Il gatto mangia troppo velocemente: cosa fare e come aiutarlo a rallentare
L'alimentazione del nostro amico a quattro zampe deve essere una priorità. Se il gatto mangia troppo velocemente non è un buon segno e ha bisogno di aiuto
I felini, quando si tratta di cibo, non sono sempre bravi ad autoregolarsi. Il gatto che mangia troppo velocemente non è raro incotrarlo, quello che dobbiamo fare però è aiutarlo a seguire una dieta sana ed equilibrata. Solo così potrà avere gli strumenti per vivere una esistenza lunga e in salute.
Insieme al veterinario di fiducia, che conosce eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza, valutiamo quale sia la formula più adatta alle esigenze del nostro amico a quattro zampe e alle sue tendenze.
Uno sguardo di insieme
In una condizione di normalità, il nostro adorato Miao si regola e mangia solo quando ha fame e fino alla sazietà. Ecco perché tra le formule possibili, oltre alla dieta controllata, c’è quella che prevede un tot di cibo umido suddiviso in due pasti e la ciotola delle crocchette sempre a disposizione.
Le cose si complicano quando il gatto mangia troppo velocemente e non è in grado di gestirsi autonomamente. Esistono infatti dei mici che hanno la tendenza a mangiare in maniera vorace, quasi come se il cibo lo bevessero, e nella ciotola non rimane nemmeno il lontano ricordo della pappa messa qualche minuto prima. Questa abitudine, però, può portare a dei disturbi gastrici: episodi di vomito e cattiva digestione in primis.
Non è una questione di facilissima risoluzione. È complicato far comprendere ai quadrupedi quale sia il ritmo ideale per una corretta alimentazione. Possiamo provare con alcune soluzioni alternative che mettano dei paletti al felino indisciplinato. A tal proposito, potrebbe tornare utile saperne di più sui cibi per gatti stitici.
Approcci possibili
Nei negozi specializzati o anche sul web sono disponibili degli accessori che possono fare al caso del gatto che mangia troppo velocemente. Oltre alle classiche ciotole che noi tutti conosciamo, quelle in plastica o alluminio, ce ne sono alcune dalle forme strane. Non si tratta di mero estro del designer: servono a dosare il cibo destinato al nostro amico a quattro zampe.
Giusto per fare un esempio, si presentano con una o più spirali nel mezzo, forme strane e soluzioni a prima vista opinabili. Impediscono però a Miao di affondare al testa in profondità e di ingozzarsi fino a quando non è rimasto nulla da ingerire.
Attraverso questi piccoli espedienti, metteremo in atto una sorta di addestramento silenzioso e un po’ mimetizzato. Vedremo che dopo un po’ si abituerà e smetterà di ingurgitare la pappa come se non avesse mai mangiato prima.
Si tratta di una spesa abbordabile, che impedirà al micio di sentirsi male e ci terrà lontano dall’ambulatorio veterinario: una visita di routine non si aggira di certo attorno agli 8 o ai 20 euro, e non è affatto detto che ne serva solo una (per non parlare dell’eventuale terapia farmacologica da somministrare a Miao).
Rimedi fai da te, la teglia in silicone
Se vogliamo trovare un rimedio ancora più economico, anche se per la salute di Miao – tasche permettendo – non badiamo a spese, possiamo suddividere le razioni a lui destinate nelle formine delle teglie di silicone per fare le tortine, i cupcake o i muffin.
Si rivelerà un rimedio ingegnoso che costringerà il nostro amato amico a quattro zampe particolarmente goloso a mangiare pian pianino e a non abuffarsi (con tutte le conseguenze del caso).
E gli stampini per il ghiaccio
Seguendo lo stesso principio della teglia, possiamo sfruttare i dosatori per fare il ghiaccio. Lo spazio ridotto indurrà il quadrupede vorace a rallentare, volente o nolente. Il nostro Miao, infatti, sarà costretto a ‘pescare’ con la lingua o con il supporto della zampa i croccantini prima di metterlo in bocca e perderà tempo per forza di cose.
Inoltre, prenderemo due piccioni con una fava: questo tipo di approccio ci permette di stimolare il felino anche dal punto di vista psicologico. Si tratta di un gioco fai da te per l’attivazione mentale, alla faccia dei progetti realizzati dalle aziende più rinomate.
