Gattino paralizzato, come crescerlo, aiutarlo e fargli vivere una vita normale
Quanto ci rende tristi vedere i nostri piccoli amici stare male? Quanto ci fa sentire impotenti vederli soffrire? Figuriamoci di fronte ad un gattino paralizzato come potremmo stare. Purtroppo, anche le cose brutte succedono ai nostri piccoli amici, anche se noi non vorremmo che mai gli accadesse nulla di male. Vediamo qualche consiglio sulla faccenda.
Bisogno di movimento: prima vera necessità
Perché è così importante il movimento nella vita di un gatto? In realtà, questo aspetto non deve mai essere sottovalutato nella crescita di alcun animale. Il gatto, per la sua natura felina, non può assolutamente prescindere dal muoversi: non dimentichiamoci che la caccia è da sempre e rimane tutt’ora la sua attività preferita.
Dunque, un gattino anche molto piccolo sente sempre il bisogno di muoversi, non appena riesce a reggersi in piedi sulle zampe in autonomia. Già dai primissimi tempi di vita, comunque, si può notare quanto i cuccioli di felino sia attivi e disponibili al movimento e all’avventura.
Oltre al divertimento che provano i piccoli gattini nello scoprire le bellezze del mondo, interno o esterno, il movimento serve anche per la loro salute fisica e mentale.
Le articolazioni tenute allenate e i muscoli tenuti sempre tonici aiutano tutto l’organismo a sentirsi bene e ad avere una condizione di perfetta salute più a lungo possibile.
Esattamente come succede per gli umani, muoversi beneficia ogni aspetto della vita e aiuta a migliorare o prevenire anche cose abbastanza scomode, come in età più avanzata l’artrosi.
C’è anche un altro fattore molto importante che viene tenuto sotto controllo grazie al movimento: il metabolismo! Un gatto immobile, infatti, sempre sdraiato sul divano o appollaiato nella cuccetta, tende ad ingrassare perché non brucia le energie necessarie. In più, stimolato dalla noia dovuta al fatto di rimanere sempre dentro casa, è portato a mangiare molte più volte rispetto a quante ne servirebbero quotidianamente.
Vediamo al link qualche informazione sul peso normale di un gattino.
Generalmente, l’immobilità nel gatto non è molto comune, anzi il felino è sempre pronto a scatenarsi e andare alla ricerca di nuove cose da scovare. Se dovessimo invece riscontrare qualche problema nella sua voglia di essere sempre così attivo come dovrebbe, è il caso di prendere delle precauzioni.
Sicuramente la sua apatia potrebbe derivare da qualche problema, qualche malessere particolare o disagio a livello fisico o psicologico. Mai sottovalutare l’atteggiamento di un gattino, a maggior ragione quando è ancora molto piccolo.
È consigliabile, infatti, imparare a studiare e conoscere la sua quotidianità e le sue abitudini, in modo da rendersi conto se qualcosa non dovesse andare secondo i piani.
Cosa succede infatti se un gattino è paralizzato? Come possiamo aiutarlo a non deprimersi, dovendo bloccare il suo naturale istinto all’iperattività?
Gattino paralizzato: cause e sintomi
Purtroppo la paralisi di un gatto può essere causata da alcuni fattori, sia interni sia esterni, oppure può capitare, raramente, che il gattino già nasca con dei problemi che gli impediscono di muoversi.
La causa principale di queste paralisi, la maggior parte delle volte, è dovuta a traumi esterni, quali incidenti o brutte cadute. Anche se i gatti hanno un senso dell’equilibrio molto spiccato e sono sempre molto reattivi nell’atterraggio, a volte per cause di forza maggiore potrebbe non essere così.
Traumi dovuti ad incidenti, invece, sono alquanto incontrollabili e non si possono di certo evitare se succedono improvvisamente. Come si riconoscono i gattini paralizzati?
Altre cause potrebbero anche essere problemi a livello neurologico che vanno ad intaccare il movimento, scatenati da tantissimi fattori. Ogni gattino ha la sua situazione specifica, esattamente come ogni organismo reagisce diversamente di fronte alle situazione di disagio o difficoltà.
Oppure la paralisi può essere la conseguenza di un ictus o di una trombosi. Questi due problemi, se si verificano, anche in giovane età, sono spesso irreversibili.
Ovviamente ciò che viene intaccato è il movimento. La paralisi generalmente colpisce zampe anteriori e posteriori e impedisce al gattino di essere autonomo in ogni sua mossa.
Grandissimo trauma, questo, per un animale come il nostro amico felino. Lui, abituato invece a voler correre e sfogarsi sempre, costantemente, ogni giorno e ad ogni ora, non potrà sopportare il fatto di essere paralizzato. O meglio, nei primi tempi sarà davvero dura essergli vicino!
