Cuccioli di Somalo: caratteristiche, educazione e particolarità dei micini
I cuccioli di Somalo sono un concentrato di tenerezza. E vi sveliamo un segreto: rimangono tali anche quando raggiungono l'età adulta. Irresistibili!
I cuccioli di Somalo non sono altro che Abissini a pelo lungo. Ogni caratteristica dell’uno coincide con quelle dell’altro e viceversa. Unico elemento distintivo, quindi, è la pelliccia.
Un batuffolo di cotone o una nuvola rossa. Si tratta di un amico a quattro zampe a metà tra un felino e una volpe.
Ecco perché viene definito anche “gatto volpe”. Come il colore del mantello vivace e il pelo vaporoso, anche il carattere è decisamente impegnativo. Una ventata d’aria fresca in una vita grigia, per riassumere.
Facciamoci un’idea
I cuccioli di Somalo, una volta cresciuti, hanno un aspettativa di vita in media che va dai 13 ai 15 anni. Si presentano molto brillanti, amanti del gioco ed estremamente amabili.
Del pelo abbiamo già parlato, ma a esso e al pedigree è collegato anche il prezzo un po’ sopra la media. Un esemplare, infatti, può costare 600 euro fino ad arrivare ai 1500. Vista soprattutto la spesa esosa, come sempre, è consigliabile affidarsi a un allevamento riconosciuto e certificato. Le truffe, infatti, sono sempre dietro l’angolo.
In età adulta, può essere alto dai 30 ai 35 centimetri. Importante è sapere che questa tappa la raggiunge un po’ più tardi rispetto ai suoi simili di altre razze: attorno a un anno e mezzo o due. Il peso si aggira tra i tre e i cinque chili, i maschietti in genere sono più massicci.
Il colore del pelo, l’opera di un pittore
Cervo, blu, lepre, rosso e cannella. Questa la tavolozza del pittore che ha avuto l’onore di dipingere il mantello di un felino tra i più belli al mondo. Presenta la stessa varietà dell’Abissino, responsabile infatti è il gene agouti. Una alternanza di colori che, come per magia, dà vita a un’uniformità straordinaria. L’effetto è iridescente e caldo. Uno spettacolo.
Il lepre è formato da un’alternanza di arancio e nero; il cannella ricorda il mantello di un puma affascinante quanto feroce, ed è un misto di albicocca chiaro e cannella; il cervo e il blu, invece, rappresentano una variazione genetica dei colori lepre e cannella.
È possibile trovare, ma sono molto rari, esemplari cioccolato, rosso, lilla e crema. Tutte queste dominanti cromatiche del mantello possono essere modificate da un gene specifico, che rende il pelo argentato. Come una magia fatta dal miglior mago in circolazione.
Il motivo può essere tigrato, marmorizzato classico, o ticked tabby (quello caratteristico dell’Abissino per intendersi). La lunghezza è media, impreziosita da occhi magnetici verdi, cuoio, nocciola oppure oro/giallo.
La maestosità felina
I cuccioli di Somalo, sin dalle prime settimane di vita, si presentano con un aspetto quasi regale. La testa appare triangolare e moderatamente arrotondata, ben proporzionata e incorniciata da una sorta di collarino di pelo. Gli occhi a mandorla e le orecchie grandi rendono questo amico a quattro zampe davvero molto bello. A completare il tutto, una corporatura muscolosa ma snella.
C’è il trucco: a un primo sguardo, un po’ distratto, dà la sensazione di essere grasso. In realtà è tutta apparenza data dalla lunghezza del mantello. La coda, poi, è la ciliegina sulla torta: finisce con un simpatico pennacchio a punta scura.
Un carattere effervescente come l’aspetto
Se siamo alla ricerca di un perfetto compagno di avventure che ama le coccole ed essere carezzato dalla mattina alla sera, quasi fosse una nostra appendice, stiamo analizzando i pro e i contro del felino che fa al caso nostro. Dobbiamo solo essere bravi all’inizio e conquistare la sua fiducia.
L’indole da Peter Pan la mostra sin da cucciolo, ma la conserva anche quando cresce. Adora saltare, il suo soprannome è Molla. Se non lo troviamo in giro per casa, ispezioniamo i mobili più alti che abbiamo: lo scoveremo accucciato lì, magari pronto a farci un agguato divertente.
