Il tuo gatto ti odia? Tutti i segnali che ti dicono che qualcosa è andato storto
Se il tuo gatto soffia, ti morde o scappa non appena ti vede vuol dire che ti odia? Non è esattamente così, scopriamo perché lo fa
Lo ami, gli dai la pappa ma sembra comunque che il tuo gatto ti odia: perché succede e da cosa possiamo capirlo?
Prima di tutto dobbiamo fare una precisazione: i gatti provano sentimenti a modo loro, piuttosto emozioni legate comunque alle loro esperienze di vita.
Dire che il gatto ti odia non è proprio esatto, più che altro abbiamo a che fare con un micio che prova una sorta di antipatia oppure ha semplicemente una reazione di paura, di risentimento nei nostri riguardi.
Tutto, come sempre, ha una spiegazione e sta a noi cercare di interpretare al meglio i segnali che ci manda e soprattutto capire le cause di certi comportamenti.
Il tuo gatto ti odia: è davvero così?
Quando pensiamo al rapporto con i piccoli felini immaginiamo sempre un idillio di coccole, fusa e zampine che “impastano”.
Perciò ogni volta che il micio ci graffia, ci morde ed è aggressivo nei nostri confronti arriviamo a una sola conclusione: il gatto ci odia e non ci sopporta.
Ma dire che il tuo gatto ti odia non è del tutto corretto perché ogni comportamento del felino ha delle motivazioni ben precise.
Questione di carattere
I gatti non provano sentimenti come l’odio, semplicemente sono influenzati dalle esperienze vissute ma anche semplicemente dalla loro personalità.
Alcune razze di gatti sono molto più estroverse e affettuose di altre che, al contrario appaiono distaccate e indifferenti.
Questo non implica di certo che il tuo gatto ti odia o che non sopporta la tua presenza, magari è solo un po’ introverso e non ama particolarmente le effusioni.
Così se ci mostriamo troppo “appiccicosi” e coccoloni può avere delle reazioni negative e prendere ogni coccola o carezza come un’imposizione indesiderata.
Esperienze e traumi del passato
Il comportamento dei gatti è influenzato anche dalle loro esperienze vissute, da traumi che restano indelebili nella loro memoria.
I gatti non hanno ricordi ma reagiscono emotivamente quando rivivono una situazione particolare che richiama un trauma vissuto in passato.
Succede ad esempio ai gatti che hanno subito maltrattamenti o a quelli che sono stati abbandonati. Può darsi che il micio non veda di buon occhio le persone in generale, proprio perché in passato gli hanno fatto del male.
È naturale che un gatto si mostri diffidente nei confronti delle persone se con queste ha avuto solo esperienze negative e per questo è importante la socializzazione sin da cucciolo.
Socializzazione del cucciolo
A volte se il tuo gatto ti odia, o almeno sembra così, è perché non è mai stato realmente abituato a interagire con l’uomo nel modo giusto.
Se il micio non è socializzato potrebbe reagire spaventandosi o entrando in un forte stato di ansia che non gli consente di legare con le persone, per questo reagisce male e cerca di allontanarle.
Alla luce di tutto ciò possiamo dire che il tuo gatto non ti odia e non ce l’ha con te e se reagisce male è dovuto a motivi che con noi non c’entrano nulla (o quasi).
Ora non ci resta che capire come il tuo gatto mostra che ti odia, o che quanto meno non trova la nostra presenza particolarmente gradita.
Il tuo gatto ti odia: posizione della coda
Se il tuo gatto ti odia (anche se abbiamo visto che non è proprio così) assume una postura del corpo molto diversa rispetto a un gatto rilassato e sereno.
Il linguaggio del corpo felino è alla base della comunicazione dei gatti e da questo possiamo trarre conclusioni circa il loro stato d’animo, spesso anche quello di salute.
Se il gatto tiene la coda abbassata e parallela al pavimento ci sta dicendo che non gradisce molto la nostra presenza, anzi vorrebbe proprio che ce ne andassimo!
