Perché si dice che i gatti hanno sette vite?
Curioso di sapere perché mai si dice che i gatti hanno sette (o nove) vite? Ecco qui tutto quel che devi sapere su questa affascinante credenza
Quante volte avete sentito dire che i gatti hanno sette vite? Lo sappiamo, sono talmente tante che sicuramente avrai perso il conto e la cosa ancor più assurda è che, a seconda del Paese in cui ti trovi, questo numero cambia. Ma come mai?
Naturalmente si tratta di credenze più che di vere e proprie teorie, che nascono da storie e leggende a proposito di questi incredibili animali dalle mille particolarità.
Si dice che i gatti hanno sette vite (oppure nove) perché…Continua la lettura e scopri tutto ciò che dovresti sapere su questo argomento!
Indice
- Come nasce questa credenza
- Cosa pensavano gli antichi Egizi
- Il significato “magico” del numero 7
- I gatti hanno 7 o 9 vite?
- Vite dei gatti e scienza
- Storie di gatti leggendari
Come nasce questa credenza
Iniziamo con una doverosa (seppur scontata) premessa: i gatti non hanno sette vite, ma una sola proprio come noi e come tutte le creature viventi. L’idea che abbiano vite multiple è assolutamente un mito e non si basa su alcun tipo di realtà o dato scientifico.
E allora perché si dice così? Non è facile risalire alla reale origine di questo mito sui gatti, anche perché a seconda delle culture di riferimento cambia anche il numero “magico” assegnato a questi incredibili animali. Si parla appunto di magia, credenze, leggende, in sostanza di storie che attingono dalle caratteristiche tipiche dei gatti e che, nel corso dei secoli, hanno fatto sì che i comuni bipedi gli attribuissero poteri quasi sovrannaturali.
Cosa pensavano gli antichi Egizi
Viaggiando a ritroso nel tempo sono moltissime le antiche culture che hanno dato una certa importanza ai gatti, considerati animali molto speciali, quasi magici e dotati di poteri che li rendevano molto importanti agli occhi degli esseri umani. Gli antichi Egizi sono forse i più affezionati alla figura del gatto.
È probabile, proprio per questo motivo, che la credenza che i gatti abbiano sette vite risalga a questa antica civiltà. Sappiamo con certezza che i gatti erano venerati dagli Egizi al punto tale che, proprio ispirandosi a loro, nacque la prima teoria collegata al concetto orientale della reincarnazione. Secondo tale credenza spirituale dopo la morte l’anima si sposta verso un altro organismo, cosa che accade a più riprese. In sostanza è solo il corpo a estinguersi con la morte, ma la parte spirituale resta e vive in eterno.
Cosa c’entrano i gatti in tutto questo? Beh, considera che gli antichi Egizi erano convinti che il gatto condividesse questa capacità con l’uomo e che, al termine della sua sesta vita, nel corso della settima si sarebbe reincarnato finalmente in un essere umano. Davvero affascinante!
Il significato “magico” del numero 7
Prima il numero 6, poi il numero 7. A volte si sente parlare perfino del numero 9. Come mai le varie culture attribuiscono un certo peso a determinati numeri, piuttosto che ad altri? Anche qui ci sono delle ragioni ben precise e molto interessanti che dovresti assolutamente conoscere!
Come riporta Wikipedia Secondo un mito in molte culture, i gatti hanno vite multiple. In molti paesi si ritiene che abbiano nove vite, ma in Italia, Germania, Grecia, Brasile e alcune regioni di lingua spagnola si dice che abbiano sette vite, mentre nelle tradizioni turche e arabe il numero di vite è sei. Quindi noi in Italia, da sempre, crediamo che i gatti hanno sette vite.
Se in Italia, come in altri Paesi più o meno vicini, si è diffusa tale convinzione è per via del significato “magico” attribuito al numero 7, considerato il numero fortunato per eccellenza, addirittura il simbolo assoluto di perfezione. Ciò ha un legame con le fasi del ciclo lunare, articolato in 4 fasi da 7 giorni), così come con il concetto di eternità di cui ha scritto Platone. Ma non finisce qui, perché anche per i buddhisti il 7 ha un significato particolare, perché esprime completezza ed è la somma di umano (numero 3) e divino (numero 4). Per non parlare, poi, dell’enorme importanza che il Cristianesimo dà a questo numero!
