L’uomo porta a casa un minuscolo gattino randagio: tutti lo notano e iniziano a preoccuparsi per la sua salute – Video

Sembra lo potesse portare via il vento...

Sotto un pallet buttato cercava un po’ di riparo. Afflitto dal dolore, il minuscolo gattino randagio aveva smesso di sperare nell’essere umano. Per quella che era stata la sua esperienza, era capace solo di cattiverie. E di questo passo, che senso aveva rimettersi nelle mani di emeriti sconosciuto? Piuttosto di uscirne ancor più a pezzi, preferiva rinchiudersi. Ma, così facendo, si nega anche l’occasione di riscatto, di rialzarsi dalle difficoltà e godersi la parte bella della vita.

Gattino randagio riscatto

Il dolore lo inchiodava al suolo, il freddo gli scavava dentro. Un tempo forse aveva riposto fiducia negli esseri umani, ma quella fede era morta da un pezzo. Troppe mani ruvide, troppi calci, troppi sguardi che lo trapassavano come se non esistesse. Tanto valeva arrendersi. Chiudere gli occhi e lasciarsi andare. Poi, però, un rumore. Passi lenti, esitanti. Una voce bassa, quasi un sussurro. “Ehi… ci sei?”. Silenzio. Il micio rimase immobile. Se non si muoveva, magari l’intruso se ne sarebbe andato.

Gatto felice

Il cuore era palpitante. Da un lato, il timore di incorrere nell’ennesima disavventura. Dall’altra, una flebile speranza: di scoprire la parte buona del mondo, dolce e compassionevole con gli animali. Gli istanti sembravano secondi, gli istanti ore. Bum-bum, bum-bum, nella mente del micio risuonava la musica dello squalo. Letale, presagio di sciagura: fuggire o restare? Tirare la corda o aprirsi agli estranei? Decisioni, decisioni…

A un certo punto la figura si accucciò, spostò il pallet con attenzione. Non c’era fretta nei suoi gesti, né minaccia. Solo qualcosa di diverso, qualcosa che il minuscolo gatto randagio non riusciva più a riconoscere. Calore. Una mano si avvicinò piano. Nessuna presa improvvisa, nessun tentativo di forzarlo. Solo una presenza.

“Va tutto bene. Ti porto via da qui”. Bugia? Forse. O forse no. Il gatto avrebbe voluto scappare, soffiare, graffiare. Tuttavia, in lui era rimasto il vuoto, eccetto la stanchezza. Così rimase lì. E per la prima volta dopo tanto tempo, non si ritrasse. Una volta portato a casa, tutti si preoccuparono per le sue condizioni, ma come potete constatare voi stessi guardando il filmato, la vita cominciò finalmente a sorridere al micio.

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