Quando hanno visto questa mamma gatta e il suo gattino non riuscivano a credere ai loro occhi – VIDEO
La mamma gatta e il gattino erano legati a un "strano"sacchetto...
Ogni essere vivente merita di essere trattato con rispetto. Lo trovate scontate? Vi capiamo perfettamente. In effetti, crediamo noi per primi nell’importanza di vivere armoniosamente con il mondo circostante. Ma ancora oggi accadono, purtroppo, delle ingiustizie, nei confronti di chi meno se lo meriterebbe. Quando i soccorritori si sono imbattuti nella mamma gatta e nel suo gattino, hanno provato un immenso dispiacere: faticavano a credere ai loro occhi. Entrambi erano legati a un sacchetto per il cibo.
Attenti a non essere mai troppo aggressivi, i buoni samaritani hanno provato ad approcciare i due mici in difficoltà. Memore delle infelici esperienze vissute sulla propria pelle in passato, la capofamiglia era riluttante ad accettare i soccorsi. Diffidava dell’animo umano e, in fondo, come biasimarla? La percezione della società era figlia delle esperienze traumatiche affrontate fino ad allora.
Non è dato sapere se gli animali fossero stati appena abbandonati. Forse il sacchetto di cibo legato al collo dall’ormai ex proprietario era un modo per sentirsi a posto la coscienza. Magari (le nostre sono solo congetture), voleva assicurare ai felini, nei limiti delle sue possibilità, di avere i mezzi minimi di sostentamento. Peccato che la strada sia un luogo difficile da affrontare, pieno di insidie dietro l’angolo.
Dopo essersi accertati che la pappa fosse commestibile, gli operatori l’hanno offerta alla mamma gatta, mentre il gattino, ancora troppo piccolo per unirsi a “pranzo”, attendeva paziente. Senza perdere tempo, la “madre” ha cominciato a mangiare. Piegata in due dalla fame, ha approfittato della ghiotta opportunità. Tuttavia, le sorprese finite mica erano finite.
Prima i salvatori hanno rinvenuto un cucciolo bloccato tra i cerchi di un’auto; dopodiché, hanno setacciato la zona, alla ricerca di altri fratellini. È alla fine saltato fuori che i piccoli erano ben cinque! Seppur indeboliti dalle ristrettezze, respiravano ancora e non presentavano segni di malattie gravi. Riunito il gruppo, i teneri baffuti sono stati, infine, portati in rifugio, dove potranno crescere sani e forti, amorevolmente accuditi dalla loro mamma.