Gattino lasciato solo: come reagisce e come farlo stare calmo
Lasciare un gattino solo in casa non dovrebbe costituire un problema per voi o per lui: ecco come fare per tranquillizzare entrambi.
Prima o poi per tutti coloro che si prendono cura di un gattino arriva il momento di chiedersi se possa essere lasciato solo in casa, se abbia raggiunto l’età giusta per potersela cavare senza troppi problemi e ovviamente anche come potrà reagire ad una situazione del genere. E come abituarlo all’idea, in modo tale che stia tranquillo quando essa si concretizzerà e lasci anche noi liberi da qualunque preoccupazione? Se volete togliervi ogni dubbio a riguardo non avete che da leggere questo articolo.
La vita di molte persone ruota attorno ai propri animali domestici e al loro benessere, e molto spesso si è disposti a fare dei sacrifici non da poco per il loro bene, pur di accontentarli o godere il più possibile della loro compagnia. Le cose si fanno decisamente più semplici quando ad aiutarci ad accudire queste splendide bestioline ci sono altre persone, come ad esempio i nostri coinquilini o i membri della nostra famiglia, che ci possono dare una mano anche solo restando in casa quando noi abbiamo un impegno che ci porta a uscire.
Eppure la quotidianità di noi umani sa essere frenetica e imprevedibile: anche nella più agevole delle situazioni abitative e anche con tutte le buone intenzioni e l’aiuto di questo mondo (di cui tra l’altro non tutti possono godere) può sempre capitare di avere una emergenza personale o di lavoro, a causa della quale ci ritroviamo a dover lasciare la nostra abitazione almeno per qualche ora senza nessuno che possa badare al nostro piccolo amico a quattro zampe.
E a quel punto possono essere tante le domande e le preoccupazioni che assillano la nostra mente: cosa potrà mai fare un gattino domestico da solo in nostra assenza? È troppo presto perché sappia gestire la solitudine in modo sereno? Sentirà la nostra mancanza, magari sotto forma di ansia da separazione? C’è la possibilità che si cacci nei guai per colpa della noia, o magari che provi a uscire di casa? Esistono dei limiti di tempo oltre i quali nessun gattino, a prescindere dalla sua età o dalla sua indole, deve essere lasciato da solo?
E ancora: possiamo fare qualcosa per prevenire tutti i rischi per la sua incolumità e soprattutto fare in modo che il piccolo Miao non sia troppo turbato da questa esperienza, che potrebbe anche doversi ripetere in un futuro imprecisato?
Si tratta di dubbi assolutamente legittimi, soprattutto se non disponiamo ancora di sufficienti informazioni in materia e magari ci siamo “adagiati” sul preconcetto che i gatti di qualunque età siano creature indipendenti e tendenzialmente autosufficienti, per poi lasciarci prendere dal panico all’ultimo momento quando veniamo messi di fronte al fatto compiuto; magari ci rendiamo conto che il nostro micetto non risponde a una descrizione di questo tipo, e che avremmo potuto fare qualcosa per rendergli le cose più facili.
La cosa migliore da fare è infatti proprio questa: cominciare a lavorare con il vostro piccolo amico sulla gestione della solitudine in modo lento e graduale, affinché sia del tutto pronto quando questa eventualità si presenterà sul serio.
I gatti, i gattini e la solitudine in casa
Partiamo da una precisazione: in realtà quello secondo cui i gatti sarebbero indipendenti e capaci di cavarsela da soli, facendo affidamento sul loro istinto di predatori naturali, anche nei contesti più strettamente domestici, non è propriamente un preconcetto.
Infatti numerosi studi effettuati da esperti in ambito di comportamento felino si sono occupati proprio di monitorare un certo numero di esemplari e registrare le loro attività nel momento in cui si ritrovavano soli in casa. E nella stragrande maggioranza dei casi questi animali si limitavano a schiacciare lunghi pisolini, mangiare, guardare fuori dalla finestra o ingannare il tempo con qualche giocattolo.
Ma attenzione: stiamo parlando qui di esemplari di gatto adulto, che hanno già sviluppato una loro routine quotidiana, abbondantemente superato la più delicata fase della crescita e fatto tutte le esperienze di vita che essa trasmette, inclusa una corretta socializzazione; sono perfettamente a loro agio in casa propria e la considerano un luogo sicuro anche in assenza della sua famiglia, poiché sono stati abituati a pensarlo. E anche nel caso di un gatto adulto, ogni esemplare ha un carattere a parte e può sfidare anche la più ottimistica delle previsioni.