È facile allora dedurre come, attribuendo una natura sacrale e spirituale al gatto, il numero migliore da associargli sia proprio il 7!
I gatti hanno 7 o 9 vite?
Qui diciamo che i gatti hanno sette vite ma, come abbiamo visto prima, in altri Paesi del mondo si dice che ne abbiano 9. Anche questo numero ha un significato particolare in alcune culture, ad esempio nella Cabala è sinonimo di abbondanza e vita. Ma non finisce qui.
Nei Paesi di origine anglosassone (Regno Unito su tutti) le leggende che riguardano i gatti sono strettamente legate al cosiddetto periodo delle streghe. Come saprai sicuramente, nel Medioevo si credeva che i gatti (soprattutto quelli neri) fossero delle creature pericolose, legate al demonio e alla negatività.
Per farla breve, i gatti erano “amici” delle streghe e per questo diventavano il principale veicolo per realizzare incantesimi di magia nera. In particolare nel 1584 il libro Beware the Cat di William Baldwin dice che Le streghe possono possedere il corpo del loro gatto nove volte. Un altro scrittore inglese, John Heywood, nel 1546 scrisse una raccolta di proverbi e uno di questi diceva che La donna, come il gatto, ha nove vite.
Queste credenze erano (e sono) talmente diffuse che persino Shakespeare ne parla nel suo Romeo e Giulietta (Good King of Cats, I want to take one of your nine lives).
Vite dei gatti e scienza
Credenze, detti popolari, leggende e storie legate all’occulto e alla magia. Tutto bello e affascinante ma, ovviamente, non c’è assolutamente niente di vero o provato scientificamente per spiegare che i gatti hanno sette (o nove) vite. Ne hanno una, proprio come noi, ma sicuramente hanno anche una marcia in più che li fa sembrare dei supereroi a quattro zampe!
Dobbiamo ammetterlo, osservando i gatti a volte si ha proprio l’impressione che abbiano dei superpoteri. Questi straordinari animali possiedono la capacità quasi sovrannaturale di sopravvivere a cadute e situazioni estreme che per altri animali (soprattutto per noi bipedi) sarebbero fatali! Sono forti, agili, veloci, compiono salti a dir poco acrobatici e sono anche animali super resistenti.
È risaputo e provato scientificamente come i gatti siano in grado quasi sempre di cadere sulle proprie zampe. Questa capacità è dovuta a una particolare proprietà del loro organismo detta “riflesso verticale” che permette loro di rigirarsi rapidamente in aria dopo un salto o una caduta, per prepararsi al meglio all’impatto col suolo.
Un altro studio, condotto da dei veterinari newyorkesi nel 1987, dimostra che il 90% dei gatti caduti da altezze importanti (fino a 30 piani) riescono a sopravvivere. I gatti, nel momento in cui cadono, irrigidiscono completamente il corpo per ammortizzare lo shock della caduta. Questo ovviamente non dà loro sette vite, ma sicuramente aiuta ad allungare l’unica che hanno!
Storie di gatti leggendari
I ganni non avranno sette o nove vite, ma talvolta sono protagonisti di storie davvero incredibili che inevitabilmente continuano ad alimentare credenze e leggende intorno ai loro “superopoteri”. Prendiamo ad esempio la storia del gatto australiano Smokey che è riuscito a sopravvivere niente meno che a una sparatoria! Smokey è stato colpito da ben 13 pallottole, cosa che avrebbe ucciso praticamente chiunque al suo posto, eppure non solo è sopravvissuto ma è anche riuscito a tornare a casa sano e salvo. Davvero incredibile!
Negli anni Sessanta il gatto Jabob, invece, è sopravvissuto quasi per miracolo a un naufragio! Era la mascotte della motonave olandese Tjoba e viveva proprio lì, insieme al capitano e al resto dell’equipaggio. Un giorno vi fu una terribile tragedia e il gatto affondò insieme alla nave ma, recuperato il relitto dal fondo del mare, ecco la scoperta: Jabob era rimasto vivo per tutto quel tempo nelle profondità marine!
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