Gattini e mamme gatto: tutti i comportamenti che devi conoscere
Gattini e mamme gatto? Qual è il rapporto che si instaura fra mamme e figli? Gli animali sviluppano un attaccamento fortissimo per la famiglia. Le mamme gatto sono i primi modelli di vita dei piccolini, sono i punti di riferimento, la scuola dove apprendere tutto ciò che serve alla vita. Vediamo di seguito tutto quello che c’è da sapere.
Mamma gatto durante parto: come avviene e cosa succede
Il parto è un momento molto difficile anche per gli animali. Spesso noi ci sentiamo assai impotenti di fronte a questi piccoli esserini che soffrono perché devono partorire e ci troviamo in difficoltà non sapendo cosa fare.
Come possiamo capire quando una gatta è incinta? Generalmente non è facile accorgersi fin da subito della presenza di cuccioli nel pancione di mamma gatto. L’unico segnale è vedere un incremento graduale del peso: tramite una visita, sarà il veterinario a confermarci o meno la gravidanza.
Sappiamo che le gattine iniziano ad andare in calore fra i 4 e i 6 mesi circa. Dunque, se le lasciamo libere di muoversi dove vogliono, sarà molto probabile che qualche gattino si avvicini e le metta incinta. Se sale di peso, quindi, sarà molto probabile l’accoppiamento.
Come capiamo, invece, quando sta per partorire? La gravidanza di mamma gatto dura fra i 60 e i 70 giorni: quando ci stiamo avvicinando al 58esimo giorno circa, diamo uno sguardo maggiore alla piccola. È probabile, infatti, che ci avviciniamo al fatidico giorno.
Il parto: la preparazione e cosa succede
Possiamo accorgerci precisamente che il momento del parto è vicino quando la gatta si sdraia su un fianco ed emette dei miagolii acutissimi e insoliti. Inoltre, il suo addome è contratto e dolorante e le contrazioni avvengono in continuazione.
Ecco dunque che i piccoli stanno per nascere. Cosa possiamo fare noi per aiutare la piccola amica a 4 zampe a partorire nel modo meno doloroso possibile? Semplicemente farle compagnia e accompagnarla in questo particolare momento della sua vita.
Anche in questo caso, infatti, le gatte sono perfettamente in grado di badare a sé stesse, senza l’aiuto di nessuno. Se la nostra presenza sarà gradita (come succede nella maggior parte dei casi) ce ne renderemo subito conto perché la piccola ce lo farà sicuramente capire.
Ciò a cui dobbiamo provvedere noi è prepararle un ambiente confortevole. Vediamo qualche consiglio:
- trovare una stanza calda, sui 22 gradi almeno
- il livello di umidità deve essere di circa il 65-70% di umidità
- farle trovare una scatola di cartone (o un oggetto simile) molto grande nel quale potersi sdraiare su un fianco comodamente, con i lati abbastanza alti. Così, appena nati i cuccioli, potranno essere contenuti anche loro all’interno senza rischio di dispersione
- mettere dei fogli di giornale facilmente rimovibili
- coprirla con una coperta morbida e tenerla al caldo per tutto il tempo
- fare in modo che anche i cuccioli appena nati siano al caldo
Arrivato il momento preciso del parto, si sdraierà su un fianco e inizierà a fare le fusa a più non posso: ci siamo! Generalmente, il travaglio non dura molto: in un’ora circa sarà già tutto finito.
I gattini, dopo essersi rotte le acque, usciranno ad intervalli quasi regolari, fra i primi 10 e i 60 minuti successivi e saranno completamente avvolti nella placenta. Non è uno spettacolo troppo bello per i deboli di stomaco, ma dovremmo fare qualche piccolo sforzo perché la cucciola avrà bisogno della nostra presenza per compagnia.
Appena nati, infatti, mamma gatto mangerà la placenta e il cordone ombelicale dei cuccioli, poi leccherà ogni singolo micetto per lavarlo e pulirlo. Al primo parto è probabile che nascano fra uno o tre micini; in quelli successivi, si può arrivare anche a sei cuccioli.
Una volta usciti dal pancione tutti i piccoletti, mamma gatto si preoccuperà di ripulire perfettamente non solo i cuccioli, ma anche sé stessa e la cuccetta (per quanto possibile).
Preoccupiamoci di notare che ogni singolo micino abbia la placenta. Se anche soltanto uno non dovesse averla, contattiamo il veterinario perché, rimanendo interna, potrebbe causare conseguenza sgradevoli.
Il ruolo della mamma: il post-parto e l’allattamento
Gattini e mamme gatto: che ruolo hanno? Come si comporta la mamma appena nati i cuccioli?