Un cucciolo di gatto è invece alle prime armi da tutti i punti di vista, e ha bisogno non solo di interazioni frequenti con umani e animali, ma spesso proprio di attenzione costante da parte di chi è responsabile per lui. Magari non si è ancora ambientato del tutto a casa vostra, e se venisse lasciato senza alcuna supervisione in un ambiente che ancora non considera veramente suo potrebbe effettivamente sentirsi abbandonato o persino minacciato, e fare molta fatica a prendere confidenza con esso e con i suoi futuri compagni di vita.
Per questa e altre ragioni, è generalmente sconsigliato lasciare in casa da solo per diverse ore un gattino che non abbia ancora raggiunto i 6 mesi di età. In particolare si considerano i gattini fino ai 4 mesi bisognosi di attenzioni e interazioni da parte nostra ogni 2-4 ore; le ore diventano 5 per i cuccioli di 4-5 mesi e aumentano fino a 8 dai 6 mesi in poi.
Come anticipato all’inizio e come ormai sarà facile intuire, assenze così lunghe devono essere precedute da un lungo processo di preparazione in cui il gattino verrà abituato passo dopo passo a fare a meno della nostra presenza per periodi sempre più lunghi, seguendo determinati accorgimenti atti a fargli pesare il meno possibile la solitudine. Questo vale per i gatti di ogni età ma è particolarmente importante per un cucciolo.
La massima tranquillità
Innanzitutto è bene ricordare che gli animali domestici che vivono con noi riescono a percepire le vostre emozioni, e in molti casi ne sono influenzati anche involontariamente; un cucciolo di gatto rientra senza dubbio in questa categoria. Per farlo stare sereno, dunque, è importante che anche voi lo siate, in modo tale da non fargli pensare che ci sia qualcosa che non va e associ questo momento di turbamento al periodo in cui voi non siete in casa.
Evitate quindi di dare troppo peso emotivo a questa situazione: siate più tranquilli possibile ed esercitatevi a lasciare la vostra abitazione per periodi di tempo inizialmente molto brevi, poi sempre più lunghi, sempre osservando la reazione e il comportamento del vostro piccolo amico.
Una casa a prova di gattino
“La sicurezza innanzitutto” dovrebbe essere il vostro motto sempre e comunque, in particolare con un animale domestico in casa e ancora di più se vi preparate ad assentarvi, e non potrete quindi essere presenti a togliere il cucciolo dai guai se si caccia involontariamente in qualche brutta situazione.
Prima di uscire accertatevi dunque che nella zona in cui resterà il gattino non vi siano cavi elettrici sciolti o esposti, oggetti piccoli e pericolosi da ingerire, oggetti fragili e possibilmente taglienti, soprammobili pesanti su superfici elevate, piante e prodotti per la casa potenzialmente tossici; assicuratevi anche che le finestre siano ben chiuse in modo tale che non sia tentato di allontanarsi da casa se la sua attenzione viene attratta da un rumore o un animale esterno all’abitazione.
In generale può risultarvi molto più comodo, anziché predisporre in questo modo tutta la casa anche per una breve uscita, adibire una singola stanza in cui far restare il cucciolo mentre voi non ci siete, purché essa contenga tutti i comfort e gli accessori di cui Miao potrebbe avere bisogno e che gli farebbero comodo per ingannare il tempo.
Cibo e acqua a volontà
Tra questi comfort rientrano sicuramente cibo e acqua: non fate mai mancare a Micio una ciotola piena di acqua fresca e pulita, e una con i suoi croccantini preferiti, in modo che non abbia nulla di cui preoccuparsi se magari ritardate un po’ e lui si ritrova ad avere fame o sete; e siamo sicuri che in questo modo anche voi sarete molto più tranquilli. Va da sé che anche la lettiera, opportunamente pulita, deve essere inclusa in questo spazio, seppur distanziata dalle ciotole.
Mal comune, mezzo gaudio
È probabilmente molto facile da intuire, ma i cuccioli di gatto si trovano molto più a loro agio se la loro solitudine è relativa, e possono contare sulla presenza di un loro simile per distrarsi e giocare finché voi non sarete tornati.