I recipienti di plastica
Se il gatto mangia troppo velocemente, e nessuno dei rimedi sopra indicati ha sortito l’effetto desiderato, significa che abbiamo a che fare con un soggetto particolarmente cocciuto e testardo. Niente paura, c’è anche la soluzione pro-riciclo, il che non guasta.
Al posto di buttarli nel secchio della spazzatura, diamo una seconda vita ai recipienti di plastica, quelli che fanno da imballaggio alla frutta o alla verdura, al gelato e a qualsiasi altro alimento. Dopo averli accuratamente lavati, possiamo riempirli con i croccantini.
Si tratta di una alternativa efficace con quei soggetti che non hanno la tendenza di distruggere tutto quello che gli capita sotto tiro, in caso contrario evitiamo. Potrebbe rischiare di procurarsi lacerazioni o ferite alla bocca. Infine, mi raccomando, usiamoli soltanto se sono particolarmente resistenti e a prova di morso.
Ciotole sparse per la casa
Un ultimo rimedio per cercare di arginare la furia culinaria del nostro amico a quattro zampe è quello di distribuire in giro per casa diversi piattini con il cibo al loro interno.
L’ideale sono le ciotole create appositamente per i felini, i piattini per le tazzine da caffé e qualsiasi altra cosa si adatti bene e si presti allo scopo. Va bene da un minimo di tre ‘punti ristoro’ a un massimo di sei. L’importante è che le quantità complessive consigliate dal veterinario di fiducia non vengano superate.
Il fantasma del sovrappeso
In questa maniera, il nostro amico mangione perderà tempo per andare alla ricerca del pasto successivo: diventa una specie di caccia al tesoro. Si tratta di un metodo che consigliano anche gli specialisti per contrastare una patologia come l’obesità. A tal proposito, potrebbe tornare utile saperne di più sul sovrappeso e su come si calcola correttamente.
Noi al punto di fare ammalare Miao non dobbiamo arrivarci: questa potologia porta con sé altre malattie correlate anche di una certa entità e può ridurre drasticamente l’aspettativa di vita di qualsiasi essere vivente. Attenzione, quindi, al diabete, all’insufficienza renale cronica, alle malattie dell’apparato cardiocircolatorio, alla pressione alta e ad altri disturbi che non sono certamente lievi.
Niente ansia e stress
Prima di procedere per tentativi, chiediamo il parere dello specialista, l’unico che può avere un quadro preciso della situazione e può aiutarci a prevedere ed evitare eventuali effetti indesiderati che vanno a minare l’equilibrio psicologico di Miao.
Tutte queste tecniche, infatti, potrebbero far stressare il nostro amico a quattro zampe. Cerchiamo una soluzione adeguata al carattere del peloso e quella che pensiamo possa essere più efficace: in questo modo riduciamo i tentativi e, di conseguenza, i tempi.
Errori da evitare
Per non commettere sempre gli stessi errori, quando pensiamo alla dieta di Miao, prediligiamo dei pasti più frequenti, ma quantitativamente più piccolini. Se optiamo per la ciotola sempre a disposizione, meglio scegliere un cibo ipocalorico, con pochi grassi e carboidrati e non eccessivamente proteico.
Non dovrebbero essere dannose, per esempio, le crocchette. Il cibo umido, invece, rischia di andare a male e di provocare comunque malesseri gastro-intestinali.
<h2>Come calcolare le quantità</h2>
Per un gatto che sta bene, non deve fare i conti con patologie varie ed eventuali ed è normopeso, le regole da seguire sono molto semplici. Non dimentichiamo però di ottenere comunque il benestare del veterinario di fiducia.
Per quanto riguarda il cibo umido la dose non deve superare i 40 grammi per ogni chilo di peso del gatto, mentre per i croccantini dobbiamo calcolare 40 grammi per ogni chilo diviso tre. Le crocchette rappresentano cibo secco e disidratato, di conseguenza contengono una maggiore concentrazione di nutrienti, ne occorrono di meno rispetto alle scatolette di umido.
Le quantità di cibo ovviamente variano anche a seconda dell’età del gatto, del peso e delle condizioni di salute. Il cucciolo di gatto, per esempio, mangia molto di meno rispetto a un esemplare adulto che necessita di più energie. Un discorso a parte poi va fatto per i felini che si affacciano alla terza età. Una cosa però è certa: il gatto è carnivoro è ha bisogno di mangiare prevalentemente proteine di origine animale.