I gatti usano la coda per esprimere emozioni quindi capiamo bene che un atteggiamento del genere è ben diverso rispetto a quello del micio che tiene la coda dritta in alto quando è di buonumore.
Così come è diverso quando avvolge la coda sulla nostra gamba mentre ci fa le fusa. Qualsiasi “morbidezza” del micio è un segnale positivo.
È quando si irrigidisce che dobbiamo preoccuparci e la coda abbassata ne è proprio un esempio. Vuol dire che è a disagio, probabilmente anche pronto ad attaccare.
Il gatto si allontana ogni volta che ti avvicini
Un altro segnale evidente di fastidio che il micio prova nei nostri confronti è il fatto che si allontana da noi ogni volta che tentiamo di avvicinarci.
Capita quando, ad esempio, vogliamo giocare oppure semplicemente fargli una carezza. Ci avviciniamo con tanta gioia ma niente, lui va via senza degnarci di uno sguardo.
È chiaramente un segno che il tuo gatto ti odia, o quanto meno non gradisce la presenza della persona che ha davanti, sebbene si tratti del padroncino.
Attenzione però a non generalizzare, in questo caso “l’odio” potrebbe non essere il motivo di questo comportamento.
Magari per il micio non è il momento di giocare e preferisce non essere disturbato e schiacciare un pisolino!
Il tuo gatto ti odia, quindi si nasconde
Se il tuo gatto ti “odia” non solo evita il contatto diretto, quindi non si fa prendere in braccio né semplicemente accarezzare, ma spesso addirittura scappa via a nascondersi.
Può essere davvero frustrante per un padroncino che vorrebbe semplicemente scambiare qualche effusione per esprimere tutto il suo amore nei confronti del gatto.
Ma il micio ci sta chiaramente facendo capire che con noi non si trova a suo agio e che la nostra presenza lo rende scosso e ansioso.
Se un comportamento del genere compare all’improvviso probabilmente è legato a un problema di salute.
I gatti non possono dire a parole cosa hanno e se gli fa male qualcosa perciò ricorrono a segnali fisici, piccoli cambiamenti nel comportamento che devono metterci in allarme.
In questi casi occorre andare dal veterinario per una bella visita di controllo e cercare di capire cosa ha.
Quando il gatto soffia non è mai un buon segno
Un gatto che soffia e che mostra i denti emettendo quell’inquietante sibilo che ben conosciamo è assolutamente un problema.
Questo comportamento indica che sta provando un forte malessere e se lo fa in nostra presenza vuol dire proprio che non ci sopporta.
Perciò l’unica cosa da fare è non insistere e possibilmente allontanarci da lui. In parole povere ci sta avvisando che potrebbe reagire male nei nostri confronti!
Di solito questo segnale è accompagnato da altri piccoli gesti che indicano disagio e fastidio nel gatto come il fatto che agita la coda molto velocemente oppure ha le pupille dilatate e le orecchie tirate all’indietro.
Il tuo gatto ti odia, c’è ben poco da fare. L’importante è non avvicinarsi e lasciarlo in pace!
Il tuo gatto ti odia: attacca e morde
Un atteggiamento del genere però a lungo andare potrebbe diventare patologico e sfociare in veri e propri comportamenti aggressivi che vanno corretti.
Se il tuo gatto ti odia non passerà molto tempo prima che faccia il “salto” dal semplice soffiare all’attacco vero e proprio.
Così sarà impossibile avvicinarlo perché i livelli di paura, disagio e stress sono talmente elevati che non possiamo fare proprio nulla per calmarlo.
In questi casi occorre chiedere aiuto al veterinario o a un comportamentista esperto per escludere prima di tutto la presenza di eventuali patologie o disturbi.
Spesso quando il gatto è stressato si mette sulla difensiva e non vuole essere avvicinato da nessuno semplicemente perché sta male e non sa come dircelo.
L’aggressività non è solo una questione di graffi, può diventare pericolosa soprattutto se abbiamo bambini in casa o se ospitiamo un amico o un parente.
La convivenza con il gatto deve essere serena e tranquilla e dobbiamo fare in modo che Micio sia contento, alleviando qualsiasi suo disagio.