Pacato, ma intelligente
La sua indole è davvero straordinaria. Si tratta di un amico a quattro zampe molto equilibrato e tranquillo, ma anche tanto brillante e intelligente. Qualsiasi cosa gli capiti attorno cercherà il modo di partecipare e magari diventarne protagonista.
Nonostante sia indipendente nel complesso, è anche parecchio attaccato a chi considera famiglia e si mostra intimorito dalle persone che non conosce. Avere la sua amicizia è straordinario, possibile, ma non scontato.
Se vogliamo conquistarlo, la tattica migliore è giocare con lui e dedicargli tante attenzioni. Qualora gli dovessimo piacere ce lo dirà con un chiacchiericcio insistente, ma per nulla fastidioso.
Mamma e papà, giochiamo!
Come tutti gli Abissini, anche i cuccioli di Somalo sono molto attivi e desiderosi di giocare e stare sempre in movimento. La loro curiosità è davvero affascinante, ma anche un’arma a doppio taglio. Possono essere indotti ad allontanarsi per esplorare, però sempre con il desiderio di ritornare da chi considerano famiglia a tutti gli effetti.
Tanto giocherelloni, quanto una buona forchetta (o forse sarebbe meglio dire ciotola?). Un gioco che sembra essere fatto appositamente per loro sono le palline-dispensa-cibo.
L’alimentazione è da tenere sotto controllo per evitare l’insorgenza dell’obesità e le malattie a essa correlate (alcune di esse anche gravi).
La convivenza con altri animali
Questo amico a quattro zampe davvero fuori dal comune non sente l’esigenza di avere qualcuno che gli tiene compagnia, sia esso un cane o un altro gatto, nonostante ciò però tollera la presenza di qualcuno in giro per casa.
Lo stesso vale per i cani. Non è raro che riescano a creare una complicità interessante. A patto, però, che le presentazioni avvengano nei modi e nei tempi giusti, rispettando tutti gli attori in gioco e garantendo ampi e alti spazi dove rifugiarsi in caso di mal sopportazione.
Il Somalo, cucciolo o adulto che sia, non disprezza la compagnia dei più piccini, basta che si senta a proprio agio e non minacciato. Per gli anziani, invece, rischia di essere troppo impegnativo e dinamico.
Pelo e toelettatura
Il pelo dei cuccioli di Somalo, lo abbiamo detto a perdifiato, è il fiore all’occhiello, la caratteristica che – insieme al carattere – rendono questi esemplari così speciali. La lunghezza, però, non è così facile da gestire, ci vuole una certa dose di pazienza.
Sono pertanto indispensabili delle spazzolate quotidiane che lo mantengano bello, lucente e forte (coda con pennacchio compresa). Insieme all’aiuto indispensabile di una corretta e bilanciata alimentazione, ovviamente. La perdita del pelo è anch’essa strettamente correlata alla dieta, le cui dosi devono essere adattate allo stile di vita.
“Dica trentatré”
Anche se si tratta di un gatto che tendenzialmente gode di ottima salute, ci sono alcune patologie che possono colpirlo più di altre. Tra queste quelle correlate alla sensibilità gengivale.
Poi può soffrire anche di amiloidosi, atrofia progressiva della retina e deficit di piruvato chinasi. Le visite di routine dal veterinario di fiducia rappresentano un ottimo metodo di prevenzione, non lo dimentichiamo mai (come dobbiamo ricordare sempre i vaccini periodici).
Origini e storia di un vero principe
Le origini dei cuccioli di Somalo non sono chiarissime. Secondo gli esperti, potrebbero essere il risultato di una mutazione genetica oppure di incroci più o meno illeciti risalenti alla II guerra mondiale, dovuti alla mancanza di Abissini in Inghilterra.
La razza, come la conosciamo adesso, nasce negli anni ’50 negli Stati Uniti (ecco perché è considerata una razza nuova), quando alcuni allevatori notarono e valorizzarono l’Abissino e lo chiamarono Somalo a causa della vicinanza con l’Etiopia. Oggi la si trova in tutto il pianeta.