Gatti e gattini abbandonati: cosa fare e dove portarli
Cosa dobbiamo fare quando troviamo dei gatti abbandonati? Ecco le varie opzioni che ci consentono di salvare il micio dalla strada
Purtroppo trovare dei gatti abbandonati per strada non è un evento raro e ogni anno in Italia sono sempre di più i casi di abbandono.
Succede anche con i cani e il trend cresce quando arriva la bella stagione e padroni sconsiderati e senza cuore si liberano di quelle che considerano delle zavorre.
Sembra davvero assurdo che ci si possa comportare in un modo simile soprattutto con un animale domestico che è cresciuto nella propria casa.
Con il gatto, così come con il cane, si crea un legame speciale fatto di fiducia, rispetto ma soprattutto di tanto amore. Purtroppo non è così per tutti.
Camminando per strada di frequente vediamo gatti che gironzolano in tutta tranquillità ma sono randagi abituati alla vita da “senza tetto” e si nota subito che non sono molto propensi al contatto umano.
Capita che scatti il “colpo di fulmine” e allora possiamo decidere di adottare un gatto randagio adulto per offrirgli la possibilità di una vita migliore.
I gatti abbandonati sono tutt’altra cosa e si riconoscono facilmente rispetto ai gatti randagi che considerano la strada una vera e propria casa.
Si percepisce dai loro movimenti e dal loro sguardo che sono smarriti, non sanno dove andare, hanno paura e in molti casi tendono ad avvicinarsi alle persone.
Ecco allora che si pone un problema: cosa dobbiamo fare quando troviamo dei gatti o dei gattini abbandonati per strada e a chi dobbiamo rivolgerci?
Abbandonare gli animali è reato
Questa precisazione è fondamentale perché spesso purtroppo non si hanno abbastanza informazioni in merito, soprattutto dal punto di vista legale e penale.
Abbandonare gli animali domestici costituisce un reato ai sensi dell’art. 727 del Codice Penale italiano.
L’articolo dice che “Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino a un anno o con l’ammenda da 1.000 euro a 10.000 euro. Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze”.
Oltre a essere una questione etica di non poco conto, quindi, l’abbandono degli animali è punibile dalla legge.
Sarebbe meglio pensarci su due volte prima di compiere una scelta tanto disonorevole e chiunque assista personalmente all’abbandono di un gatto, di un cane o di qualsiasi altro animale domestico deve allertare le Forze dell’Ordine.
In caso di gatti abbandonati per legge dovrebbe intervenire la Polizia Municipale, tanto che non dovremmo essere noi a prendere il micio trovatello ma aspettare che arrivi la pattuglia.
Non sempre, purtroppo, è così e a quel punto sta a noi decidere sul da farsi e prenderci la responsabilità di raccogliere il povero animale abbandonato.
Gatti abbandonati: a chi possiamo rivolgerci
Come già detto, chi assiste all’abbandono di un gatto o di qualsiasi altro animale domestico deve allertare le Forze dell’Ordine perché siamo a tutti gli effetti in presenza di un reato.
Se, però, troviamo dei gatti abbandonati di cui non sappiamo assolutamente nulla il discorso cambia.
È vero che potremmo avvisare comunque le Forze dell’Ordine ma la cosa più saggia da fare è contattare la propria ASL di riferimento.
La ASL (Azienda Sanitaria Locale) non si occupa soltanto della salute delle persone e in genere ha una sezione dedicata alla medicina veterinaria con un veterinario a disposizione per le visite ai gatti e agli animali abbandonati.
Non è un caso che le competenze delle ASL si siano estese anche agli animali prima di tutto perché in questo modo si possono controllare più facilmente le malattie infettive che potrebbero sfociare in epidemie.
E poi è un valido strumento per arginare il fenomeno del randagismo perché offre interventi di sterilizzazione sia per gatti che per cani e anche l’inserimento del microchip.
La ASL non solo visita i gatti abbandonati controllando il loro stato di salute ma si occupa anche di allertare le Forze dell’Ordine per denunciare il reato.
