Gattini, quali vaccini bisogna fargli? Cosa sapere, punto per punto

Quando decidiamo di prendere un cucciolo di felino, è importante anche capire cosa fare per fargli affrontare il mondo esterno nel migliore dei modi. Gattini, quali vaccini fare? Ecco qualche informazione riguardo questo momento fondamentale per la sua crescita.

L’importanza dei vaccini

gattino con musetto impaurito

Perché è così importante fare le vaccinazioni al nostro piccolo amico? Questa è una domanda molto frequente, in quanto non tutte le persone sono d’accordo nel vaccinare i propri animali. Cercheremo di spiegare in questo paragrafo che cosa sostiene chi ritiene i vaccini come passaggi fondamentali per tutelare la salute del piccolo.

Il primo chiarimento che viene dato è molto semplice: le vaccinazioni sono importanti perché possono limitare l’incidenza di specifiche malattie sull’organismo del gattino.

Il vaccino fa in modo che il gattino, già fin da piccolissimo, possa godere di una sorta di “immunità” contro alcuni sconvolgimenti fin troppo invasivi per il suo organismo. Ovviamente, è risaputo anche che non bastano i vaccini da soli per garantire tutto questo.

È infatti necessario fare anche i dovuti richiami vaccinali, grazie ai quali il gattino viene messo alla prova più volte al fine di crearsi gli anticorpi giusti. I vaccini, dunque, valgono da protezione, creano uno scudo immunitario che permette al gatto di avere tutta la schermatura possibile contro a possibili patologie poco raccomandabili.

Comunemente si pensa che le vaccinazioni siano rilevanti soltanto per quei felini che gironzolano all’esterno e che, quindi, quelli che rimangono sempre in casa non ne abbiano bisogno.

È giusto credere questo? Pensiero assolutamente errato! Vediamo perché. I vaccini vanno a stimolare il sistema immunitario, agendo in modo tale da sconvolgerlo e farlo abituare a qualche deviazione di percorso.

Il corpo, prendendo confidenza con qualcosa di estraneo, reagisce automaticamente e crea una barriera naturale di protezione. Questo passaggio è fondamentale! Può si sta a contatto con qualcosa di estraneo, più si ha la possibilità di ribellarsi e combattere!

I gatti che vivono sempre in casa tendono, invece, a non avere alcun tipo di stimolo esterno che possa rafforzare il sistema immunitario. Così, quindi, anche se sembra paradossale, sono più esposti a qualunque tipo di malattia, infezione etc.

Chiaro è che l’ambiente esterno mette molto più a rischio l’organismo, ma non dobbiamo neanche sottovalutare a priori l’interno della casa.

Anche qua, purtroppo, ci possono essere dei fattori che vanno a sconvolgere l’equilibrio del nostro piccolo amico. Dobbiamo metterci bene in testa che la casa, purtroppo, non è chiusa in una sfera di cristallo invalicabile!

Agenti patogeni, disturbatori, parassiti: può entrare di tutto anche nella mura domestiche! È bene allora vaccinare i nostri piccoli amici per proteggerli da tutto quello che potrebbe ledere la loro salute.

Gattini: quali vaccini bisogna fare? Andiamo per gradi. Prima di capire quali fare, proviamo a vedere, nel prossimo paragrafo, quando devono essere fatti.

Quando si fanno?

fare vaccini al gattino

Quando è meglio fare i vaccini? Diciamo che, tendenzialmente, il periodo migliore per una vaccinazione è quello che segue al totale e completo svezzamento. Questo perché le difese immunitarie del cucciolo finché viene allattato sono abbastanza forti.

Il colostro, sostanza contenuta nel latte materno, riesce a sviluppare nell’organismo del cucciolo una sorta di immunità di fronte ad alcuni agenti patogeni.

Gli anticorpi che introduce il colostro nel corpo del piccolo felino fanno da schermo per il suo organismo e permettono al cucciolo di restare protetto.

L’effetto del latte materno rimane solo finché il cucciolo si alimenta dalle mammelle della mamma. Nel momento in cui sospende questo processo di alimentazione per essere svezzato, bisogna provvedere diversamente per salvaguardare la sua salute.

Su abbiamo qualche curiosità su quale latte dare ai cuccioli di gatto, si rimanda al link.

Il colostro continua a rimanere in circolo nel corpicino del gatto per circa una settimana dopo lo svezzamento. Poi, ecco che si rendono necessari i vaccini. Solo così l’organismo potrà continuare a produrre anticorpi adatti a combattere quello che non è accolto di buon occhio.

Ecco quindi l’importanza dei vaccini. Finché il piccolo non è vaccinato e dunque coperto da tante malattie virali, è bene tenerlo lontano da qualunque altro animale.

