Malattie del gatto e alimentazione: 5 patologie correlate
è un detto che spiega nel migliore dei modi quanto le malattie del gatto e l'alimentazione siano spesso correlate
Le malattie del gatto e l’alimentazione sono spesso correlate, soprattutto quando questa non è sana ed equilibrata. I danni che la dieta può provocare al nostro amico a quattro zampe possono essere anche di una certa gravità.
“Siamo quello che mangiamo” è un detto che riassume una regola d’oro che vale per gli esseri umani e gli animali. Ogni specie necessita di seguire una dieta ad hoc, che consenta di assumere tutti i nutrienti di cui si ha bisogno: proteine, minerali, vitamine, fibre e tanto altro.
Un’alimentazione sana ed equilibrata per Miao
Gli uomini primitivi, una volta conclusa la sessione di caccia, dividevano la carne con i propri animali domestici. Successivamente la dieta umana ha cominciato a cambiare e a diventare molto più varia. Questo ha provocato nei quadrupedi danni non indifferenti, perché il meccanismo di assimilazione non è lo stesso di quello dei bipedi.
Le malattie del gatto e l’alimentazione, in questi casi, erano strettamente correlate. Adesso il rapporto con gli animali è molto mutato: non si tratta più di una mera convenienza nella vita di tutti i giorni, Miao e Fido sono membri della famiglia e come tali vengono considerati, anche dal punto di vista alimentare.
Oggi sappiamo che in commercio esistono moltissimi prodotti pensati appositamente perché i nostri amici a quattro zampe riescano ad assumere tutti i componenti nutritivi di cui hanno bisogno per crescere sani e forti, e mantenersi in salute. Quantità, età e razza incidono anche sul peso normale del gattino: un aspetto che bisogna monitorare costantemente.
Le malattie più comuni causate da una cattiva alimentazione
Le malattie correlate a una dieta poco sana possono essere più o meno gravi, spesso questo fattore dipende dal grado di malnutrizione in cui versa Miao. La sua salute, infatti, peggiora in maniera direttamente proporzionale alla fragilità del sistema immunitario. Le patologie legate al cibo che ingerisce il nostro fedele amico sono principalmente cinque:
- Allergie;
- Diarrea persistente;
- Gastrite;
- Infiammazione dell’esofago;
- Colite.
Conoscerle, sapere individuare i sintomi e intervenire in maniera tempestiva prenotando una visita dal veterinario di fiducia, che conosce eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza, fa la differenza.
Le allergie
Tra le malattie del gatto legate al’alimentazione ci sono certamente le allergie. Alcune proteine e determinati acidi grassi, infatti, possono provocare delle intolleranze o dei processi allergici anche di una certa gravità. Questo ovviamente accade in special modo negli esemplari più sensibili.
Per fortuna, però, oggi in commercio ci sono moltissimi alimenti già confezionati pensati per essere bilanciati e ipoallergenici. Ormai il grado di conoscenza dei nostri amici a quattro zampe e l’attenzione sono tali da far sì che la cura di Miao sia davvero a 360 gradi.
L’allergia alimentare può mostrare sintomi soprattutto a livello cutaneo. In questi casi noteremo arrossamenti o macchie più o meno localizzati e disturbi di natura respiratoria.
Ci sono diversi test allergici che lo specialista potrà effettuare per avere un quadro clinico completo. Qualsiasi sia il disturbo e la sua origine, però, non ricorriamo al fa da te: affidiamoci sempre a un professionista.
La diarrea persistente
La diarrea è tra i segnali più comuni nel caso di problemi all’apparato gastrointestinale. Questo vale sia per i quadrupedi che per i bipedi. Può essere sintomo di intossicazione, allergia o presenza di parassiti intestinali. Quando è correlata alla dieta, può dipendere anche da un eccesso di proteine o di grassi nell’organismo di Miao.
Anche la cattiva qualità del cibo e l’errata conservazione del prodotto possono avere effetti simili. Così come un cambiamento repentino nell’alimentazione e l’introduzione di cibi espressi e cotti.
Se vogliamo provare degli alimenti nuovi, questo deve avvenire gradualmente, secondo le dosi consigliate e previa autorizzazione da parte del veterinario. Anche in questo caso evitiamo di improvvisarci nutrizionisti esperti, non lo siamo.
La gastrite
Tra le malattie del gatto legate alla cattiva alimentazione c’è certamente la gastrite. Questa infatti può dipendere dalla reazione agli antigeni batterici, dalla proliferazione di vermi e da una eventuale intolleranza alimentare.
Ovviamente, la qualità del cibo è fondamentale. Ma è anche importante sapere come il prodotto va conservato. In genere la regola è: in luoghi asciutti e lontano da fonti di calore. Infatti, non è raro che la pappa di Miao possa subire la contaminazione di funghi e batteri, responsabili di avvelenamenti anche di una certa entità.
L’infiammazione dell’esofago
Questa è la meno frequente delle cinque patologie che stiamo prendendo in esame, ma si tratta comunque di una condizione che non va presa sotto gamba. Le cause principali, infatti, sono: il vomito frequente, l’ingestione di agenti caustici o chimici; le neoplasie maligne; l’ernia iatale, la presenza di un corpo estraneo nell’esofago, il reflusso del succo gastrico o intestinale.
