Gattino, quanto può saltare? Piccola guida alle abilità del micino
Che i felini siano abili saltatori si sa, non a caso li ritroviamo nei posti più impensabili della casa; ma un gattino quanto può saltare? Scopriamolo!
Un amico a quattro zampe che si prepara per qualche prodezza atletica è già uno spettacolo, vederlo all’opera ancora di più. Ma un gattino quanto può saltare? Qui cercheremo di capirlo, prove alla mano. Cominciamo!
I felini sono biologicamente perfetti per il salto e qualsiasi altra prova di agilità, non a caso si dice abbiano sette vite e possano sostenere delle cadute da diversi piani senza farsi nemmeno un graffio. Attenzione, però, non sono indistruttibili: anche loro possono farsi male o addirittura morire con una brutta caduta. E allora, mi raccomando, assicuriamoci di mettere le finestre e i balconi in sicurezza!
Gatti vs cani
Un gattino quanto può saltare? Sicuramente più di un cane, tra le due specie non c’è gara. Anche quelli domestici, i più sedentari sono molto più agili dei loro cugini (a volte rivali). Questo dà loro un vantaggio non da poco durante gli inseguimenti, anche se una cosa è giusto precisarla.
Miao e Fido non sono sempre in lotta, ci sono moltissimi casi di convivenze pacifiche, addirittura simbiotiche; questo succede soprattutto se le presentazioni avvengono nel modo corretto e quando sono ancora entrambi piccini.
Qualche dato
Ovviamente questi animali dalle doti straordinarie, e non solo quelle atletiche, sono di gran lunga superiori anche agli esseri umani. In tante cose (il loro atteggiamento lo conferma), ma nella top ten si trova certamente l’agilità.
Tutto questo è vero, a maggior ragione se si tiene conto delle loro stature certamente ridotte rispetto a noi bipedi e ad alcune razze di cani. I gatti possono saltare fino a cinque o sei volte la propria lunghezza corporea, altro che Michael Jordan e Ivan Zayetsev (rispettivamente campioni indiscussi di basket e pallavolo), e loro di salti se ne intendono.
I felini, in media, sono alti tra i 23 e i 25 centimetri, per una lunghezza di 46. Le femmine generalmente sono più minute rispetto ai maschi, soprattutto se sterilizzati. La coda invece è lunga mediamente 30 centimetri.
Secondo quanto detto in precedenza, la capacità di salto va da circa 2,3 metri a 2,8. Ovviamente non sono dati assoluti e possono variare a seconda della stazza. Su questo, è ovvio, l’età influisce: un gatto anziano non ha la stessa prestanza fisica dei più giovani. Più è alto, più è facile che entri nel guinness dei primati.
Il guinness dei primati
Il record mondiale per il salto in alto maschile felino è stato stabilito nel 1993. Allora, Javier Sotomayor di Spagna ha stabilito il primato di 2,45 metri, per una lunghezza di 20 centimetri. Immaginiamo cosa potrebbe fare un esemplare più alto.
I record vengono battuti anche rispetto ad atleti di salto in alto. Gli esseri umani infatti non hanno la conformazione fisica per poter competere con un felino (anche ancora cucciolo), la sproporzione fisica non è assolutamente un gap per Miao.
E noi umani?
Un gattino quanto può saltare? Non quanto un suo simile adulto, visto che ancora deve crescere, ma può dare del filo da torcere a noi umani. In confronto, anche il migliore sportivo di sempre farebbe una bruttissima figura.
L’altezza media di un uomo europeo è di circa un metro e 78 centimetri. Immaginare che possa saltare da 8,9 a 10,6 metri è assurdo. Anche chi salta di professione non può avvicinarsi ai livelli dei felini.
Questione di peso
Ad agire sulle qualità atletiche del nostro amico a quattro zampe contribuisce anche il peso. È naturale che meno chili dovrà spostare più sarà facile per lui saltare in alto. Viceversa, un gatto particolarmente sedentario e in sovrappeso avrà maggiori difficoltà, magari legate anche ad alcuni disturbi alle articolazioni, tipici di chi soffre di obesità.
E pensare che a vederli accoccolati sul divano o sulle nostre gambe non si direbbe affatto di loro che sono capaci a saltare fino a sei volte la loro altezza, incredibile! Eppure ci sarà un motivo se li troviamo sullo stipetto più alto della cucina o sopra l’armadio quattro stagioni. A tal proposito, ecco come gestire un gattino da solo a casa.
Una prova costante di agilità
Un gattino quanto può saltare? Già tanto, considerando che si tratta di uno scricciolo di pochi mesi di vita. Quando lo vediamo scorrazzare in lungo e in largo per casa, all’inseguimento di non si sa bene cosa, non è difficile pensare che alberi secolari non sono proibitivi per Miao.
Qualsiasi amico a quattro zampe in salute, infatti, dedica un periodo della giornata all’attività fisica. Lo fa in maniera istintiva naturalmente, ma non lo vedremo mai fermo dalla mattina alla sera, a meno che non abbia qualche problema di salute.
