Mau e Phantom, i gattini che una soldatessa americana tornerà a prendere in Medio Oriente
Li ha salvati mentre era in missione in Medio Oriente e quando è tornata a casa, a malincuore, li ha dovuti lasciare lì. Ma adesso è intenzionata ad andare a riprenderseli
Questa è la storia di un’amicizia particolare e destinata, probabilmente, a durare molti anni, è la storia di due gattini chiamati Mau e Phantom e di una soldatessa americana.
La donna, in missione per molti mesi in Medio Oriente, nei giorni scorsi è dovuta tornare negli Stati Uniti, a casa. Senza però poter portare i due gattini che per tanto tempo le avevano tenuto compagnia.
Infatti, durante i lunghi mesi lontano dalla sua casa, il sergente Etter ha trovato conforto grazie alla presenza di quei due piccolini. Trovati, nella base militare, quando avevano solo 8 settimane di vita.
Della loro mamma non c’era traccia e senza di lei sarebbero presto morti. Tuttavia, l’aiuto del sergente Etter è stato provvidenziale.
Il giorno del salvataggio i due gattini erano fortemente denutriti e affamati. Ma nel giro di poco, grazie alle cure della soldatessa, si sono rimessi perfettamente in sesto.
E quando è arrivato il momento per lei di ritornare a casa è rimasta molto delusa nello scoprire che i suoi amici gattini non potevano partire con lei.
Per riavere indietro i gattini Mau e Phantom, la soldatessa ha deciso quindi di rivolgersi a un’associazione senza scopo di lucro, Paws of War, che ha promesso di aiutarla.
L’organizzazione, non solo fornisce aiuto ai soldati dell’Esercito, ma si occupa anche di assistere i loro animali domestici.
Il viaggio dei due gattini è molto costoso e soprattutto complicato. C’è bisogno di denaro e anche di persone del luogo disposte ad occuparsi dei documenti necessari.
“Phantom e Mau hanno davvero toccato i cuori di tutti. Erano in grado di migliorare le nostre giornate e far uscire la versione migliore di noi stessi”, ha raccontato il sergente Etter.
Come se non bastasse, il viaggio deve essere organizzato anche con una certa fretta. Questo perché la base militare che li ospita sta per essere dismessa.
E così facendo i due gattini rischiano di finire in mezzo alla strada.
“Faremo tutto il possibile per portare a casa i gatti del sergente Etter. Chiunque sia stato in quella zona del mondo conosce le dure e crudeli condizioni che questi gatti potrebbero sopportare se tornassero per strada”. Ha concluso così Robert Misseri, il co-fondatore di Paws of War.
Sperando che questa storia abbia un lieto fine, ve ne raccontiamo una finita davvero bene: quella di Miso e Suki, due gattini che hanno trovato un’amorevole famiglia tutta per loro.