Riguardo ai sintomi, è chiaro che bisogna considerare il movimento. Le zampette non saranno in grado di muoversi e il gattino avrà sempre bisogno di aiuto, per svolgere tutte le attività quotidiane.
L’impossibilità di muoversi è davvero qualcosa che turba il gattino in modo grande, ma non è una cosa definitiva. Inizialmente sarà tanto difficile, perché ovviamente il gattino non è abituato a non muoversi e tenderà ad essere nervoso, aggressivo. Sicuramente non vorrà nessuno fra i piedi, perché pensa di essere troppo vulnerabile e che tutto possa essere una minaccia per lui
Il suo disagio sarà alquanto evidente perché le zampe di punto in bianco non riceveranno più gli stimoli che il gattino vorrebbe mandare loro. Per fortuna, però, i gattini sanno adattarsi sempre perfettamente ad ogni situazione e questa cosa li aiuta ad essere degli ottimi e forti animali. Sono sempre pronti a tutto! Con il giusto tempo e la giusta pazienza, si potrà tranquillamente gestire la cosa.
Gattino paralizzato: come possiamo aiutarlo?
Noi padroncini come possiamo aiutare il nostro piccolo gattino paralizzato? Come potremmo fare in modo che la sua vita rimanga più o meno uguale a prima? O almeno che sia quanto più possibile normale?
Ricordiamoci che il nostro contributo è fondamentale per il suo star bene, sia fisico che mentale. Noi siamo la sua famiglia, i suoi protettori, coloro che gli daranno la possibilità di farlo sentire a casa, a suo agio, al sicuro.
Come potremmo lasciarlo solo in questi casi così delicati e assolutamente difficili da gestire? I primi tempi dovremmo assecondare le sue esigenze. Dunque cerchiamo di non forzarlo: così evitiamo di imporgli le cose e spaventarlo. Dovremo semplicemente esserci. Essergli accanto, farlo sentire protetto, con qualcuno su cui contare nonostante la situazione avversa che si è creata.
Diamogli tutte le attenzioni che merita, cibo e acqua, aiuto e presenza in ogni momento in cui lui lo vorrà. Quello che è importantissimo fare è tenerlo sempre sotto controllo. Inizialmente cerchiamo di tenerlo in una cuccia o in un box protetto, per evitare che il suo istinto iperattivo gli dia lo stimolo di provare a spostarsi. Così potrebbe farsi male e peggiorare la situazione!
Ecco qualche suggerimento su cosa mangiano i gattini, per prendere spunto su una possibile e buona alimentazione.
Piano piano, quando si renderà conto che siamo lì per lui, come siamo sempre stati ogni giorno, inizierà a darci una mano anche lui. Si appoggerà a noi come suoi punti di riferimento, come presenze imprescindibili ancora di più nella sua vita.
Lo dovremo aiutare a fare tutto quello che è necessario per il suo star bene: passiamo tanto tempo insieme, facciamogli sentire perfettamente la nostra vicinanza. Il gattino paralizzato ha tanto bisogno di sentirsi normale, di poter provare a vivere una vita più facile dell’apparenza.
Oltre a questo, preoccupiamoci di mantenerlo sempre pulito e fresco, per evitare che eventuali infezioni o parassiti vadano a peggiorare la sua situazione, per qualunque motivo possa esserci.
L’alimentazione potrà restare quella di sempre, a meno che il veterinario non ci dovesse suggerire qualcosa in particolare per delle specifiche esigenze. Assicuriamoci, però, che le dosi del cibo non siano esagerate.
Questo punto è fondamentale. L’obesità è molto comune anche nei gattini senza alcun problema fisico, data la loro grande golosità! Figuriamoci se c’è di mezzo anche l’impossibilità di movimento di un gattino paralizzato!
Ecco allora che dovremo stare ben attenti a controllare i suoi pasti e gestire le dosi in modo più che consono alla sua situazione spiacevole.
È molto difficile questo aspetto, soprattutto perché i gattini che vediamo in queste condizioni ci fanno tantissima tenerezza. Così noi siamo portati in modo quasi incontrollato a viziarli ancora più del solito. Quale potrebbe essere la cosa che li renderebbe più soddisfatti? Di solito, il cibo.
Ecco che il cibo, gli spuntini, gli stuzzichini potrebbero diventare i premi perfetti per i gattini molto piccoli con dei problemi. Saremmo sicuramente disposti a fare qualunque cosa per il nostro amico a 4 zampe con dei problemi abbastanza gravi di salute.
Facciamo però attenzione a non cadere troppo in tentazione: dargli troppo mangime potrebbe avere conseguenze negative. Non muovendosi come sarebbe normale, il suo corpo assimila, assimila, assimila ma non brucia come dovrebbe.
