Gattino, come controllare le orecchie e assicurarsi che sia tutto a posto
Come controllare le orecchie del gattino? Serve un po' di attenzione e molta pazienza, ma è possibile farlo anche a casa. Vediamo come.
I gattini sono famosi per la loro indipendenza se parliamo di igiene personale. Quando ne prendiamo uno sappiamo benissimo che penserà da solo alla sua igiene e che non dobbiamo preoccuparci di annotare particolari appuntamenti dal toelettatore. Nonostante questo, però, una parte del loro corpo dobbiamo tenerla sotto controllo perché loro non possono gestirla. Nel nostro gattino, come dobbiamo controllare le orecchie? Sapere come comportarsi è fondamentale.
Essere di grado di controllare le orecchie del nostro piccolo gattino, ci potrebbe aiutare a prevenire l’insorgere di patologie non piacevoli e a volte fastidiose. Vediamo un po’ come gestire il tutto. Di seguito una piccola guida che aiuterà sicuramente i padroncini alle prime armi.
Gattino, come controllare le sue orecchie e perché farlo
Le orecchie, nei felini come in ogni altro essere viventi, sono una parte del corpo molto delicata da controllare con regolarità. Soprattutto per i felini, il rischio frequente è che contraggano l’otite. Cosa è? È una consistente infiammazione dell’orecchio o di entrambe che provoca un eccesso di cerume.
La presenza di cerume all’interno dell’orecchio è fisiologica. Crea uno schermo protettivo all’interno dell’orecchio per bloccare l’ingresso di batteri, funghi o corpi estranei. Controllare regolarmente le orecchie del nostro gattino ci aiuta a tenere sotto controllo proprio la quantità di questo cerume presente all’interno delle sue orecchie.
Ovviamente, è localizzato all’interno dell’orecchio. Non è visibile dando un’occhiata superficiale. Durante le visite di routine dal veterinario, infatti, un controllo viene sempre dedicato a questa parte del corpo così delicata.
Tuttavia, esiste un modo per vederlo pur non andando dal veterinario. Il gattino potrebbe manifestare dei sintomi di otite subito dopo la visita dal veterinario. Accorgerci in tempo di qualche problema potrebbe aiutarci per trattarlo in tempo. Impariamo quindi a controllare le orecchie del nostro piccolo felino e cerchiamo di aiutarlo in caso di necessità.
Come controllare le orecchie del gattino
Come anticipato, anche noi piccoli padroncini, con qualche accorgimento, possiamo controllare le orecchie del nostro gattino. Non è da sottovalutare l’agilità del nostro piccolo felino. Bisogna prestare attenzione a come dobbiamo tenerlo fermo per visionare l’interno dell’orecchio.
Se vi è un’infiammazione in corso, guardando con attenzione, sarà evidente. Potrebbero essere presenti degli arrossamenti o comunque degli eccessi di cerume visibili ad occhio nudo.
Basterà tranquillizzare il nostro piccolo animaletto, farlo stendere sulle nostre gambe, magari aiutandoci con qualche piccola distrazione e sollevare leggermente la parte esterna dell’orecchio.
A quel punto, potremo avere una visione chiara se pur superficiale della parte del corpo interessata.
Come abituare il gattino
Per abituare il gattino al controllo delle orecchie, è necessario che la veda come un’esperienza positiva. In questo, serve la nostra bravura. Non bisogna mai rimproverarlo se si muove e prova a scappare.
È pur sempre un gesto per lui ancora insolito e potrebbe avere paura. Rimproverarlo creerebbe soltanto un’associazione negativa al gesto. Se questo succede, il gattino sarà spinto a scappare non appena capisce che è arrivata l’ora di controllare le orecchie.
Piuttosto, è utile incoraggiare il piccolo felino, premiandolo e tranquillizzandolo. Se il gattino sa già che riceverà una ricompensa, molto probabilmente sarà più motivato a comportarsi come noi gli diciamo.
Non dobbiamo fargli mancare coccole e tenerezza mentre controlliamo. Più frequenti sono i controlli, più sarà possibile evitare l’insorgenza di infiammazioni o infezioni.
