spostarsi dal suo raggio d’azione.
Coccole bandite subito dopo un attacco, la nostra palla di pelo deve comprendere che ha sbagliato e non deve più farlo. Se cediamo non facciamo altro che confonderla e comunicargli messaggi contrastanti fra loro.
Lasciamogli una via di fuga, se no Micio crederà di essere stato messo all’angolo e si metterà sulla difensiva. Facciamo un passo indietro e proseguiamo per la nostra strada senza dargli troppa importanza. Inoltre, niente cibo per 20 minuti dopo l’aggressione: questo gesto verrebbe interpretato come una ricompensa, ed è l’ultima cosa che vogliamo.
Questione di impressioni
Ancor prima di conoscere le possibili soluzioni, bisogna comprendere le ragioni che portano il nostro amico a quattro zampe a comportarsi in modo scontroso. Partendo dal presupposto che ci sono delle razze con un’indole parecchio schiva, c’è però sempre una ragione che porta Miao a comportarsi in un determinato modo.
Il gatto risponde meglio ai rinforzi positivi: diamogli un topolino di pezza, così da spostare l’attenzione su qualcosa che può ridurre come meglio crede. Inoltre usiamo il linguaggio del corpo: migliore sarà il rapporto bipede quadrupede, più sarà facile comprendersi a vicenda.
Possiamo battere le mani e associare il comando di negazione vocale, oppure provare a ignorarlo per almeno una decina di minuti. È una strategia che va ripetuta tutte le volte che si ripresenta la situazione in questione, fino a quando non raggiungiamo l’automatizzazione.
Prevenire è meglio che curare
Più sarà educato, meno il gatto che morde troppo continuerà a perseverare. Tra le prime cose che dobbiamo insegnargli e a non esagerare quando gioca. Facciamo un piccolo strillo e ritraiamo la mano per fargli capire che la sessione del divertimento è momentaneamente sospesa. Tiriamoci indietro lentamente, altrimenti non facciamo altro che alimentare il nervosismo e una forma di eccitazione.
Più l’ambiente in cui vive sarà a misura di felino, meno avrà motivo di cercare valvole di sfogo. Micio è per natura curioso e adora sperimentare: facciamo in modo che possa avere sempre qualcosa con cui incanalare correttamentemente le sue energie. Il puntatore laser, per esempio, è l’ideale per divertirsi insieme, mantenendo comunque le distanze di sicurezza.
Questione di bisogno
Alcuni atteggiamenti felini, ai nostri occhi surreali, in verità quasi sempre sono assolutamente naturali e istintivi. Mordere e graffiare è anche una necessità che può essere permessa attraverso l’utilizzo delle canne da pesca giocattolo. Anche in questo caso, le mani sono al sicuro ma il nostro fedele amico si diverte.
Cerchiamo di pianificare diverse sessioni di gioco al giorno che durino dai cinque ai dieci minuti. Stimoliamolo mentalmente e stanchiamolo fisicamente. Così, volente o nolente, dimostrerà una aggressività ridotta.
E se ricorressimo alla sterilizzazione?
I felini non sterilizzati, in gergo interi, tenderanno a essere più protettivi e territoriali, la sterilizzazione del gatto quindi potrebbe essere una soluzione se concordata con il veterinario di fiducia (che conosce eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza).
Attenzione, non è affatto detto che un gatto sterilizzato non sia aggressivo. L’intervento ha un effetto calmante, ma non stravolge il carattere. Se siamo fortunati, si dimostrerà più dolce e socievole.
I segnali tipici
Un attacco imminente, di solito, non è mai del tutto improvviso. Il corpo di Miao si prepara a fare l’agguato. Se sappiamo interpretare correttamente i suoi movimenti, possiamo impedire a un gatto che morde troppo di continuare a farlo, quindi. Poi, se smette di fare le fusa, possiamo cominciare a pensare che almeno non è propriamente in estasi e rilassato.
Se i felini rizzano il pelo e le vibrisse, sono pronti a un attacco imminente; possono emettere un suono gutturale e un lamento simile all’ululato dei lupi; infine potrebbero pure decidere di soffiare. Potrebbero portare le orecchie all’indietro e appiattirle sulla testa o sollevare leggermente gli angoli della bocca.
Né le pupille saranno dilatate né manifesteranno particolare eccitazione: questi sono segnali tipici del gioco, al quale il nostro amico a quattro zampe non sta minimamente pensando.
Le possibili ragioni
La separazione precoce dalla madre alla nascita o un’adozione dopo essere rimasto orfano potrebbero essere causa di stress e nervosismo nella nostra palla di pelo. Anche un trasloco o un viaggio possono spiazzare i felini che, contrariamente a quanto si possa immaginare, sono molto abitudinari e prediligono i giorni sempre uguali e all’insegna della routine.
I gatti abituati alla solitudine e che non sono stati preparati all’interazione con altri animali o con gli umani, non sanno che cosa voglia dire moderazione durante il gioco. Attaccano improvvisamente, ma non sono consapevoli degli effetti che provocano.
Non tutti i felini amano passare il proprio tempo con i più piccoli, ecco perché se vogliamo adottare un amico a quattro zampe e vogliamo introdurlo in una famiglia con bambini è necessario scegliere tra le razze più inclini alla convivenza con i cuccioli di uomo. Stessa cosa vale per gli estranei, che possono essere visti come una minaccia.
Può tornare utile conoscere il carattere del proprio amico a quattro zampe e le sue ipotetiche reazioni. Prima di diagnosticare aggressività e nervosismo, mettiamoci nei panni del gatto: potrebbe semplicemente reagire a una situazione di stress.
Meglio allora ristabilire la calma e un’atmosfera serena. Abbassiamo il volume del televisore se è troppo alto e chiediamo ai nostri figli di stare tranquilli, soprattutto se sono nel raggio di azione di Miao. Questi sono solo alcuni esempi.
Considerazioni finali
In conclusione, se il gatto morde troppo è tutta una questione di comprensione reciproca. Cerchiamo di capire se il nostro amico a quattro zampe è eccessivamente giocoso. Qualora durante una sessione di divertimento e relax lo incitiamo ad attaccare agitando le mani, le dita o i piedi, non sorprendiamoci se poi ci si scaglia contro quando tutto finisce: non è detto che lo abbia capito.
Infine, cerchiamo di comprendere se il felino in questione è affetto da qualche malattia. In questi casi, infatti, si sente vulnerabile e potrebbe attaccare per difesa. La manifestazione del disagio può avvenire in modi molto diversi fra loro:
- Sete eccessiva;
- Dimagrimento improvviso;
- Miagolio prolungato;
- Episodi di vomito;
- Cattivo umore;
- Aggressività.
Se notiamo uno o più di questi segnali, è bene rivolgersi al veterinario di fiducia che, con una nostra anamnesi il più possibile dettagliata, può formulare un’eventuale diagnosi e prescrivere la cura piùadatta alla risoluzione del problema.
Infine, potrebbe essere necessario rivolgersi a un etologo esperto in comportamento felino: il malessere potrebbe essere psicologico, non organico. Utile potrebbe essere qualche consiglio per alleviare, fino a farlo scomparire completamente, il disagio del nostro amico a quattro zampe.