Gatti abbandonati: portarli al gattile comunale
Trovare dei gatti abbandonati e salvarli dai pericoli della strada è un gesto encomiabile che, però, comporta anche delle spese.
Se ci rivolgiamo a un medico veterinario dobbiamo essere pronti a pagare ogni singola visita e intervento da parte sua.
Ma non tutti possono permetterselo e allora cosa possiamo fare per evitare queste spese ma comunque fare qualcosa per il trovatello?
La soluzione è molto semplice: possiamo portare i gatti abbandonati al gattile comunale (o municipale) che ogni Comune italiano, per legge, dovrebbe avere.
Del resto non tutti sono nelle condizioni di adottare i gatti abbandonati che trovano per strada ed è giusto che vi sia a disposizione dei cittadini un servizio gratuito che metta a disposizione dei mici cure e un tetto sopra la testa.
Purtroppo il sistema dei gattili municipali non funziona come dovrebbe in tutte le città e non è raro trovare strutture strapiene di gatti abbandonati che non possono permettersi di accoglierne di nuovi, specialmente al sud.
I gattili comunali o municipali ricevono delle sovvenzioni che consentono loro di fronteggiare le spese di mantenimento della struttura e quelle necessarie al mantenimento dei piccoli felini.
Se quindi non possiamo o non vogliamo tenere con noi il trovatello e non possiamo permetterci di pagare un veterinario di tasca nostra, restano l’unica opzione possibile.
Associazioni animaliste e guardie zoofile
Oggi la sensibilità verso gli animali ha raggiunto livelli mai visti prima e sono tantissime le persone che si adoperano per la loro salvaguardia e il loro benessere.
A questo scopo sono nate numerosissime associazioni animaliste che si occupano anche di gatti e cani abbandonati e possono esserci d’aiuto.
Sono gestite e formate da volontari che impiegano risorse ed energie con tanta passione che hanno i contatti giusti per occuparsi dei trovatelli.
Quindi possono essere una valida opzione per chi trova un animale abbandonato o ferito e non sa cosa fare.
In Italia esiste anche una figura che non tutti conoscono e che può essere contattata in caso di abbandono di gatti e altri animali.
È la guardia zoofila, un vero e proprio pubblico ufficiale che assolve il compito di tutela e salvaguardia della salute degli animali e dell’ambiente.
Le guardie zoofile fanno parte di associazioni animaliste o enti riconosciuti e ricevono l’incarico di tutela direttamente dal prefetto dopo aver frequentato un corso di formazione specifico e superato un esame.
Quando troviamo gatti abbandonati o vogliamo denunciare l’abbandono o il maltrattamento di animali possiamo rivolgerci a loro.
Gatti abbandonati: possiamo adottarli
Abbiamo visto tutte le opzioni possibili per chi trova dei gatti abbandonati in strada e ha bisogno di trovare un luogo in cui qualcuno se ne prenda cura.
Nel caso del gattile è il Comune a farsi carico delle cure e delle spese che ne conseguono e il micio trova un rifugio in cui essere accudito.
Se contattiamo la ASL, invece, a tutti gli effetti è come se il gatto diventasse nostro e siamo noi a doverci accollare le spese per le visite, le vaccinazioni e tutti gli altri trattamenti.
Non tutti vogliono o possono permettersi di prendersi cura dei gatti abbandonati ma chi ne ha la possibilità dovrebbe farlo.
È un atto di amore che dà la possibilità a questi poveri animali che hanno subito il trauma dell’abbandono di rifarsi una vita.
Chi decide di adottare un trovatello può anche rivolgersi direttamente al proprio veterinario di fiducia o farsene consigliare uno bravo.
Il veterinario è tenuto a prestare il primo soccorso agli animali abbandonati, specialmente quando ci troviamo di fronte a casi molto gravi.
Se vogliamo adottare il trovatello, comunque, possiamo rivolgerci sia alla ASL che al veterinario privato, provvedere immediatamente alle prime cure, denunciare il fatto e procedere con l’iscrizione all’anagrafe felina e all’inserimento del microchip (facoltativo).