Gattino, quanto spesso fa la pipì? La quantità normale e quando preoccuparsi
Il gattino quanto spesso fa la pipì? Ecco quando urinare troppo spesso o troppo poco diventa un problema.
Avete adottato da poco un nuovo amico a quattro zampe e vi state chiedendo il gattino quanto spesso fa la pipì? È una domanda piuttosto ricorrente tra i padroni, soprattutto considerando che il legame tra micio e urina suona sempre un po’ problematico. Nelle prime settimane di vita, infatti, il piccolo può incontrare qualche difficoltà nell’urinare, specialmente se è stato allontanato dalla mamma troppo presto. Dovrete essere voi, allora, ad aiutarlo con la pipì, stimolandolo con leggeri massaggi alla pancia, proprio come avrebbe fatto mamma gatta.
E una volta superata questa prima fase, sta a voi monitorare il rapporto del gattino con le feci. È importante quindi capire quante volte al giorno fa la pipì, così da individuare eventuali problematiche di salute sin da subito. Sia che il piccolo urini troppo spesso, sia che urini troppo poco, potreste essere di fronte ad una patologia rischiosa. Cerchiamo di capire insieme come monitorare al meglio questa situazione.
Quante volte fa pipì un gattino?
Dare una risposta valida per tutti i mici è abbastanza difficile, poiché questo dipende molto dallo stile di vita. Possiamo però usare un dettaglio tecnico a nostro favore, così da poter capire quanto spesso un gattino in buona salute potrebbe urinare. Il rene di un felino produce 1/2 ml di urina per ogni chilogrammo di peso, il che potrebbe aiutarvi a capire quanta pipì può produrre effettivamente il vostro amico a quattro zampe. È abbastanza poco, se ci pensiamo, ma ben in linea con lo stile di vita dei gatti. In genere, questi non si dimostrano grandi amanti dell’acqua (a differenza dei cani) e tendono ad assumere liquidi soprattutto attraverso l’alimentazione. Questo ben spiega il perché si tenda a dare cibo umido subito dopo lo svezzamento. In ogni caso, anche se state ancora alimentando il cucciolo con il latte artificiale, non aspettatevi che produca chissà quale quantità quotidiana di urina. Il gattino dovrebbe quindi fare pipì 1 o 2 volte al giorno, 3 al massimo. Ma se vedete che supera ampiamente questa frequenza, forse dovreste cominciare a preoccuparvi.
Marcatura o minzione?
Come anticipato, urinare troppo spesso o troppo poco può essere indicativo di un problema di salute del piccolo. Ma prima di affrontare le eventuali patologie correlate all’urina, è bene chiarire la differenza tra marcatura e minzione. Può succedere, infatti, di rientrare in casa e trovare il pavimento sporco di pipì. Ma prima di capire come agire, è importante sapere di fronte a cosa vi trovate, così da prendere la decisione più giusta per il piccolo.
Generalmente, con il termine marcatura si identificano i piccoli spruzzi di urina che il gattino lascia in giro per marcare il territorio. Distinguere questo gesto è piuttosto facile, perché il felino tende ad urinare in verticale, indistintamente su mobili, pareti o divani. In questo caso, l’odore della pipì è piuttosto forte, ben più della normale urina. Capire che non vi trovate di fronte a feci del tutto normali sarà facile, ma è bene che questo atteggiamento vi metta comunque in allerta. Non sempre il gattino vuole marcare il territorio, in alcuni casi vuole anche comunicarci un senso di disagio. Valutate voi a seconda del comportamento del piccolo.
Passiamo ora alla minzione, che non è altro che la vera e propria pipì del gattino, ben riconoscibile perché si concretizza in piccole pozzanghere o chiazze lasciate su pavimenti e/o tappeti. In questo caso, è evidente che il micio ci stia comunicando qualcosa che non va, soprattutto perché non sta utilizzando la lettiera per le sue feci. Se invece dovesse farlo, è chiaro che il piccolo non abbia problemi di stress o altro, e a voi sta solo controllare se il piccolo urina con la giusta frequenza o meno. A questo punto, vediamo cosa succede se il felino fa la pipì troppo spesso o troppo poco.
Cosa succede se il gattino urina troppo spesso?
Quando pensate al gattino quanto spesso fa la pipì e notate che è decisamente più del dovuto, ci troviamo di fronte ad un caso di poliuria. In genere questo dipende dall’attitudine del piccolo di bere frequentemente – polidipsia -, e non si tratta affatto di una malattia grave, quanto piuttosto di un atteggiamento che va monitorato e controllato. In realtà, questo può essere un sintomo di molte patologie diverse tra loro, dalle più semplici alle più gravi. Ecco perché è molto importante tenerlo sotto controllo e rivolgersi ad un veterinario per capire di cosa si tratta. Urinare con molta frequenza, ad esempio, può essere sintomatico del diabete mellito, perché il gatto tende a bere e quindi a fare pipì più spesso. Al tempo stesso, questo potrebbe anche essere indicativo di un problema al fegato, di un’ipercalcemia – una concentrazione troppo elevata di calcio nel sangue – oppure di un’infezione all’utero nel caso di una femmina.