Se notiamo una salivazione eccessiva, inappetenza, difficoltà a deglutire, tosse e rigurgito chiamiamo subito il veterinario per fissare una visita. La gravità dei sintomi è strettamente correlata al grado dell’infiammazione esofagea. Possono anche non essere particolarmente evidenti e persistere per settimane o addirittura mesi, oppure presentarsi in forma acuta ed essere particolarmente gravi.
La colite
La colite è tra le malattie del gatto legate a una cattiva alimentazione ed è causa molto comune di diarrea e altri malesseri di natura intestinale. A provocarla e una irritazione del ultimo tratto dell’apparato digerente.
Il grosso intestino, infatti, contrariamente a quanto si possa immaginare, gioca un ruolo fondamentale sulla digestione e sul metabolismo dei nostri amici a quattro zampe. Un’infezione può infatti provocare mutamenti nel consueto riassorbimento dell’acqua e degli elettroliti, causando alterazioni nella motilità.
Come accade per la maggior parte delle patologie, se siamo in grado di fornire una anamnesi dettagliata al veterinario di fiducia, potrebbe avere elementi importanti al fine di formulare la diagnosi esatta.
In base alla durata, la colite può essere acuta o cronica. Nel primo caso si manifesta all’improvviso e persiste per qualche giorno; nel secondo la durata dei sintomi va da un minimo di tre settimane in su.
Miao e Fido, quando sono affetti da questa malattia, manifestano spesso una diarrea acquosa, mucosa e non è raro che sia presente del sangue fresco nelle feci. Attenzione se notiamo difficoltà durante la defecazione, se il nostro amico a quattro zampe vomita o perde peso in maniera rapida.
Evitiamo lo stress e i traumi, nei limiti del possibile. Monitoriamo frequentemente il gatto per vedere se ha dei parassiti o infezioni di natura batterica. Anche la presenza di corpi estranei, allergie e/o intolleranze, infiammazioni croniche e neoplasie possono provocarne l’insorgenza.
Prevenire è meglio che curare
Tra le principali forme di prevenzione, e per far sì che Miao non debba mai trovarsi nelle condizioni di dovere fare i conti con patologie indubbiamente fastidiose e in alcuni casi anche gravi, c’è una scelta mirata e consapevole del cibo da destinare al nostro amico a quattro zampe. Deve essere sempre di ottima qualità e rispondere a eventuali esigenze particolari.
Non sempre vale la teoria pappa costosa uguale migliore. L’importante, però, è che fornisca a Miao tutti i nutrienti di cui ha bisogno per crescere sano e forte e per non avere problemi nella fase delicata della vecchiaia.
Prima di acquistare un alimento, si raccomanda di consultare le tabelle nutrizionali che si basano sulla razza e sull’età del micio. Tra le patologie correlate a una cattiva alimentazione, infatti, c’è anche l’obesità. Il sovrappeso, oltretutto, porta con sé anche altre patologie di una certa gravità (il diabete ne è un esempio).
Un cibo adatto e di qualità dovrebbe contenere proteine, lipidi, idrati moderati, fibre, vitamine e minerali. Le dosi devono essere stabilite dal veterinario in base alle condizioni generali di salute, all’età appunto e alla razza. In commercio ne esistono di tutti i tipi: per gattini, per gatti adulti sterilizzati, con l’intestino delicato o con problemi all’apparato urinario e tanti altri.
Se vogliamo dirigerci verso una linea più alla portata delle nostre tasche, il consiglio è quello di confrontare i suoi valori nutrizionali con quelli di un prodotto top di gamma. Nei limiti del possibile, però, teniamo a mente che la dieta non è un aspetto su cui è bene risparmiare. Anche perché se il nostro adorato Miao mangia correttamente, avrà meno bisogno di visite specialistiche, esami e quant’altro. Tutte spese extra da mettere in conto, e spesso molto più esose del pacco di crocchette più costoso in commercio.
I consigli del veterinario
La migliore strategia per evitare le malattie del gatto correlate a una alimentazione sbilanciata è quella di soddisfare al meglio i suoi bisogni nutritivi che, lo ricordiamo, cambiano con l’età e sono strettamente correlati alla razza.
È sempre opportuno chiedere il parere del veterinario, prima di stabilire la prima dieta solida del micetto e prima di apportare eventuali modifiche, soprattutto dopo lo svezzamento e quando è in là con gli anni.
Malnutrizione e cibo umano
Nel caso in cui dovessero essere diagnosticate una evidente disidratazione e una forma di malnutrizione, la dieta deve essere mirata al rafforzamento del sistema immunitario. E ancora una volta questo deve avvenire sotto la supervisione dello specialista.
In tal senso è fondamentale evitare che Miao mangi quello che mangiamo noi (e quindi studiato appositamente per le nostre esigenze nutrizionali). Gli ingredienti e i condimenti utilizzati in cucina possono causare danni notevoli al sistema digestivo, causare allergie e persino un’intossicazione.