La prima cosa che bisogna fare è non fare niente! Ovvero: appena partorito, la gatta sarà stremata e stanchissima, ma allo stesso tempo vorrà godersi i suoi piccoli. Noi, oltre a farle compagnia per un po’, dovremo solo fare presenza e assicurarci che si senta tranquillità e rilassata.
Cose di cui noi padroncini dovremo preoccuparci:
- aspettare che la gattina si sia addormentata e sia tranquilla
- togliere i giornali sporchi e metterne di puliti
- dare una ciotola con un po’ di cibo
- dare la ciotola con acqua fresca
- mettere la lettiera lì vicino
Da cosa si capisce il rapporto bellissimo che si instaurerà fra gattini e mamme gatto? Fin da subito, i gattini si abbracciano alla loro mamma e si addormentano addosso a lei, per sentirne affetto e calore.
Ad un’ora circa dalla nascita, i cuccioli proveranno a svegliarsi (sempre tenendo gli occhi chiusi) e cominceranno a succhiare il latte. Nascono già con la fame incorporata: hanno subito bisogno di energie.
Può sembrare strano se si pensa che non si muoveranno per molti giorni in autonomia, ma il latte è ricco di tutte quelle sostanze nutritive che permettono un ottimo sviluppo degli organi e del corpo dei piccoli.
Gattini e mamme gatto: insegnamenti e lo svezzamento
Per i primi quattro mesi di vita, il piccolo di gatto non è assolutamente in grado di mangiare in modo autonomo. Perché questo? Il latte della mamma è sicuramente l’alimento migliore, quello che riesce a dargli il maggior sostentamento e le sostanze nutritive necessarie per un’ottima crescita.
Il latte di mamma gatto è ricco di colostro, una sostanza importante che serve al piccolo per sviluppare ogni singolo organo, muscolo, tutto ciò che lo aiuta a crescere sano e forte. Mamma gatto si prenderà perfettamente cura dei suoi piccoli, assicurandosi che abbiano sempre a disposizione tutto ciò di cui hanno bisogno. Il rapporto fra gattini e mamme gatto è così profondo e completo che è difficile trovare eguali.
Lei diventa fin da subito il punto di riferimento, il modello di vita, l’unica fonte di sostentamento, il soggetto a cui aggrapparsi per tutta la vita. I cuccioli, verso la terza settimana di vita, infatti, iniziano a mettere i denti (cosa assai dolorosa) e anche prendere il latte dalla mammella non sarà di certo piacevole per mamma gatto.
Nei primi due o tre mesi, quando i piccolini non sono ancora autonomi in niente, la loro crescita si svilupperà in modo sempre più evidente. Cosa imparano i gattini dalle mamme gatto? Tutto. Loro eseguiranno esattamente tutte le mosse che fa la mamma, prendendola come esempio assoluto e perfetto di vita.
Prima di tutto, lei mostrerà ai piccoli come bisogna provvedere da soli a lavarsi, a leccarsi e portar vie tutto ciò che si annida nel pelo in eccesso. Oltre a questo, insegnerà come usare la lettiera, dove fare i propri bisogni e come coprirli.
Sarà poi un modello anche per quanto riguarda l’attività preferita dei felini: la caccia. È infatti mamma gatto che si lancerà all’avventura per acciuffare qualche preda, facendo vedere ai piccoli ancora poco stabili come funziona il tutto.
Loro, osservando con occhi incantati il comportamento di mamma gatto, apprenderanno velocemente tutto ciò che c’è da sapere e che è utile alla vita.
Come e quando avviene lo svezzamento
Lo svezzamento è il momento in cui i gattini cominciano a poter mangiare, in modo sicuramente graduale e molto lento, tutti i cibi, anche quelli diversi dal latte.
Come si può arrivare a questo? Cosa potrà fare mamma gatto aiutare i cuccioli a mangiare correttamente anche le consistenze più dure? Come potremo, invece, noi padroncini essere dei perfetti genitori-umani, pronti a provvedere a tutto ciò di cui il cucciolo ha bisogno?
Per insegnare e fare in modo che i gattini imparino liberamente a mangiare tutto quello che serve, bisognerà aspettare che siano abbastanza in grado di reggersi in piedi. Quando succede questo?
Dalla terza settimana di vita circa, i micetti inizieranno a scoprire cos’è il gioco. Mamma gatto sarà sempre in prima linea non solo per fare da guida, ma anche per giocare e divertirsi con i suoi piccoli.
Il divertimento con i fratellini e con la mamma è fondamentale perché soltanto così ogni singolo micino imparerà come si gioca e come non essere aggressivo. Insomma: la mamma sarà importantissima per far capire ai cuccioli tutto quello che serve per vivere serenamente anche in compagnia di altri esseri viventi.
Giocare per i piccoli significa rincorrersi, mordere, graffiare: sarà la mamma a insegnare come farlo nel modo migliore, ovvero a dare le direttive su come comportarsi senza fare del male ai compagni di giochi.