Assicuriamoci dunque, anche tramite il suggerimento del veterinario, he la sua alimentazione sia sempre sana e fresca, ma assolutamente equilibrata e con le giuste dosi. Lo scopo, ora più del solito, è il suo benessere fisico: l’organismo deve essere nutrito al meglio, ma non in modo esagerato.
Sfoghiamo la tenerezza che ci fa un gattino paralizzato riempiendolo di coccole, grattini e tanti giochi, ma non col cibo!
E se non riesce nemmeno a fare i suoi bisogni?
La cosa che viene più spontanea da pensare, che è anche il disagio più forte che potrebbe avere un gattino paralizzato, è quella che riguarda i bisogni. Un cucciolo con problemi di movimento potrebbe non riuscire ad andare in bagno in autonomia. Come possiamo noi aiutarlo a tornare in sé? Come possiamo aiutarlo a defecare in tranquillità e nel modo corretto?
Il gattino spaventato e che prova dolore potrebbe essere titubante nel fare i bisogni. Infatti, spesso preferisce evitare piuttosto che sentirsi completamente inerme anche di fronte ad un bisogno fisiologico.
Ovviamente questa è una cosa importantissima che non possiamo assolutamente sottovalutare. Dunque, è il caso di fare in modo che il nostro gattino paralizzato continui a defecare come ha sempre fatto, in modo normale e funzionale.
Il nostro aiuto, anche in questo caso, è fondamentale. Dopo i pasti, potremmo spronarlo e portarlo sulla lettiera. Se non vuole, insistiamo più volte in modo da fargli capire che è una cosa necessaria. Lui deve capire che noi siamo lì, lo accudiamo, ci prendiamo cura di lui e facciamo in modo che il suo equilibrio torni il più normale possibile.
Posizioniamo le sue zampette nel modo giusto e cerchiamo in ogni modo di sostenerlo, non potendo lui, da solo, reggere il peso del suo corpo. La paralisi è davvero limitante.
Cerchiamo di spronarlo come meglio riusciamo, provando a toccare con delicatezza i suoi organi genitali per dare uno stimolo. Il corpo, anche oltre la volontà del cucciolo, ad un certo punto sarà in grado di rispondere fisiologicamente alla cosa, per grande necessità.
Un’altra soluzione potrebbe anche essere quella di utilizzare dei pannolini per animali. Così il cucciolo non dovrà sforzarsi troppo nei movimenti per arrivare alla lettiera, ma anzi potrà fare tutto in autonomia senza troppi disagi.
Se però il gattino dovesse essere così testardo da imporsi, contro ogni sua volontà, di non fare i suoi bisogni neanche così, è un problema!
A quel punto contattiamo subito il veterinario e chiediamo dei consigli. I bisogni devono assolutamente essere espulsi dal corpo, altrimenti potrebbe creare dei disagi non indifferenti.
Come si convive con un gattino paralizzato?
La convivenza con un gatto disabile, anche se molto cucciolo, richiede sicuramente molte più attenzioni rispetto alla vita di un gattino senza alcun problema. Il punto fondamentale della questione, però, riguarda anche il fatto che noi siamo la sua famiglia e non possiamo di certo lasciarlo da solo!
Dovremo allora essere bravi a stimolare la sua attenzione, fare in modo che lui si accorga della nostra presenza, mai invadente, ma sempre al suo servizio. Non deve spaventarsi, come farà all’inizio, ma col tempo dovrà pensare che possiamo davvero dargli una grandissima mano per affrontare il tutto.
Sicuramente aiutarlo e fargli fare un po’ di ginnastica potrebbe essere una buona occasione di miglioramento. Tenere allenati i muscoli, nonostante la paralisi, è sempre un buon metodo per monitorare la situazione e rinforzare quello che si può.
C’è possibilità di un minimo recupero? È difficile dirlo, perché ovviamente ogni situazione è a sé. Quello che conta è dare sempre il massimo, impegnarci più che possiamo per tenere sotto controllo il suo stato di salute e, perché no, migliorarlo laddove possibile.
Sicuramente ci vuole pazienza, amore e tanto coraggio: il gattino paralizzato ha bisogno di noi e noi dobbiamo essere più forti di tutto, più caparbi e sicuramente molto impegnati! Così facendo, la sua vita sarà migliore: non facciamolo sentire diverso, ma cerchiamo di dimostrargli che tutto è possibile e che la vita può andare avanti anche in modo positivo.
Ecco qualche consiglio utile in generale sui gattini e come ci si prende cura di loro: se non si è molto esperti, è sempre bene consultare qualche piccolo passo.