Non bisogna controllare ogni giorno se il piccolo felino vive in casa e non esce spesso. In caso contrario, l’ideale è farlo ogni qual volta torna dopo essere stato fuori. Soprattutto nel caso di giardini o campagne, il nostro gattino, andando in giro a curiosare, potrebbe danneggiare le sue orecchie senza che noi ce ne accorgiamo. Ricordiamo che la prevenzione è molto importante.
Come pulire l’orecchio del gattino
Pulire l’orecchio del nostro gattino può essere la osa più semplice, ma anche più complicata da fare. Per i gattini abituati sin da piccoli a questo gesto, si riscontrano meno difficoltà. I piccoli felini potrebbero ribellarsi e provare in tutti i modi a non lasciarsi toccare. Per questo motivo serve tanta pazienza e soprattutto molta delicatezza.
Prima di tutto è necessario richiamare la sua attenzione. Una volta fatto, bisogna tranquillizzarlo e fargli capire che non accadrà nulla di negativo. Alcuni padroncini conquistano i loro piccoli felini con le coccole, altri con dei giochini e altri ancora con delle prelibatezze. Qualsiasi sia il mezzo utilizzato, è importante che il gattino si senta a proprio agio e accetti di sdraiarsi sulle nostre gambe. Ci siamo riusciti? Adesso siamo pronti per iniziare la pulizia.
Tutto quello che ci servirà è una garza o un piccolo batuffolo di cotone, da riempire con un prodotto apposito. Quest’ultimo è facilmente reperibile in commercio e il veterinario può aiutarti con la scelta di quello più adatto.
Ovviamente, inutile dirlo, è il caso di pulire le mani e, molto più gradito, di indossare dei guanti in lattice usa e getta. Potremmo venire a contatto con dei batteri o con dei funghi che possono colpire anche noi esseri umani.
Una volta fatto, dobbiamo osservare con attenzione l’intero padiglione auricolare e capire da dove iniziare. Se effettuiamo la pulizia regolarmente, a meno che non vi siano infiammazioni, la pratica non sarà lunga.
Adesso bisogna passare all’atto pratico. È necessario portare la punta dell’orecchio verso l’esterno e versare alcune gocce di prodotto al suo interno. È importante che il gattino stia fermo. A questo punto, quello che bisogna fare è massaggiare il padiglione auricolare.
Con movimenti circolari, bisogna farlo per qualche minuto. Nel frattempo, il massaggino, dovrebbe tenere tranquillo il nostro gattino tranquillo tra le nostre braccia, coccolato e al sicuro. Passati questi minuti, il gattino farà naturalmente ed istintivamente la sua parte. Con dei movimenti della testa riuscirà a far uscire tutto quello che eccede all’interno del suo orecchio.
Non appena succede, utilizza la garza o il batuffolo di cotone per ripulire tutto e rinfrescare l’orecchio del gattino.
Predisposizione ad infiammazioni delle orecchie
Soprattutto in caso di predisposizione da parte del nostro gattino, il controllo delle orecchie è fondamentale per evitare l’insorgenza di complicazioni. La predisposizione, in realtà, non dipende dalla razza a cui appartiene il gattino, ma ad un fattore semplicemente genetico che ne prescinde.
I gatti di razza così come quelli che non lo sono potrebbero essere predisposti ad alcune infiammazioni delle orecchie che solitamente sfociano in otite. Non vi sono dei farmaci particolari per poter prevenire questa patologia.
L’unica soluzione è appunto quella di controllare regolarmente le orecchie del gattino. In caso di particolare sensibilità del piccolo felino, tra l’altro, viene sconsigliato di lasciarlo libero di girare all’esterno senza alcun controllo. Strisciare su una pianta o stare su un posto non abbastanza pulito, potrebbe soltanto aumentare la possibilità che i batteri si attacchino alle sue orecchie.
Soprattutto in casi di difese immunitarie basse, bisogna stare più attenti. L’otite è facilmente trattabile, ma ciò non toglie che per il gattino possa essere fastidiosa o in alcuni casi dolorosa.
Per questo motivo, il consiglio è semplicemente quello di stare particolarmente attenti e di controllare regolarmente il nostro felino. Nei casi di predisposizione, magari, è il caso di farlo un po’ più frequentemente.
L’importante è che il piccolo gattino non si senta stressato da questo gesto. Ricorda sempre di creare un atteggiamento positivo che lo incoraggi. Una volta trovato il modo, poi è solo questione di costanza.