Ora dunque ci chiediamo: quand’è che possiamo cominciare a svezzare il nostro piccolo amico? Intorno ai 2-3 mesi. Questo percorso graduale che si rende necessario per il sostentamento e il raggiungimento dell’autonomia, deve avvenire passo dopo passo con calma e pazienza. Su come svezzare un gatto, si rimanda al link.

In questo momento, dopo circa una settimana sarà possibile cominciare a fare il primo vaccino, e poi pian piano seguiranno i dovuti richiami.

Quando vengono fatti tali richiami? Dopo il primo vaccino, il primo richiamo è bene farlo dopo circa 3 o 4 settimane, a seconda di vari fattori. Successivamente, i prossimi richiami avranno una cadenza annuale. È necessario rispettare i tempi, altrimenti tutto il lavoro fatto in precedenza vanificherà ogni sforzo.

Quando Micio è completamente protetto? Circa dopo 15 giorni dalla somministrazione dell’intero trattamento. Subito dopo aver fatto il primo vaccino, non possiamo ancora stare tranquilli che il gattino sia immune a qualunque tipo di malattia.

Sarà il veterinario ovviamente a consigliarci per bene tutto il percorso da seguire, passo dopo passo. Ci darà tutte le informazioni necessarie su come bisogna agire al meglio per la salute del cucciolo.

Inoltre, segnerà sul libretto sanitario del piccolo tutte le indicazioni e i vaccini fatti, al fine di ricordarsi perfettamente tutto quello che è stato somministrato al felino.

A cosa servono tutti questi vaccini e i dovuti richiami? Non faranno altro che rafforzare ancora di più le difese immunitarie del piccolo amico a 4 zampe al fine di rendere la sua vita migliore e quanto più possibile protetta.

È importante vaccinare i gattini in tenera età? Assolutamente sì. E se non si facesse? In cosa si incorre? Vediamo se un gatto adulto mai vaccinato ha delle ripercussioni sulla sua vita.

Gattini: quali vaccini bisogna fare?

gattino che deve fare il vaccino

Gattini: quali vaccini bisogna fare? Eccoci arrivati al punto cardine dell’articolo. Quali sono le malattie principali da cui dover proteggere il nostro piccolo amico a 4 zampe?

Ci sono molti vaccini che possono essere somministrati al piccolo micetto, alcuni ritenuti obbligatori, altri facoltativi (a discrezione del veterinario o del padroncino).

I vaccini ritenuti necessari per la salute del nostro piccolo amico? Gattini: quali vaccini fare? Ecco un elenco:

  • Influenza felina. Questo tipo di malattia può colpire varie parti del corpo, in particolare le via respiratorie, gli occhi o la bocca. I virus sono l’FHV (herpesvirus felino) o l’FCV (calicivirus felino)
  • Virus della leucemia felina, abbreviato FeLV. Va a colpire direttamente l’aspetto peggiore il sistema immunitario. Piano piano lo distrugge, fino al completo collasso. Questo è terribile perché in tal caso il nostro piccolo amico non potrà più reagire di fronte ad alcuna malattia. Tutta questa vulnerabilità, purtroppo, non lo porterà molto lontano: la maggior parte delle volte questa malattia è fatale. Il vaccino può evitare che il gatto la sviluppi
  • Virus della panleucopenia felina, abbreviato FPV. Esso consiste in una brutta infezione virale che nella maggior parte dei casi porta alla morte. I sintomi spesso sono sottovalutati perché tale malattia si manifesta con diarrea e vomito. Essi possono essere scambiati per qualche piccolo disturbo momentaneo dovuto solo ad una scorretta alimentazione. Mai temporeggiare e mai minimizzare nulla quando si tratta di salute

Sicuramente sarà il veterinario a farci capire quali sia meglio fare, quando farli o se c’è la necessità di somministrare anche qualche altro vaccino Tutto questo va in base allo steso di salute del piccolo, alle sue esigenze e alla possibile reazione del suo corpo di fronte ad alcuni agenti patogeni.

Fra quelli “secondari”, c’è uno dei più conosciuti, il vaccino antirabbico. Questo, ad esempio, è obbligatorio se si vuole portare il proprio gatto in viaggio in qualche posto che richiede necessariamente l’antirabbia. All’interno della stessa UE, infatti, le indicazioni lo prevedono obbligatoriamente.

È importante, prima di viaggiare, controllare tutte le direttive non solo del paese di partenza, ma anche e soprattutto di quello di arrivo.

Il libretto sanitario è un altro bene che va sempre portato con sé: è qui, infatti, che il veterinario segna tutto quello che c’è da sapere sullo stato di salute del gattino. All’occorrenza, lontani da casa, questo può salvare la vita al nostro piccolo amico.

Vogliamo portare il nostro gattino in viaggio? Vediamo qualche dettaglio su come trasportarlo in sicurezza e tranquillità.

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