“Il gatto mi ha mangiato i compiti”: no, per una volta questa non è affatto una scusa
Il gattino ha fatto un dispetto al suo proprietario, rendendo realtà quella che solitamente è una semplice scusa
Quella del “cane ha mangiato i miei compiti” è una delle scuse più vecchie e meno convincenti di sempre. Il protagonista della storia di oggi è uno studente che tuttavia si è ritrovato ad affrontare questo tipo di situazione. Il gatto che aveva adottato da poco, un po’ per gioco e un po’ per dispetto, ha deciso di fare a pezzi tutto il suo lavoro.
Generalmente i cani, che amano mordicchiare tutto quello che trovano, si mettono al centro di questa tipologia di situazioni. Tilly tuttavia, che è un gattino “ipercinetico”, ha deciso di attenersi al famoso detto, lasciando il suo proprietario senza parole. Quando all’inizio aveva notato che il batuffolo di pelo stava giocherellando con un po’ di carta lo ha lasciato fare. Non si era reso conto che ciò con cui si stava tant divertendo il felino erano proprio i compiti che avrebbe dovuto consegnare a scuola il giorno dopo! Quando però ha realizzato cosa stava accadendo era troppo tardi per i suoi fogli. Tilly, quando si è accorto di essere stato colto in flagrante, si è limitato a guardare il papà con i suoi occhi grandi.
Nonostante si trattasse di una situazione particolarmente snervante, il proprietario di Tilly non è riuscito comunque ad arrabbiarsi con lui. La ragione risiede essenzialmente nella vita del micino, che inizialmente non è stata affatto semplice. “È stata trovata da un gruppo di volontari locali in un magazzino abbandonato con una grave infezione all’addome”, ha raccontato il ragazzo in un’intervista a NewsWeek. Fortunatamente il papà umano del gattino è riuscito a fare di nuovo i suoi compiti, dopo aver ottenuto una breve proroga dal suo insegnante. Ha aggiunto, con un tono decisamente sollevato: “Di solito sono uno studente molto diligente e quindi l’insegnante non ha dubitato della mia giustificazione, così ho avuto qualche giorno in più per portare a termine il mio lavoro”.