Se lei si imporrà sui cuccioli, essi riusciranno sicuramente a capire cosa non deve essere fatto: per questo il rapporto gattini e mamme gatto è fondamentale!
Al momento dello svezzamento, è sempre lei che subentra ad aiutare i piccoli. In questo caso, anche noi potremmo darle una mano e aiutarla in questa ardua impresa.
Come farà capire ai piccoletti che non potranno prendere il latte dalle sue mammelle per tutta la vita? Cercherà di essere furba: si metterà in una posizione tale da non permettere ai piccoli di arrivare alle sue mammelle. Se questi dovesse insistere, noi potremmo aiutare mamma gatto, spostando delicatamente i cuccioli e portandoli nel posto dove vorremmo che mangiassero.
Se tutto questo non dovesse bastare, sarà mamma gatto stessa a colpire il gattino con una zampa, in modo delicato e super attento, riempiendolo subito di coccole. Così, il gattino riuscirà a capire che lei non è arrabbiata con lui né vuole essere aggressiva nei suoi confronti: l’unica cosa che sta cercando di fargli capire è che non deve assumere quell’atteggiamento (in questo, quello di ciucciare latte dalle mammelle).
Cosa dare da mangiare ai cuccioli che iniziano lo svezzamento? Che siano crocchette o cibo umido, si potrà concordare col veterinario: quello che conta è che il passaggio avvenga in modo gradualmente, passo dopo passo.
Inizialmente si alterneranno le poppate del latte alle ciotole col mangiare, per poi passare definitivamente e soltanto all’altro cibo. Quello che conta è stare attenti alla consistenza dell’alimentazione.
Questa, soprattutto nelle prime fasi del passaggio, dovrà essere morbida: consigliabile infatti è bagnare le crocchette per i piccini, in modo tale che i loro dentini ancora non perfettamente formati siano in grado di masticare, come possibile, il tutto. Per vedere nello specifico cosa mangiano i gattini, si veda il link.
Sarà la mamma, ancora una volta, a mostrare al piccolo come si mangia e come si mastica cibo consistente per poi ingerirlo. Mano a mano si aggiungeranno delle sostanze nutrienti sempre più complete, fino ad arrivare allo svezzamento completo, ovvero al definitivo abbandono del latte.
Ciò che bisogna tenere presenta è un fattore: avere tanta pazienza, esattamente come mamma gatto la avrà con i suoi piccolini. Lei sarà fondamentale per l’educazione dei cuccioli, ma anche noi non saremo di certo da meno! Ricordiamoci non solo di far trovare sempre cibo di ottima qualità, acqua fresca e lettiera pulita, ma anche di dedicare ore di gioco e di coccole ad entrambi, gatti adulti e piccini.
Così facendo, anche mamma gatto si fiderà completamente di noi e capirà che non siamo una minaccia per i suoi micetti. Ma tutto questo sarà più facile nel momento in cui avremo già precedentemente educato mamma gatto ad avere fiducia in noi e a sentirsi perfettamente in armonia nella nostra casa. Al sesto mese il piccolo avrà ormai sviluppato perfettamente tutto ciò che è necessario e mangerà esattamente come un adulto.
Gattini e mamme gatto: quando i piccoli diventano autonomi?
I gatti a che età diventano adulti? I gattini e le mamme gatto hanno un rapporto che può essere definito perfettamente simbiotico. Lei sarà quella che insegnerà tutto ciò che c’è da sapere per vivere in modo corretto, sano, felice e in armonia col mondo.
Fra i tre e i sei mesi, i piccolini raggiungeranno un livello abbastanza importante di crescita che li porterà a sviluppare quasi completamente ogni muscolo e tutte le ossa, rendendo tutto robusto e forte. Questo è possibile solo se la mamma ha svolto il suo perfetto ruolo di educatrice e se noi padroncini avremo svolto un altrettanto ruolo fondamentale di accompagnatori.
Crescere sano significa mangiare correttamente, idratarsi nel modo giusto, scorrazzare, muoversi e giocare il tempo necessario, instaurare dei bellissimi rapporti con altri gatti, essere umani, genitori.
Al compimento di un anno di vita, il gattino può essere considerato un adulto: cosa cambierà? Adesso mamma gatto che ruolo avrà? Esattamente lo stesso, ma invece di essere il punto di riferimento per ogni cosa, sarà semplicemente un’ottima compagna di vita.
I piccolini potranno ora mangiare cibo per adulti, altamente calorico e proteico, che possa dare la giusta dose di energia per affrontare le giornate. Comunque, consideriamolo ancora un cucciolotto: avrà sicuramente bisogno nuovamente di qualche attenzione. È semplicemente un giovane adulto con ancora molte cose da scoprire.