Gatto adulto, età: come stabilirla e quali sono tutte le fase della crescita
La vita è fatta di fasi, vale per noi bipedi e per il gatto, che si può considerare adulto a partire da una certa età in poi. Conoscere come funziona lo sviluppo del nostro felino ci permette di comprenderlo al meglio, aiutarlo e fare in modo che cresca forte e sano.
L’obiettivo è raggiungere la terza età e farlo nelle condizioni di salute più favorevoli. Di certo il nostro adorato Miao non rispetta le tempistiche di un essere umano, ecco perché è importante documentarsi. Facciamolo insieme.
Uno sguardo di insieme
Il gatto si può considerare adulto solo se ha raggiunto una determinata età che va calcolata seguendo degli schemi ben precisi. Il passaggio fondamentale, di cui dovremo occuparci, è quello che lo vede trasformare da cucciolo ad adulto. Un processo segnato principalmente dalla maturità sessuale.
Questa viene raggiunta intorno ai cinque o nove mesi dalle femminucce, i maschietti invece ci mettono un po’ di più: circa un anno. Tuttavia l’evoluzione del nostro amico a quattro zampe continua, subisce delle modificazioni e viene scandita da necessità differenti e specifiche.
Dopo i primi 12 mesi, infatti, Miao – anche se più lentamente – continua a crescere pure da un punto di vista emotivo ed esperienziale. Alla fine, diventa anziano e raggiunge quella che noi bipedi chiamiamo terza età (anche se l’università il nostro gattino non la farà, ha già accumulato avventure per più di una vita intera).
Per conoscerlo al meglio, e stabilire un rapporto bipede-quadrupede intenso, quasi simbiotico, dobbiamo imparare a interpretare le varie fasi e tutti i bisogni a cui il micetto va incontro man mano che passano le settimane, i mesi e gli anni.
Un cucciolo piccolo e indifeso, forse
Quello che succede nelle prime settimane di vita, in termini di crescita, non succede in una vita intera. Il cucciolo di gatto, ma è così anche per il cane, da quando nasce e fino al raggiungimento del primo compleanno avrà un’esistenza ricca di sorprese, cambiamenti e scoperte. In una prima fase sarà la sua mamma a guidarlo (si spera), poi toccherà a noi: i suoi compagni di avventure a due zampe.
Durante i primi mesi, il nostro amato Miao andrà mettendo su peso molto velocemente, si tratta di circa 100 grammi alla settimana. Questo è possibile grazie al nutrimento iperproteico del latte materno. Se, infatti, dovesse essere costretto a uno svezzamento precoce saremmo noi a dover sopperire con una dieta studiata appositamente per garantire il nutrimento di cui ha bisogno. A tal proposito, potrebbe tornare utile saperne di più sull’alimentazione a siringa.
Man mano che i giorni passano, le ore di sonno cominceranno a diminuire. L’attività del gioco, dell’esplorazione e della sorpresa pura prenderanno il sopravvento per permettere a Miao di conoscere le meraviglie del mondo, ma anche i suoi pericoli. In un tempo davvero condensato, dovrà imparare a difendersi e come si sta sulla Terra.
L’alimentazione cambia con Miao
Non dimentichiamo che i felini sono prevalentemente carnivori, devono ingerire soprattutto proteine se non vogliamo che vadano incontro a scompensi anche di una certa entità.
Il gatto, quando diventa adulto e avanza con l’età, dovrà cambiare la propria dieta per far sì che sia un supporto valido per la crescita. Aumenterà di peso e, soprattutto nella fase dello svezzamento, gli darà la possibilità di dire addio al latte della mamma per accogliere nuovi sapori, consistenze e possibilità più in generale.
La formazione delle ossa e dei muscoli potrà definirsi correttamente nell’arco dei primi sei mesi, con un relativo aumento del fabbisogno calorico e proteico. Se abbiamo adottato un amico a quattro zampe, e siamo alla prima esperienza, non affidiamoci al fai da te: chiediamo consiglio al nostro veterinario di fiducia, che conosce eventuali pregressi clinici, caratteristiche di razza ed è l’unico ad avere tutti gli strumenti per avere un quadro d’insieme.
Da cucciolo ad adulto, la maturità
Come abbiamo precedentemente accennato, il cucciolo di fatto cresce nel momento in cui raggiunge la maturità sessuale ed è pronto a procreare. Non è altro che il corrispettivo della pubertà per noi bipedi, anche se Miao la raggiunge molto più velocemente: prima delle femminucce, poi dai maschietti e comunque entro i primi 12 mesi di vita.
Il micio, quindi, sarà in grado di occuparsi della prosecuzione della specie, anche se la sua crescita fisica continuerà ancora per qualche altra settimana. La maturità sessuale, infatti, non coincide con il completamento dello sviluppo fisico.
Questo momento, però, rappresenta un punto cruciale, una svolta in termini di socializzazione. Una fase molto delicata, in cui impara a relazionarsi e durante la quale è bene che conosca i comandi e le regole di base (se non vogliamo letteralmente impazzire appresso ai capricci di Miao).
La fisicità sarà più definita dal punto di vista dell’apparato scheletrico, delle ossa, dell’arcata dentaria e del pelo. Il nostro amico a quattro zampe comincerà a essere più autonomo, anche se ancora piccolo. Il processo di crescita inizierà a rallentare gradualmente.
I bisogni di un gatto adulto
Il gatto adulto ha raggiunto un’età tale da avere bisogno di una dieta studiata ad hoc per le proprie necessità. Ed ecco che torna predominante la figura del veterinario o dell’esperto in nutrizione. Ha nuove esigenze fisiologiche e questo non può di certo essere ignorato o preso sottogamba.
Le attività che potrà svolgere ogni giorno gli richiederanno molta più energia. Diverso è se la sua vita è particolarmente sedentaria o se è stato sterilizzato. È molto importante la stimolazione dal punto di vista mentale. Deve avvenire attraverso le corrette interazioni e una serie di attività ludiche: in questo modo potrà incanalare correttamente le proprie energie e non risentirne in alcun modo.
Anche il peso è bene che venga monitorato per evitarne un aumento in poco tempo o, al contrario, una diminuzione repentina. Le visite di routine dal veterinario di fiducia servono anche a questo, a tenere aggiornato il libretto delle vaccinazioni e a non saltare la somministrazione dell’antiparassitario.
Per qualsiasi dubbio o incertezza, prima di prendere qualsiasi iniziativa personale e potenzialmente pericolosa, chiediamo il parere dello specialista e agiamo solo dopo avere ottenuto il suo nulla osta.