Cosa fare quindi nel caso in cui notate che il gattino fa pipì troppo frequentemente? Sicuramente portarlo dal veterinario, che si occuperà di sottoporlo ad una serie di controlli ed analisi che lo aiuteranno ad identificare la causa reale di questo problema. Anzitutto, il medico palperà l’addome del piccolo per verificare la grandezza di reni e fegato, poi verificare la presenza di eventuali perdite e infine proseguirà con analisi specifiche. È probabile che il micio debba anche essere sottoposto ad un’ecografia, così da individuare la presenza di eventuali infezioni all’utero o malattie al fegato. In ogni caso, buona parte di queste patologie possono essere risolte intervenendo sull’alimentazione del piccolo. Fanno eccezione le malattie più gravi e complesse, che spesso richiedono interventi chirurgici o cure più mirate.
Il gattino urina spesso: è un’infezione?
Cosa succede se notate che il gattino urina spesso ed ha dolore quando lo fa? È molto probabile che vi troviate di fronte ad un’infezione del tratto urinario. Generalmente, la cistite ha come sintomi proprio la minzione frequente con sforzo ed il continuo leccarsi dei genitali. Si tratta di un’infiammazione della vescica, causata spesso da un’infezione di origine batterica, che mette i nostri felini davvero in condizioni fastidiose. Nulla di grave, tutto facilmente risolvibile, purché vi accorgiate in tempo del problema e riusciate a portare il gattino dal veterinario. In questo caso, una cura antibiotica dovrebbe aiutare il vostro piccolo a risolvere il problema in tempi brevi. Ma se così non fosse, vi suggeriamo di tenere sotto controllo la situazione, e rivolgervi nuovamente al medico se necessario.
Cosa succede se il gattino urina poco?
A partire di il gattino quanto spesso fa la pipì, è bene considerare che potrebbe anche urinare una sola volta al giorno, o addirittura mai. Cosa fare in questo caso? Anzitutto, mettetevi subito in allerta, perché potreste trovarvi di fronte a patologie di vario genere. Potrebbe trattarsi, ad esempio, di piccolo calcoli che vanno a bloccare l’uretra impedendo così al micio di urinare. Se così fosse, vi capiterà di vedere il micio che si sforza di fare pipì, ma senza ottenere alcun risultato nella minzione effettiva. Anzi, potreste addirittura trovare qualche traccia di sangue nella lettiera, segno evidente che qualcosa non va. Laddove si presentasse questa situazione, vi suggeriamo di portare con urgenza il vostro piccolo dal veterinario, in modo tale che il medico possa asportare i calcoli che gli creano fastidio.
Oppure potrebbe trattarsi di un sintomo di insufficienza renale acuta, che tende a colpire soprattutto i gatti più giovani. In questo caso, la patologia deriva da un’infezione virale o batterica, oppure ancora dall’ingestione di sostanze tossiche. In genere, si presenta in associazione ad altri sintomi, come vomito, diarrea e perdita di appetito. Non si tratta assolutamente di una patologia grave, ma richiede un intervento repentino soprattutto ai fini della reidratazione corretta del gattino. Infine, se il gattino non fa pipì per molte ore consecutive, potremmo trovarci di fronte ad un vero e proprio blocco urinario. In questo caso, però, troverete davvero il gattino dolorante, agitato e intollerante, tanto da non farsi neppure toccare dal suo padrone. In linea di massima, i sintomi più evidenti compaiono nelle prime 24 ore, dopo di che il micio comincia veramente a trovarsi una una condizione di difficoltà. Vomito, addome teso, collasso, ipotermia e disidratazione sono i sintomi più evidenti quando oramai il blocco esiste da più di 24 ore. La soluzione migliore è portare il piccolo dal veterinario quanto prima, e lasciare che se occupi lui nel migliore dei modi possibili.
Il gattino non fa pipì: come stimolarlo
Abbiamo già detto che nelle prime settimane di vita il gattino può essere reticente ad urinare per via della mancata stimolazione da parte della mamma gatta. Dovrete essere voi, allora, a farne le veci nel migliore dei modi. Prendete il piccolo tra le mani, con la pancia rivolta all’insù e massaggiategli delicatamente l’addome utilizzando un panno umido caldo. In questo modo, state simulando la lingua della mamma, che lecca il micio per stimolarlo. Dopo aver fatto passare un po’ di tempo, il gattino dovrebbe sentire lo stimolo e fare pipì. Ma se così non fosse, ricordatevi sempre di tenere sotto controllo quanto tempo è passato dall’ultima minzione, così da poter capire come reagire. Come avete notato, le patologie legate ai problemi urinari sono tante, e voi dovete sapere come comportarvi.