Ovviamente non stiamo suggerendo di prendere con voi un altro gatto ogni volta che dovete uscire di casa! Ma tenete a mente che questi animali sono molto bravi a tenersi compagnia e confortarsi a vicenda e che quindi, qualora voleste allargare la famiglia in questo senso, avreste ancora meno da preoccuparvi.
Una questione di odori
In generale il vostro obiettivo è quello di creare per il vostro micino uno spazio sicuro in cui non solo ingannare l’attesa, ma rilassarsi e sentirsi in pace: un luogo non troppo ristretto in cui possa dedicarsi alle sue attività preferite senza troppe restrizioni.
Sistemate il suo lettino in un luogo riparato e tranquillo, con una copertina sulla quale possa adagiarsi e accoccolarsi nel caso in cui abbia sonno o senta freddo. Per scongiurare ogni forma di nostalgia nei vostri confronti potete lasciare sul suo lettino un oggetto che vi appartiene (come una vecchia maglietta) cosicché, percependo il vostro odore, lui vi senta in qualche modo più vicini. Se ancora non avete preso confidenza con lui in modo sufficiente, potete fare un tentativo simile con un oggetto che riporta ancora l’odore della sua mamma.
Esercizio e coccole
È difficile farsi prendere da ansia e preoccupazione quando si è stanchi e soddisfatti di una giornata piena di eventi e attività, e se questo vale per noi state certi che vale anche per il vostro cucciolo, la cui routine è senza dubbio più semplice da rispettare.
Prima di assentarvi fate quindi in modo da passare molto tempo di qualità con lui, magari tenendoli impegnati in giochi o attività all’aria aperta che contribuiranno non solo a fargli fare esercizio fisico ma anche a stancarlo nella giusta misura, oltre ovviamente a permettergli di godere della vostra compagnia il più possibile.
Così facendo è meno probabile che si ritrovi a sentire la vostra mancanza per qualche ora, e magari tutto quello che gli andrà di fare in vostra assenza sarà schiacciare un pisolino rilassante per recuperare le energie spese durante il gioco.
Distrazioni a più non posso
Non date comunque per scontato che il cucciolo abbia talmente tanto sonno da appisolarsi dopo la vostra uscita e rimanere addormentato finché non rientrate in casa. Cosa possiamo inventarci infatti se, come succede per molti gattini, ha ancora energie da vendere e non vuole saperne di riposare?
La risposta è piuttosto semplice: riempire il suo luogo sicuro con i suoi giocattoli e accessori preferiti, tra i quali potrà scegliere in piena libertà per tenere occupata la mente mentre voi non ci siete, magari in modo istruttivo per lui, e non pensare al tempo che passa.
Abbiamo già raccomandato di tenere la finestra chiusa in modo tale che il micio non possa uscire fuori, ma nulla vi vieta di lasciare le tende aperte: in questo modo il vostro gattino avrà la possibilità di sbirciare fuori e mettersi a osservare tutto quello che succede all’esterno; si tratta, del resto, di una delle attività preferite dai felini di ogni età e probabilmente lo terrà occupato per un bel po’.
Se volete dargli un po’ di compagnia anche in modo indiretto e far sembrare la vostra casa più affollata di quanto non lo sia in realtà potete anche provare a tenere accesa una radio o una televisione, purché il piccolino di casa sia già abituato a suoni di questo tipo. Fate attenzione anche a non esagerare con il volume, e non solo per non disturbare i vicini ma anche e soprattutto per permettere al gattino di starsene in pace per conto suo senza essere assillato da suoni troppo insistenti.
Per i più apprensivi
Se nonostante tutti questi accorgimenti non riuscite proprio a uscire di casa senza venir attanagliati da dubbi e rimorsi sul benessere del vostro gattino, magari quando è ancora piuttosto piccolo, potreste affidarvi a delle figure professionali che gli tengano compagnia mentre non ci siete; oppure chiedere al vostro vicino di passare da casa vostra per qualche minuto e assicurarsi che tutto stia andando bene. Sappiate però che prima o poi dovrete fare a meno di aiuti esterni, e se avrete abituato il vostro gattino a questa eventualità non avrete nulla da temere.