Se vediamo il nostro adorato amico a quattro zampe apatico o assonnato più del solito, e per qualche giorno di fila, fissiamo una visita dal veterinario di fiducia per un checkup completo. Solo così potremo individuare eventuali malesseri: con l’ausilio di qualcuno che conosce pregressi fisici eventuali e caratteristiche di razza.
La corsa, cambiamo asse cartesiano
Esseri umani e gatti non possono competere nemmeno quando si tratta di correre. Essendo per natura un predatore, Miao – che ha come cugini la pantera, il leopardo e il ghepardo – riesce a scattare a una velocità che noi comuni mortali possiamo sognarci (altro che Usain Bolt, per intedersi)
È un po’ umiliante immaginare che la nostra piccola palla di pelo, portatrice sana di fusa e di amore puro, possa stracciarci anche in questo caso. E lo farebbe anche senza riscaldamento, eh!
Il record umano è di circa 27 chilometri orari, un risultato raggiunto solo da pochi atleti nati per eccellere nelle competizioni internazionali. Chiunque non abbia particolari doti atletiche, se è fortunato e non sviene strada facendo, arriva la massimo a 18 o 20 chilometri all’ora.
Comunque è record
Fatta questa piccola premessa, parliamo di quanto il gatto sia nettamente superiore anche in fatto di corsa, di velocità. Un esemplare medio, in buona salute, senza allenamento o altri condizionamenti esterni, tocca i 48 chilometri orari: quanto un motorino, insomma.
Cosa può spingerlo a una tale prova atletica? Facile, un topo in giro per il giardino di casa, oppure (ma ci auguriamo che questo non accada mai) perché enormemente spaventato da qualcosa: un cane per esempio.
A chi risponde che un confronto del genere non è equo perché noi esseri umani abbiamo solo due gambe, mentre i nostri amici a quattro zampe quattro, rispondiamo facilmente.
I nostri due arti inferiori sono molto più lunghi, secondo il concetto di falcata noi dovremmo essere di gran lunga superiori, almeno in questa disciplina, e invece no. Non siamo capaci di tenere il passo nemmeno in questo caso. Ma perché?
Qual è il valore aggiunto del gatto?
Un gattino quanto può saltare lo abbiamo visto, ma cos’è che lo rende superiore al suo amico bipede? A tal proposito arriva il parere di Peter Weyand, assistente alla Rice University, a Houston, nel Texas.
Gli animali a quattro zampe usano gli stessi strumenti dell’uomo: le ossa, i muscoli e i tendini, che non sono poi così diversi dai nostri. A fare la differenza non sono il numero di arti o la loro velocità: l’arcano sta in quanta forza muscolare le gambe possono esercitare sul terreno.
I gatti, sempre affascinanti e sorprendenti, hanno degli arti molto muscolosi, sono anche molto flessibili, si arcuano e si raddrizzano mentre corrono, dando loro un passo nettamente più lungo rispetto a quello di noi bipedi.
E con il salto in alto?
Anche qui, ma lo abbiamo già accennato, il record è sempre del gatto, in termini assoluti. Uomo 0 – Gatto 1. Il record mondiale per il salto in alto per l’uomo è di 8,04 piedi. E secondo il guinness dei primati, un acrobata cinese una volta fece un salto di 8,07 piedi attraverso un cerchio.
Ok, forse un gatto potrebbe non essere in grado di eguagliarlo, ma non dobbiamo dimenticare che lui è alto meno di un metro! Può arrivare a un massimo di cinque piedi o più, e senza prendere la rincorsa: fino a sette volte la sua altezza. A parità di condizioni, Miao vincerebbe ancora. Non conosciamo l’altezza di chi ha raggiunto il guinness dei primati, ma se fossero alti un metro e mezzo, salterebbero solo al doppio della loro altezza. Nulla di che, insomma.
In ultimo, l’agilità
Anche in questo caso, il gatto dimostra di avere un’agilità fuori dal comune. Averlo in squadra durante una partita di calcio o di basket ci renderebbe invincibili. Riesce a scattare, da fermo, a una velocità che noi ci sogniamo, per non parlare dei cambi di direzione, delle marcature e dei dribbling naturalmente. Purtroppo, però, non sarebbe un granché con un pallone tra le zampe: almeno in questo caso noi siamo superiori.
I felini, inoltre, posseggono una straordinaria grazia e una flessibilità non facilmente eguagliabile. Sono capaci di alcune manovre aeree sbalorditive e in una competizione di ginnastica non avrebbero nuovamente rivali, se non fosse per la poca dimestichezza con gli attrezzi…
Ed ecco spiegata l’aria di superiorità. Un gattino quanto può saltare lo sa benissimo, e si prende gioco di noi. Se un azienda deve scegliere un testimonial che dia l’idea di agilità, con un felino e un essere umano a confronto, non avrebbe dubbi. Perché non lo fa? Miao si tirerebbe indietro.